venerdì 23 dicembre 2011

Continuano a tenere banco i possibili interventi sul sistema pensionistico italiano.

ARTICOLO del 2006 che dice cose molto attuali purtroppo anche oggi, ma che non saranno mai ascoltate


L'Italia rischia di ripetere la triste esperienza inglese, con il passaggio dal sistema retributivo, il quale prevedeva una pensione commisurata agli ultimi stipendi del lavoratore, al sistema contributivo, che invece calcola il monte pensione in base ai versamenti effettuati durante tutta la vita lavorativa, i cittadini italiani sono chiamati a crearsi cio' che viene definita Pensione Integrativa.

Il lavoratore deve quindi farsi onere di gestire in modo piu' o meno autonomo la creazione del proprio monte pensione.

Ancora una volta, l'approccio e' quello sbagliato: sia politicamente che sul piano piu' strettamente tecnico. Buona parte delle responsabilita' sono da addebitarsi al sindacato che continua con un atteggiamento profondamente conservatore a difesa, in primo luogo, della sua struttura.

Il sistema pensionistico italiano ha bisogno di una forte operazione-verita'.

I lavoratori che pagano i contribuiti ed i pensionati che riscuotono le prestazioni sono troppo spesso vittime di una cattiva informazione. Espressioni come "i soldi versati per i contributi pensionistici sono buttati via perche' io non prendero' mai nulla" oppure "ho pagato fior di contributi ed ho una pensione da fame" sono, solitamente, frutto di una mancata conoscenza dei numeri che sono in gioco.

La cattiva informazione produce comportamenti controproducenti sia per il singolo lavoratore (lavoro irregolare) che per il sistema complessivo (corsa al pensionamento).

La prima cosa che il governo dovrebbe fare, quindi, e' quella di fare una corretta informazione sui numeri in gioco sia a livello di singolo contribuente, sia livello di sistema complessivo. Questa "operazione-verita'", pero', non verra' mai fatta perche' dovrebbe mettere in luce anche le profonde (e diffusissime) ingiustizie del sistema.

Una fetta molto elevata degli attuali pensionati percepisce una pensione troppo alta rispetto ai contributi versati.

Questa semplice verita' non viene mai detta dai sindacati.

Il problema non riguarda solo casi vergognosi, come il "vitalizio" dei deputati, ma e' generale e diffuso.

La riforma del sistema pensionistico dovrebbe basarsi su tre cardini:

 

1 - Liberta'

Ciascuno deve avere il diritto di andare in pensione quando vuole ricevendo una pensione matematicamente collegata ai contributi pensionistici versati (in base a calcoli attuariali che includano i fattori anagrafici e demografici) a patto che la pensione risultante sia superiore all'assegno sociale.


 

2 - Semplicita'

La normativa previdenziale, come quella fiscale, e' un dedalo infinito di norme volutamente complesse nel quale il semplice lavoratore non puo' districarsi se non con l'aiuto di un sindacato o di un professionista.

Basandosi sul principio di liberta' e' possibile (e necessario) sfoltire la normativa attuale e permettere a ciascun lavoratore di conoscere i propri diritti pensionistici senza affidarsi alla mamma-sindacato.

 

3 - Giustizia

E' indispensabile scindere le prestazioni assistenziali da quelle previdenziali effettive coperte dai contributi.

Le  prestazioni assistenziali devono essere garantite con la fiscalita' generale e non con i contribuiti previdenziali.

E' necessario sfatare il mito dell'intoccabilita' dei diritti acquisiti.

Se tali diritti sono profondamente ingiusti, in primo luogo devono essere pagati con la fiscalita' generale e non devono gravare il sistema pensionistico pubblico.

Di anno in anno, si verifichi poi in finanziaria se ci sono i soldi necessari per far fronte a queste uscite o se non sia piu' giusto destinare parte di tali risorse alle prestazioni assistenziali.

Siamo convinti che se la riforma del sistema previdenziale pubblico venisse affrontata con questi criteri:

verita', liberta', semplicita' e giustizia,

cosi' come sopra sintetizzati, non solo l'equilibrio finanziario del sistema potrebbe essere agevolmente raggiunto in tempi rapidi, ma tutto questo potrebbe essere fatto con il consenso, non certo dei sindacati, ma dei lavoratori. 

mercoledì 23 novembre 2011

Le maraviglie del cervello

Destro o Sinistro? Due stili di pensiero a confronto

La ricerca neurofisiologica ha dimostrato che i due emisferi celebrali (il destro e il sinistro) non sono uguali e sono in grado di trattare e processare le informazioni in maniera differente. Partendo da questo presupposto, in particolare da studi su attivazione emisferica e stile di pensiero, si può presumere che - in un individuo - alla dominanza di un emisfero rispetto all’altro, possa corrispondere una modalità di pensiero specifica.

L’emisfero sinistro sembrerebbe specializzato nelle capacità deduttive e matematiche generando un tipo di pensiero logico (o sinistro); l’emisfero destro sembrerebbe specializzato in attività associative e geometriche, dando vita ad un tipo di pensiero analogico (o destro).

Gli individui sembrerebbero esprimere una dominanza emisferica, cosa che influenzerebbe in modo significativo il loro modo privilegiato di apprendere. La formazione dovrebbe sempre avere in considerazione questa differenza e promuovere un approccio integrato (negli individui) tra stile destro e stile sinistro.

martedì 22 novembre 2011

Siamo tutti cannibali. Chi si è mangiato i salumi fatti con quei maiali??

«Quattro omicidi in due anni. Uno che ha sgarrato è stato dato in pasto ai maiali»
La 'Ndrangheta aveva il suo mattatoio, un campo dove poteva liberarsi facilmente dei cadaveri scomodi, dove sacchi di cemento o branchi di maiali potevano far sparire in poco tempo i loro resti. Qui sono finiti anche due personaggi «brianzoli», che alla 'ndrangheta erano legati a doppio filo ma che dalla 'ndrangheta erano stati anche eliminati, per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti ma almeno in parte immaginabili. Perché quando si parla di 'ndrangheta, tutto spesso comincia e finisce con un delitto.


Mafia in Lombardia: 110 condanne ai boss della 'ndrangheta.
Le procure di Milano e Reggio Calabria avevano richiesto l'arresto di 304 persone. Le indagini hanno disvelato le infiltrazioni della mafia calabrese sul territorio lombardo, anche in ambito imprenditoriale e politico.
Il processo, nato dall'operazione "Infinito", sancisce l'espansione della criminalità organizzata al Nord. E dimostra che esiste una Cupola anche in Calabria.
politici imputati nel maxi-processo: l'ex sindaco di Borgarello (Pavia), xxxxxxxxxxx, condannato a 1 anno e 4 mesi per turbativa di asta. L'ex primo cittadino, assieme a un imprenditore e a un commercialista, avrebbe consentito a Cxxx Cxxxx di acquistare terreni per una speculazione edilizia. L'ex direttore sanitario della Asl di Pavia è tra i 39 imputati che verranno processati per gli stessi fatti, con rito ordinario.

La Mafia in Lombardia non esiste
".. mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Roberto Saviano, animate da un evidente pregiudizio ...". 
"Sono stupito e allarmato dalle parole del ministro xxxxxxxx - ha replicato Saviano in una nota - Non capisco di quali infamie parli. Temo che abbia visto un'altra trasmissione. Lo invito a rivederla e riascoltarla: io ho parlato solo di fatti, frutto di un'inchiesta giudiziaria dell'Antimafia di Milano e Reggio Calabria sul nuovo assetto della 'ndrangheta e sulla sua presenza culturale, politica ed economica in Lombardia. Fatti che dovrebbero preoccupare il ministro dell'Interno invece di spingerlo ad accusare chi li denuncia".
"Un ministro dell'Interno non può permettersi di legittimare, con le sue parole, il clima di omertà sugli affari delle mafie al Nord e sulle collusioni tra criminalità e politica".
"Il ministro dell'Interno xxxxxx rischia di accodarsi a quella lunga lista di persone che dicevano che la mafia non esiste mentre le organizzazioni criminali uccidevano ed investivano fior di miliardi al Nord e a Milano"

venerdì 18 novembre 2011

Ma quando si sta male è meglio il POLMONE d'ACCIAIO o la RESPIRAZIONE BOCCA a BOCCA

RESPIRAZIONE BOCCA a BOCCA


POLMONE d'ACCIAIO

Giorno fatal è questo ... 2011_11_08

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lo ha detto al Quirinale: 
"Prima la legge di stabilità e poi mi dimetto". 
Queste sono state le parole pronunciate dal premier al capo dello Stato Giorgio Napolitano dopo un colloquio durato circa un'ora per riferire del voto alla Camera sul rendiconto dello Stato sul quale il governo ha perduto la maggioranza. 
Berlusconi era salito al Colle con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. In una riunione con i ministri prima di recarsi al Quirinale il premier aveva detto: "Prendo atto che non ho più la maggioranza. 
Io vedo solo la possibilità di nuove elezioni, ma deciderà il capo dello Stato". E poi ha aggiunto: "L'importante è preoccuparci di ciò che sta accadendo sui mercati finanziari che non credono che l'Italia possa approvare le misure richieste dall'Ue". Ora la road map della crisi dell'esecutivo passa da Palazzo Madama che dovrebbe approvare in prima lettura il patto di stabilità il prossimo venerdì 18 novembre.... 
(se non scompare il resto potete leggerlo qui http://www.4minuti.it/TnewsI16523Marticolo.htm)

Ma perchè non si condannano le vittime ...

Un altro caso di "errore giudiziario", la ragazza torna a casa.
Dopo alcuni anni di prigione che dovrebbero esserle risarciti, rivalendosi poi su chi non ha condotto le indagini con l'opportuna capacità. 
Ma quanti di questi casi si sono e ci sono stati.
Il suo nome intanto è arrivato al primo posto nelle ricerche di Google 

Notizie relative a Amanda Knox

Nel suo futuro le stanno arrivando contratti astronomici per concedere interviste.
Meno successo è toccato al suo fidanzatino che si accontenta di un ruolo secondario.
Che ne dite anche del caso

Omicidio Chiara Poggi Il delitto di Chiara Poggi a Garlasco

anche qui anni di processo di negativa pubblicità mediatica sul presunto assassino, e poi non c'è nessun colpevole.
Sicuramente Chiara si è suicidata dandosi un sacco di martellate e poi buttandosi da sola dalle scale.

Ma allora perchè non facciamo subito un bella legge (come per altro se ne fanno tante in Italia)
Lo Stato Italiano decreta che: 
nel caso di qualunque reato, furto, omicidio, truffa; 
qualora trascorsi due anni dall'inizio delle indagini non si arrivi alla identificazione certa del colpevole

si deve condannare e incarcerare

LA VITTIMA!!!!

Quella almeno siamo sicuri di chi sia.

Rete Imprese Italia boccia la manovra del Governo (LEGGETE QUESTO ARTICOLO)

Per il presidente Ivan Malavasi, dell'associazione che riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, è tempo di riscrivere un nuovo patto sociale per assicurare la tenuta del Paese e la sua crescita economica. 
Il Sole 24 Ore Radiocor - Secondo il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi (nella foto): «La "medicina" della manovra, resa necessaria dalla grave situazione economica, è inevitabilmente amara: per gli effetti depressivi sull'economia, collegati a un intervento affidato, in larga parte, a maggiori entrate e che rischia di determinare livelli record di pressione fiscale». 

«Sarebbero state necessarie - prosegue il numero uno dell'associazione - minori incertezze e maggiore determinazione nel mettere sotto controllo le componenti strutturali della spesa: da quelle derivanti dagli assetti amministrativi e istituzionali, alla dinamica della spesa previdenziale». 

Secondo il presidente dell'organizzazione che riunisce Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti «l'aumento della pressione fiscale riduce i margini di intervento per l'annunciata riforma e mette a repentaglio l'attuazione del federalismo fiscale, minato dall'inasprimento dell'imposizione locale per far fronte ai minori trasferimenti». 

L'incremento dell'Iva è, poi, destinato a deprimere i consumi, l'occupazione e la crescita complessiva del Paese. Tanto che, per Malavasi, «non si può immaginare di far ripartire l'economia se non si contengono le entrate e non si realizza un pieno controllo della spesa pubblica, che va, peraltro, riqualificata per sostenere sviluppo ed efficienza della pubblica amministrazione». 

In tal senso, è l'amara conclusione, «la cancellazione dell'emendamento sull'accelerazione dei pagamenti dei debiti della Pa alle imprese è la prova di come non si sia prestata la necessaria attenzione alle effettive necessità dell'economia reale del Paese. È tempo di riscrivere un nuovo patto sociale per condividere, responsabilmente, obiettivi, impegni e sacrifici che assicurino la tenuta dell'Italia e la sua crescita».  

Ma servono davvero i Treni ad alta velocità quando dopo le 20 non ci sono più collegamenti tra Milano e l'hinterland???

Pubblicato Domenica, 11 Settembre 2011 10:37 Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista ha dichiarato:

"La legge dello stato italiano proibisce di guidare quando si è ubriachi. Io penso che sarebbe auspicabile che lo stesso principio valesse per i ministri della repubblica quando parlano. Per questo consiglio a Maroni di controllarsi quando si esprime sul popolo no tav. Io capisco che Maroni sia arrabbiato perché nel Nord il popolo contesta la Tav e il suo giro della Padania mentre la Lega Nord regge bordone ai poteri forti del paese, Questo però non lo legittima a denigrare una lotta che va avanti da oltre 20 anni. La gente della Val di Susa non vuole i morti, vuole semplicemente vivere tranquillamente. Maroni dovrebbe piuttosto spiegare perché in una situazione in cui il suo governo taglia pensioni e servizi alla popolazione è proprio obbligatorio sprecare 20 miliardi per un opera inutile".
Ufficio stampa Prc-SE
Un commento:
  • Abbiamo migliaia di pendolari su carrozze dove servirebbero mascherina e guanti per non prendere la peste.
  • Ritardi e sospensioni all'ordine del giorno con migliaia di lavoratori penalizzati.
  • Biglietterie aperte solo alcuni giorni alla settimana, oppure macchine automatiche fuori servizio per dei mesi. Per le oblitteratrici non ne parliamo, è una fortuna trovarne una che funzioni. Faranno apposta per staccare le multe.
  • Biglietti agevolati per gli anziani che si possono acquistare solo a ... Milano, ma se abiti a Vigevano e devi andare a Genova, che fai?? Prima vai a Milano e poi acquisti li il biglietto per andare a Genova??
Ma ormai l'assurdo è diventato la prassi.
Come acquistare 15 anni fa i treni alta velocità e poi scoprire 15 anni dopo che sono talmente vecchi che non vanno più bene, ora che sono pronti i binari.
Non non siamo pazzi, pazzi ( e approfittatori, perchè dietro ad ognuno di questi progetti c'è qualcuno che intasca la proprio parte) sono loro, quelli che alcuni di noi eleggono (non io) 
Contenti loro a non non resta che piangere.

Tokio

Giappone, allarme nucleare, crolla il tetto della centrale di Fukushima

12 marzo 2011
   | E.Cap.
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Nuovi filmati dal Giappone

- Aggiornamenti in tempo reale -

ore 12:04 - Danni confinati per il nucleare

Anche nel peggiore degli scenari possibili, ossia quello della fusione del nocciolo della centrale nucleare giapponese di Fukushima, il materiale radioattivo - secondo quanto spiegano esperti di fisica nucleare che non vogliono essere citati - resterebbe quasi completamente confinato con una dispersione di materiale radioattivo limitata. Tuttavia questo materiale dovrebbe restare confinato all' interno della struttura di contenimento, costituita da più strati, come una cipolla.

ore 11:58 - Ripresi i trasporti a Tokyo

La ramificata rete dei trasporti dell'area metropolitana di Tokyo sta tornando lentamente alla

normalità, dopo il blocco totale causato dal sisma di ieri che ha lasciato a piedi milioni di persone. Le principali linee ferroviarie e i servizi autobus della capitale hanno ripreso gradualmente a funzionare, anche se si segnalano ritardi e non tutte le tratte sono state ripristinate: la trafficata linea Yamanote, che circonda il centro di Tokyo, è tornata in funzione, così come le linee più utilizzate della rete metropolitana gestita da Tokyo Metro. Il servizio dei treni proiettile Shinkansen è stato ripristinato sulla tratta Tokaido, che connette la capitale all'area occidentale dell'arcipelago, mentre restano sospese le corse delle linee Tohoku, Yamagata e Akita, che operano nelle zone settentrionali, alcune delle quali fortemente colpite dal sisma. L'aeroporto internazionale di Narita, pienamente funzionante, è raggiungibile con la linea Yokosuka Line Sobu Rapid della JR (Ofuna - Yokohama - Shinagawa - Tokyo - Narita Airport), e con la Keisei Line per Narita (tuttavia solo con corse locali che richiedono lunghi tempi di percorrenza). Per un viaggio in taxi si prevedono oltre quattro ore di tragitto, per la presenza di intasamenti e mezzi pesanti sulla strada ordinaria (l'autostrada è tutt'ora bloccata per controlli). L'aeroporto di Haneda, nel cuore della capitale, è raggiungibile con le linee Keikyu e la Tokyo Monorail, che funzionano regolarmente, mentre è ancora sospeso il servizio autobus Friendly Limousine Bus.

ore 11:59 Improbabili danni gravi a Fukushima

Sono «improbabili» gravi danni al reattore di Fukushima la cui gabbia di contenimento esterna è crollata questo pomeriggio. Lo riferisce l'agenzia Kyodo, citando l'Agenzia nazionale sulla sicurezza nucleare.

ore 11:11 Cadaveri nel nord est

L'esercito giapponese ha annunciato di aver ritrovato 300-400 cadaverinel porto di Rikuzentakata (nord est), travolto dallo tsunami seguito al devastante terremoto che ieri ha colpito il Giappone

ore 10.10 Crollo del tetto del reattore 
Il tetto del reattore di Fukushima, con forti problemi di tenuta dell'impianto di raffreddamento, è crollato. Lo conferma il gestore dell'impianto, Tepco, che, secondo quanto riferito dall'Agenzia per la Sicurezza nucleare in una breve conferenza stampa, ha spiegato che l'esplosione dell'impianto nucleare si è verificato durante le scosse di assestamento.

ore 9.40 La Tv: «Tapparsi in casa» 
La televisione pubblica giapponese Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata, di «tapparsi in casa» e «chiudere le finestre». La tv ha anche consigliato gli abitanti della zona vicino alla centrale nucleare di «proteggersi contro le radiazioni». Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità.

Da YouTube, il momento dello scoppio nel reattore 1 della centrale di Fukushima:

ore 9.30 La potenza dell'esplosione


L'esplosione alla centrale di Fukushima è stata molto più potente delle iniziali stime, al punto che

si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Lo riferisce la Nhk.

ore 9.10 Impiegati feriti


Alcuni impiegati della centrale nucleare di Fukushima sono stati feriti da un'esplosione. Lo riferisce la tv pubblica Nhk.

ore 9.00 Fumo bianco dall'impianto di Fukushima


Un fumo bianco sembra venir fuori dall'impianto nucleare di Fukushima 1, che ha già problemi di raffreddamento dei reattori. È quanto si vede dalle immagini delle tv nipponiche, secondo cui sarebbe stato udita anche un'esplosione.

Il punto della situazione alle 7.30 italiane

Tokyo - Sono le 14.46, e quella che sembra una delle tante scosse che ogni 10 minuti colpisce la piana del Kanto, la grande area di Tokyo, si trasforma in un autentico incubo anche per un Paese "allenato" agli eventi catastrofici e che, si scoprirà poi, provocherà 1400 fra morti e feriti(bilancio aggiornato alle 7 italiane di oggi).

Una potenza devastante (magnitudo 8.9), mai registrata così forte in Giappone con la strumentazione moderna, che ha innescato una serie di tsunami, tra cui un autentico muro d'acqua alto 10 metri che si è abbattuto sulla prefettura di Fukushima (almeno 1800 case sono state spazzate via) e Miyagi, dove la città capoluogo, Sendai, è stata devastata e almeno 60-70mila persone sono state evacuate. Il fiume Natori, in base alle immagini trasmesse dalla tv, si è gonfiato con progressiva forza, sino a sommergere case ed edifici nelle zone residenziali, livellando ogni cosa al suo passaggio, sino ad ammassare barche, contenitori, veicoli e alberi. Fuori uso l'aeroporto, con l'acqua arrivata al primo piano dell'aerostazione, mentre quattro treni sono spariti tra le acque. Trovata, invece, la nave scomparsa mentre passava al largo della zona di Miyagi: a bordo c'erano 81 persone, che stanno tutte bene. Sulla spiaggia di Sendai, intanto, sono stati ritrovati almeno 2-300 cadaveri. Ma mancano all'appello anche due motovedette della Guardia Costiera, e un'altra barca da pesca con uomini d'equipaggio è stata ribaltata.

La centrale nucleare di Fukushima

Massima allerta per le centrali nucleari: erano 11 i reattori attivi al momento della prima grande scossa nelle prefetture di Miyagi, Ibaraki eFukushima. In quest'ultima è tornato l'allarme per i malfunzionamenti della centrale numero 1, dove la procedura automatica di raffreddamento dei reattori è stata interrotta a causa di un black-out elettrico. È qui che, nel cuore della notte, si sarebbe verificata una fusione e sono stati rilevati livelli di radioattività mille volte più alti della norma, con la presenza accertata di cesio radioattivo. All'esterno della centrale il livello supera, invece - stando alla tv pubblica - otto volte la soglia. Il premier, Naoto Kan, ha chiesto l'evacuazione dell'area circostante, nel raggio di 10 chilometri. Ma quella di Fukushima non è l'unica centrale a preoccupare: un principio di incendio si era sviluppato anche nella centrale di Onagawa (Miyagi) dove erano state colpite le turbine, senza gravi conseguenze.

La diga di Fujinuma (Fukushima) s'è spezzata in due, riversando l'acqua a valle, cancellando l'intera città di Sukagawa. Semisommersa dallo tsunami e devastata da numerosi incendi anche la cittadina di Kesennuma, un piccolo centro costiero, che conta 74mila abitanti.

Naoto Kan ha dichiarato lo stato d'emergenza, mentre il ministero della Difesa ha inviato 300 aerei e 40 navi nelle aree colpite dal sisma e dallo tsunami, più circa 8000 uomini delle forze di autodifesa. Il neo ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare aiuti internazionali, cui hanno risposto 38 nazioni, mentre il presidente Usa, Barack Obama, ha promesso «pieno sostegno», inviando nel frattempo la portaerei Ronald Reagan, inizialmente diretta verso la Corea del Nord.

A Tokyo, distante meno di 500 chilometri dall'epicentro - individuato al largo delle acque del Pacifico di Miyagi - milioni di persone, sconvolte per un evento straordinario, si sono riversate per strada a causa di una scossa che sembrava non avere mai fine. Pochi crolli, tra cui il tetto dello storico edificio del Kudan Kaikan dove era in corso la cerimonia di chiusura dell'anno scolastico: una donna è morta in serata per le ferite riportate.

Sempre nella Capitale, bloccati gli aeroporti di Narita e di Haneda e stop a treni e metropolitane che hanno ripreso a funzionare in piena notte, alle 17.30 circa italiane.

Nella raffineria di Ichihara si è sviluppato un incendio, con altri sei focolai nella baia di Tokyo, forse per la rottura delle tubature del gas. L'antennaTokyo Tower, simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse, mentre ha retto la Tokyo Sky Tree, l'antenna tv ancora in costruzione, alta più di 600 metri e progettata per resistere a scosse di 7.9.

La rete di telefonia cellulare è saltata e le comunicazioni telefoniche sono rimaste grazie alle linee fisse e alla connessione Internet. ChiusaDisneyland, sulla baia di Tokyo, il cui parcheggio è stato inondato da un'onda di quasi un metro e mezzo. Mentre le scosse di assestamento sono sembrate in diminuzione (l'ultima è stata poco dopo le 3 italiane, di 6.8 gradi) si è aperto un altro fronte: sulla parte occidentale, nella prefettura di Niigata, già colpita nel 2007 da un potente terremoto. La scossa delle 3.59 locali (le 19.59 di ieri in Italia) è stata di magnitudo preliminare 6.6, con epicentro a 1000 metri di profondità. Subito dopo si sono registrate altre scosse: una di magnitudo 6.2 è stata avvertita nella zona Joestu, nel Giappone occidentale, mentre meno di mezz'ora più tardi una seconda scossa, di 5.5 Richter, è stata registrata a un'ottantina di chilometri da Tokyo. È la conferma che la tensione è destinata a durare. «Almeno un mese», secondo gli esperti.