sabato 27 luglio 2024

2024_07_26 Olimpiadi Parigi 2024 spettacolare inaugurazione con polemiche alle stelle

2024_07_26 Olimpiadi Parigi 2024 spettacolare inaugurazione con polemiche alle stelle.

Le Olimpiadi, uno degli eventi sportivi più importanti al mondo, comportano costi enormi per i paesi ospitanti, superando quasi sempre i budget iniziali

https://quifinanza.it/sport-economy/costo-olimpiadi-chi-paga/835396/ 

Le Olimpiadi più costose di sempre

Sydney 2000: 5 miliardi di dollari;

Pechino 2008: 6,8 miliardi di dollari;

Barcellona 1992: 9,7 miliardi di dollari;

Atene 2004: 10/16 miliardi di dollari; secondo la fonte

Parigi 2024: 10 miliardi di dollari; Si prevede una spesa finale di 11,8 miliardi **

Rio 2016: 13,7 miliardi di dollari;

Londra 2012: 15 miliardi di dollari;

Tokyo 2020: 28 miliardi di dollari. (inizialmente stimato a 7,3) *

* L’assenza di pubblico ha ulteriormente aggravato la situazione economica: non è stato possibile ammortizzare le spese con la vendita dei biglietti.

** Le spese previste ammontano a circa 10 miliardi di euro, con una parte significativa coperta da fondi pubblici. Si prevede che i ricavi derivanti da biglietti e sponsorizzazioni copriranno parte dei costi, ma la maggior parte delle spese per le infrastrutture sarà sostenuta dallo stato

Chi finanzia le Olimpiadi

L’organizzazione delle Olimpiadi è finanziata attraverso una combinazione di fondi pubblici e privati. I costi sono coperti da vari enti, tra cui il Comitato Olimpico Internazionale, sponsor, diritti televisivi, e i governi locali e nazionali.

Parigi 2024 una delle edizioni meno costose

Parigi 2024 potrebbe risultare una delle edizioni meno costose degli ultimi decenni, un fatto che sarà confermato solo dal rapporto finale della Corte dei Conti, atteso per l’autunno 2025.

Parigi 2024 tra le edizioni più economiche degli ultimi 36 anni.

La città di Parigi, con un impegno senza precedenti verso la sostenibilità, ha messo in atto una serie di misure innovative volte a minimizzare l’impatto ecologico dell’evento.

https://quifinanza.it/green/giochi-sostenibili-olimpiadi-parigi-2024/836363/ 

Secondo i dati analizzati da Unicusano, le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno già generato 150.000 nuovi posti di lavoro, contratti per 1.200 piccole e medie imprese e la creazione di 5.000 impianti sportivi nelle città ospitanti.

https://quifinanza.it/sport-economy/impatto-economico-olimpiadi-parigi-2024/835399/ 

Secondo IL SOLE Atene è costata oltre 15 miliardi di euro per finanziare le Olimpiadi greche, ovvero circa 16 miliardi di dollari

https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-14/olimpiadi-grecia-2004-furono-132654.shtml


sabato 1 giugno 2024

2024_06_01 Pomodori cinesi e sfruttamento minorile? Ma di cosa stanno parlando?

Pomodori cinesi e sfruttamento minorile? Ma di cosa stanno parlando?

MA CI RENDIAMO CONTO DI COSA CERTI ESPONENTI POLITICI CHE SI PROPONGONO ALLE MENTI CHE NON INDAGANO?
Oggi c'è la campagna del MADE IN ITALY e gli imprenditori italiani sono stati i primi a fare produrre all'estero, a Vigevano ne abbiamo avuto una anteprima negli anni '80 quando un grande stilista e imprenditore calzaturiero dette il via alla importazione di scarpe MADE IN CHINA, facendo così fallire la sua stessa azienda di produzione, ma non gli importava di certo dei lavoratori che restano disoccupati perchè rivendendo scarpe cinesi i suoi guadagni personali ... semplicemente AUMENTAVANO.
Ora si cerca di fermare una NAVE che porta in Italia salsa di pomodoro?
Ma il cervellino di chi si oppone riesce a capire che se questi la stanno portando qui vuol dire semplicemente che qualche #madeinitaly l'ha ordinata e pagata?
E poi ci sono candidati lomellini che vogliono difendere le loro ENTRATE mensili che allo slogan Made in Italy organizzano momenti sonori al suono di (I Can't Get No) Satisfaction che lo sanno tutti che è l'italianissimo canto delle mondine lombarde di primo ottocento.
E poi vogliono tutelare lo sfruttamento dei minori (che fanno ... all'estero!) quando in Italia chi abbandona il percorso scolastico obbligatorio vive di espedienti e di sfruttamento.
Nei commenti due interessanti articoli su questo argomento che consiglio di leggere.

Riferimenti:
Le fake news di Coldiretti La differenza sostanziale è che Greenpeace ha motivazioni serie, Coldiretti invece prende in giro i consumatori e lascia credere di difendere il pomodoro italiano contro l’invasione cinese. La vulgata è che questo concentrato di pomodoro finisca nelle scatole di pelati o nelle bottiglie di passata in vendita al supermercato al posto del prodotto italiano. Questa narrazione è una grande fake news. Il triplo concentrato di pomodoro cinese che arriva in Italia viene lavorato in alcuni stabilimenti campani e poi etichettato ed esportato in Paesi come Libia, Ghana e Nigeria vedi ..


Coldiretti sembra avere un preoccupante attacco di miopia per quanto riguarda i dati resi noti dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro in relazione alla nostra bella Italia, che evidenziano irregolarità nel 59,2% delle 3.529 aziende agricole ispezionate, con 2.214 violazioni delle norme su salute e sicurezza, 2.123 casi di caporalato, 1.668 casi di lavoro del tutto nero, 922 violazioni sull’orario di lavoro. vedi ....

giovedì 18 aprile 2024

2024_04_18 Omosessualità nelle Bibbia se anche la cerchi NON la trovi

 Omosessualità e vita cristiana

Fra Roberto Pasolini: un cappuccino,  lombardo, accademico e pastore, studioso delle Sacre Scritture, del greco ed ebraico. Che accompagna i suoi novizi in tutte le attività caritative di chi deve “stare tra i suoi poveri”, che in piena movida faceva le sue catechesi ai Navigli... Un mago dell’Intelligenza Artificiale, da giovane informatico.

Febbraio 2024


Conclusione l'approccio biblico all'omosessualità non corrisponde all'approccio odierno, credo di averlo ed è detto più volte questo, non si condanna una relazione omosessuale che voglia incarnare l'amore interpersonale, che è la grande istanza che viene portata oggi da chi vive una condizione omosessuale e chiede una parola alla chiesa. 

La distanza tra i due orizzonti interpretativi, quello della Bibbia e il nostro odierno, impedisce di fare dei trasferimenti di Bitcoin da una parte e dall'altra, cioè non possiamo prendere delle cose dal nostro contesto e trasferite nell'altro e viceversa.

Cioè non si può proiettare la condanna biblica sugli odierni amori omosessuali, stiamo parlando di cose un po' diverse, non si può nemmeno retro proiettare sulle storie della Bibbia l'attuale condizione dell'amore omosessuale di oggi, un po' quello che si potrebbe correre il rischio di fare con la storia di Jonathan e Davide per fare un esempio, non possiamo prendere una storia, che magari è una semplice storia di amicizia, e farla diventare - capite - il manifesto a difesa dell'omosessualità .

Sarebbe ugualmente ingiusto condannare delle persone omosessuali prendendo i versetti della Bibbia (vedi citazioni). Il silenzio è biblico sull'amore omosessuale non può essere invocato come una prova della sua approvazione e neanche la forte inclusività di Gesù e il suo atteggiamento di misericordia, credo che si possa dire questo con prudenza e anche con rispetto per tutti: la Bibbia offre ragioni sufficienti per condannare l'omofobia non per provare il giudizio positivo sulle relazioni omosessuali, che è un'altra cosa, e credo che sia anche onesto dire : fermiamoci qui.

La Bibbia non ci dice più di questo, cioè la Bibbia ci impedisce di parlare a sproposito dell'omosessualità, se la leggiamo con attenzione attenzione non ci dice che è tutto facile, anche perché evidentemente un atto omosessuale è diverso da un atto eterosessuale, questo lo possiamo dire con buona pace di tutti, perché è una cosa quasi biologica che diciamo a livello fisico, poi chiaramente ha tante implicazioni ulteriori, però la Bibbia è così, impedisce di poter arrivare a una conclusione sull'argomento.

Perché? Perché a quel tempo il dato antropologico e l'esperienza che abbiamo noi davanti agli occhi non c'era e quindi arriviamo alla conclusione.

Dobbiamo rimboccarci le maniche e trovare altre risposte, non nelle pagine della scrittura, ma nello spazio della nostra intelligenza e delle scienze umane e del dialogo che possiamo attivare tra di noi, questa è una frase della documento che ho citata all'inizio, della Pontificia Commissione Biblica; il contributo fornito dalle scienze umane, gli incontri che avete fatto finora, assieme alla riflessione di teologi e moralisti sarà indispensabile per un'adeguata esposizione della problematica solo abbozzata in questo documento e, aggiungo io, in questo intervento di questa sera a maggior ragione inoltre sarà richiesta un'attenzione particolare, in particolare, nei confronti delle singole persone per attuare quel servizio di bene che la chiesa ha da assumere nella sua missione per gli uomini e mi fermo anch'io qui in attesa di poter conversare ancora un po' con voi, grazie


(Trascritto il 18/04/2024 mm)

Omosessualità e vita cristiana
Il punto di vista biblico




Altri interessanti interventi da ascoltare di FRA ROBERTO


Smetteremo di morire quando saremo finalmente noi stessi
Fra Roberto Pasolini ripercorre la parabola dell’esperienza umana e della sua sete di risposte al male. E come in ogni giallo che si rispetti, alla domanda “Chi è il colpevole?” ci attenderemmo una risposta che venga alla luce alla fine dell’indagine.
Paradossalmente, però, qui l’autore non ci consegna un colpevole, spalancandoci invece un orizzonte nuovo: prendere sul serio il caso della resurrezione di Cristo. Forse è questo il segreto nascosto in ogni vita umana: alla fine delle nostre sofferenze c’è una porta che ci conduce all’amore più grande.


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domenica 24 marzo 2024

2024_11_18 Adriana Zarri, l’inquietudine della fede

Adriana Zarri (26-04-1919 / 18-11-2010)


Nasce a San Lazzaro di Savena, vicino a Bologna, nel 1919. I suoi studi e il suo impegno furono subito orientati al confronto con il Cristianesimo e con una chiesa cattolica da portare oltre la visione di Pio XII. È diventata, anno dopo anno, esperienza dopo esperienza, una delle più importanti testimoni di quella fedeltà al Vangelo che si coniuga – proprio in virtù di una verità che rende liberi – con la più schietta laicità. Antifascista, coinvolta nei problemi sociali, decisa a difendere la libertà di coscienza, si trasferisce a Roma dove studia teologia. 
Diventa giornalista e scrive dapprima su tutti i giornali e le riviste di area religiosa: l’«Osservatore romano», «Studium», «Servitium», «Il Regno», «Concilium», «Rivista di teologia morale» (RTM), «Rocca». In seguito collabora assiduamente a «Politica» e «Settegiorni» le riviste di punta su cui la sinistra democristiana si confronta con i fermenti ecclesiali, politici e sociali. Infine collabora a “Micromega” e a “Il Manifesto”. 
Naturalmente i tanti libri editi da Locusta, Cittadella, Borla, e dopo la sua morte da Einaudi. 
Ha partecipato anche a trasmissioni radiofoniche (Uomini e profeti) e televisive (la Samarcanda del primo Santoro). Note le sue posizioni molto dure anche contro la gerarchia e su temi etici che però non hanno offuscato nella memoria collettiva le sue radici profondamente evangeliche e fedeli alla dottrina cattolica, ovviamente sempre imperniati su conflitti di coscienza e di fede umana e divina. 


Poi all’inizio degli anni Settanta, dopo i vorticosi anni del post-Concilio, la sua presenza attiva alla Pro Civitate Christiana di don Giovanni Rossi ad Assisi, in molti gruppi del dissenso cattolico, senza mai una adesione e con molti distinguo e infine la scelta eremitica che in località diverse dell’area dell’eporediese, accolta dal vescovo di Ivrea mons. Luigi Bettazzi, che caratterizzerà gli ultimi 35 anni della sua esistenza. 
E’ sepolta nel cimitero canavesano di Crotte, una frazione di Strambino, dove visse gli ultimi anni nel suo eremo di Ca’Sassino. 

Per la sua tomba, in terra, scrisse lei stessa quella che definì “un’epigrafe d’erba”: 
Non mi vestite di nero:è triste e funebre. Non mi vestite di bianco: è superbo e retorico. Vestitemi a fiori gialli e rossi e con ali di uccelli. E tu, Signore, guarda le mie mani. Forse c’è una corona. Forse ci hanno messo una croce. Hanno sbagliato. In mano ho foglie verdi e sulla croce, la tua resurrezione. E, sulla tomba, non mi mettete marmo freddo con sopra le solite bugie che consolano i vivi. Lasciate solo la terra che scriva, a primavera, un’epigrafe d’erba. E dirà che ho vissuto, che attendo. E scriverà il mio nome e il tuo, uniti come due bocche di papaveri”.

lunedì 26 febbraio 2024

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