giovedì 24 dicembre 2009

Lettera di un malcapitato giornalista a bordo di un intercity tra Milano e Pavia

Gentile direttore, nel gran caos di questi giorni sul fronte treni, penso possa essere interessante considerare anche quanto avvenuto ieri sera (Martedì 22) lungo la linea Milano-Genova, a causa della neve e del ghiaccio che hanno paralizzato di fatto l'intera tratta ferroviaria. Faccio anch'io il giornalista e mi reco ogni giorno a Milano per lavoro, nella sede di RadioMonteCarlo, a poca distanza dalla Stazione Centrale. E come tutti i pendolari sono costretto a sopportare il malfunzionamento dei treni garantiti (o meno) da Trenitalia. E poco cambia se prendo un intercity o un regionale, il problema rimane. Ma ieri sera penso che si sia superato il limite.
 
Ho condotto l'ultima edizione delle news delle 21 (dove tra l'altro ho dato notizie del gelo con ritardi dei treni e gli incidenti lungo la A 7 Milano-Genova al confine tra Liguria e Piemonte) e mi sono augurato, uscendo dalla sede: "Speriamo che tutto fili liscio e non succeda come stamane,
quando ho trascorso due ore e mezza per raggiungere Milano da Voghera, con un treno proveniente dalla Liguria e arrivato con ben 5 ore di ritardo a destinazione".
 
Invece la legge di Murphy ha colpito ancora.
 
Sono le 21,15, salgo su un Intercity Plus delle 19, quindi già in ritardo di ben 2 ore e 15 minuti, ma è il primo disponibile. Appena lasciata Milano Centrale, dopo un chilometro, il treno si ferma e trascorriamo una decina di minuti ad attendere l'arrivo di un controllore.
Spunta all'improvviso e, in un italiano stentato, ci avvisa che abbiamo problemi al locomotore a causa del gelo ma che di lì a poco tutto si sarebbe risolto. Purtroppo non è così, perché tra Lambrate e Rogoredo le soste aumentano ma il controllore ripassa e ci "ritranquillizza": "Guardate che il problema si fa più serio, abbiamo davanti anche due treni che sono nella nostra stessa situazione e purtroppo non possiamo fare altro che attendere". Altri minuti che sembrano non trascorrere mai e lentamente ripartiamo.
Ma prima di Certosa il locomotore tira l'ultimo flebile respiro. Ripassa il controllore e, cercando di essere ironico di fronte a viaggiatori al limite tra l'esausto e l'imbufalito, avvisa: "Voglio essere sincero con voi, qui ne avremo per delle ore".
 
Apriti cielo, già sei carrozze dietro di noi sono chiuse per il freddo, ci ammassano in quelle in testa al treno (così ci riscaldiamo, su consiglio di un altro ferroviere) ma attendiamo, attendiamo, attendiamo..e il locomotore non vuole dare proprio segnali di vita.
Fino a quando il mitico controllore annuncia dal microfono: "Attendiamo un locomotore, ma arriverà da Milano Centrale.
Chi vuole può scendere e farsi venire a prendere, ma io non ho
visto niente, perché in teoria la cosa non è possibile, visto che qualcuno potrebbe farsi male".
In effetti, a pochi metri dalla stazione di Certosa, la pendenza è notevole, l'altezza dall'ultimo gradino al suolo anche e per terra ci sono ad attenderci i lastroni di ghiaccio. Il rischio è dunque di fratturarsi un piede o una gamba. Meglio non rischiare e attendere.
Ma il locomotore di riserva non arriva mai. E la temperatura nelle carrozze inizia a scendere, anche la luce si affievolisce. Mentre fuori continua a scendere pioggia gelata e noi siamo letteralmente prigionieri del treno pur essendo a pochi metri dalla stazione di Certosa.
 
Si inganna il tempo parlando delle disavventure capitate in viaggio:
"Lo sai - mi dice un vicino - che la scorsa settimana ho preso il Pendolino e tra Bologna e Firenze non si chiudevano le porte, così siamo rimasti fermi due ore?".
E ancora, un altro compagno di disavventura:
"Sì, diglielo all'amministratore delegato di Trenitalia Moretti, io ho fatto un viaggio ad alta velocità arrivando da Roma a Milano con oltre cinque ore di ritardo".
E un altro ancora:
"Pensa che io su un intercity che arrivava da Genova avevo le carrozze con neve e
gelo all'interno"..
 
Passano altri interminabili minuti, anche più di un' ora, e rispunta il controllore in veste di Superman con elmetto, pettorina gialla, una corda e una torcia, esclamando: "Sta per arrivare il locomotore, speriamo bene, io non ne ho mai agganciati da dietro".
Non sappiamo se ridere o piangere, ci fa persino compassione quest'uomo, lodevole la sua
buona volontà ma in concreto non si risolve nulla per altri trenta minuti perché ci sono problemi nell'aggancio e anche il nuovo locomotore ha ipantografi ghiacciati, dunque non riesce ad approvvigionarsi di corrente.
Intanto dietro si formano altre code di treni e davanti, a Pavia, un locale viene fermato e soppresso, con i viaggiatori costretti a trasbordare su un altro convoglio.
Cosa che capiterà anche a noi per raggiungere proprio la città che guardiamo ormai come un'oasi, poco prima dell'una, in attesa dell'allestimento di un pullman sostitutivo.
Non so cosa augurare ai malcapitati compagni di viaggio che devono arrivare a Genova e addirittura chi a Ventimiglia, chi a Livorno. Meglio forse fermarsi a pernottare in un albergo di Pavia o Voghera e ripartire in mattinata. Ma la mattinata (quella odierna) ci ha regalato altre sorprese, simili alla nottata precedente.
A quando il lieto fine?
Per il momento la favola di Natale di Trenitalia l'abbiamo scritta e siamo pronti ad inviarla anche all'amministratore Moretti, augurandogli buone feste.

Diego Bianchi
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Agenzia CreativaMente27045 - Casteggio (PV)

martedì 22 dicembre 2009

Campagna nazionale contro il razzismo, l'indifferenza e la paura dell'Altro

In Italia milioni di nuovi cittadini stanno diventando le vittime dell'insicurezza economica e del disagio sociale. Abbiamo assistito a vere e proprie campagne di criminalizzazione contro immigrati e rom.
Lo straniero, il diverso, l'escluso è diventato troppo spesso vittima di violenza.
La paura non può che creare violenza.
 

venerdì 18 dicembre 2009

La notizia della settimana di Andrea Ermano

La notizia della settimana
 

La violenta aggressione ai danni di Silvio Berlusconi è un fatto grave, non meno delle rudimentali bombe rinvenute all'Università Bocconi e a Gradisca. Fatti che rappresentano per l'Italia un doppio segnale.

    In primo luogo essi sono il segnale di un clima politico surriscaldato. Troppe "spallate", troppe ronde, troppi sgomberi xenofobi, insulti istituzionali, discorsi sulla guerra civile che rimbalzano da un palazzo all'altro. Parla di guerra civile Berlusconi, parla di guerra civile Buttiglione. E nel Palazzo probabilmente si pensa che sarebbe ora di chiudere con le allegre mascherate e le escort e le corna e il cucù e le battute stonate.

    Ma poi l'Italia è un paese un po' così, ciclotimico, con fasi carnevalesche, fasi quaresimali e fasi di crisi d'ordine, a un ritmo di tre o quattro lustri l'una dall'altra. In alternativa alla forzatura post-democratica cui visibilmente tendono alcuni pezzi della destra ci sarebbe il passo indietro del premier, come chiedono a gran voce gli oppositori del "No B Day".

    Alcuni esponenti politici moderati, come Pierferdinando Casini, temono che si scivoli verso elezioni anticipate e stravolgimenti costituzionali. Il discorso del premier a Piazza del Duomo, poco prima della folle aggressione, sembrava invece indicare piuttosto una volontà di moderazione: "Niente elezioni anticipate", "State sereni".

    Vabbe', stiamo sereni. In fondo è Natale, e non possiamo non desiderare un po' di pace per tutte le donne e tutti gli uomini di buona volontà.

    Dopodiché, il mondo non sembra appassionarsi alle italiche baruffe. Fortunatamente o sfortunatamente, a seconda dei punti di vista, la notizia della settimana viene da Copenaghen, dal summit sul clima. Al Gore avverte che l'allarme è molto serio e nessuno che ricordi dov'erano i ghiacciai trent'anni fa, dubita del referto scientifico sul surriscaldamento. Eppure il summit di Copenaghen, quanto meno nel momento in cui scriviamo, non sembra approdato a un accordo. Le agenzie titolano ormai dai ieri che si teme il nulla di fatto, a causa di interessi economici e nazionali combinati.

    Sappiamo bene che se c'è il surriscaldamento per causa delle emissioni di CO2 allora possono conseguirne effetti importanti sul pianeta sul quale abitiamo. E sappiamo bene che la "carbonizzazione" dell'atmosfera è collegata al modello economico imperante. Lo scrive anche Carlo d'Inghilterra sulla Stampa e Le Monde: "Mi pare si debba adottare un nuovo approccio, partendo dal mondo com'è davvero". Ma allora, prosegue Carlo, bisogna accettare "il fatto che l'economia dipende dalla natura e non viceversa. Dopotutto la natura costituisce il capitale su cui si fonda il capitalismo".

    Dunque, il capitalismo trasforma la natura in ricchezza, ma si fonda su una ricchezza, il capitale, che è materialmente e sostanzialmente "natura". Ah, quante volte, nelle nostre riunioni di gioventù, rossa e infuocata, ce lo siamo detti e ridetti. E chissà che cosa faceva il principe del Galles a quei tempi.

    Fa piacere trovarsi tutti d'accordo, a una certa età. Ben scavato, vecchio Carlo!

    Forse bisognerebbe aggiungere che quando si parla di capitale, ci sarebbe di mezzo non solo la natura, ma anche il lavoro, l'umanità che suda sotto il bello e il cattivo tempo.

    Insomma, esiste la natura, ma anche la storia, che è anche storia del sudore.

    Ma a parte questo dettaglio, si può dire che questa questione di cui parliamo quando parliamo di surriscaldamento climatico è una questione politica globale che ci investe non solo nelle nostre economie e nelle nostre culture, ma anche nella nostra stessa personalità e nella nostra mentalià.

     Il futuro che ci attende, e che nessuno conosce, si annuncia nel segno di una grande trasformazione, che avrà comunque luogo. Noi ci auguriamo che essa possa avvenire come prodotto benigno del nostro lavoro. In questa prospettiva ciascun soggetto – individuale, collettivo, statuale o transnazionale – avrà di che interrogarsi circa il proprio essere ed agire.

    Da noi una sola domanda: c'è in giro un folle così folle da pensare che la trasformazione cosmopolitica che verrà, se verrà, possa essere pensata e costruita senza, o contro, la maggioranza degli esseri umani, cioè senza le lavoratrici e i lavoratori?

    Workers of all countries unite!

    E anche qui non possiamo non ribadire l'auspicio di un po' di pace a tutte le donne e a tutti gli uomini di buona volontà.



Poscritto - Alcuni motivi di fondo qui sopra esposti mi si sono chiariti per la prima volta qualche tempo fa nel corso di una "due giorni" indimenticabile di conferenze e colloqui tra Lugano e Varese con Dario Robbiani (Novazzano 1939 - Lugano 2009), un gigante del giornalismo e del socialismo di lingua italiana in Svizzera che ci ha lasciati e al quale desidero dedicare anch'io un mio personale e affettuoso pensiero, con riconoscenza.

 

tratto da L'AVVENIRE DEI LAVORATORI Casella postale 8965 - CH 8036 Zurigo

mercoledì 16 dicembre 2009

2010_01_27 DAI CAMPI DEL DOLORE : Storie, Canti, Musiche, Memorie di Deportazione

GIORNATA DELLA MEMORIA 2010
Per non dimenticare...
 
" Poiché grazie a Dio  abbiamo avuto a Dachau  alcune giornate di gelo , abbiamo finalmente potuto  risolvere il problema degli esperimenti di sopravvivenza  di soggetti esposti all'aria aperta  a temperature bassissime. I soggetti immersi in acqua a temperatura  da 2° a 10° sono stati poi lasciati all'aperto a temperature di diversi gradi sotto lo zero….Per più di 260
esperimenti ho registrato 98 casi mortali…in alcuni casi i soggetti, per lo più prigionieri russi o di razza zingara,  sono sopravvissuti  contro ogni ragionevole previsione."
dal Rapporto provvisorio concernente  gli esperimenti di ipotermia nel campo di Dachau" inviata dal resp Dr Rascher ad Himmler  4 Aprile 1943.

domenica 13 dicembre 2009

Un ricordo del 2006

Poche idee, ma confuse
di Marco Travaglio
"Basta parlare di spallate a Prodi" (Silvio Berlusconi, La Stampa, 31 maggio 2006).
 
"Dopo il referendum siamo pronti al dialogo. Ho abbassato i toni, del resto non siamo mai stati in guerra" (Silvio Berlusconi, Il Giornale, 8 giugno 2006).
 
"Faremo un'opposizione durissima, abbiamo la possibilità di mandare a casa il governo. Diamo la spallata a Prodi" (Silvio Berlusconi, la Repubblica, 29 giugno 2006).
 
"Se Prodi cade sulla Finanziaria, è probabile che si vada a un governo tecnico... Per la grande coalizione, sarò io a trattare, certo non altri" (Silvio Berlusconi, Il Giornale, 28 luglio 2006).
 
"Per ora niente attacchi al premier Prodi, ogni mia parola rischia di ricompattare la maggioranza" (Silvio Berlusconi, il Giornale, 22 settembre 2006).
 
"Prodi potrebbe precipitare se i suoi alleati avessero le idee chiare sul dopo. Dovremmo tutti fare uno sforzo di fantasia. La fine di Prodi non porta necessariamente alle elezioni" (Silvio Berlusconi, La Stampa, 20 settembre 2006).
 
"Il governo Prodi è pericoloso. Credo che imploderanno, le loro contraddizioni sono così forti. Ho fiducia che non arriveranno al termine della legislatura, e avremo presto l'occasione di nuove elezioni che, a partire da subito, vorranno dire la vittoria della libertà" (Silvio Berlusconi, 24 settembre 2006).

sabato 12 dicembre 2009

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Comunicato stampa del 18-11-2009

Approvato l'Art. 15: acqua privata per tutti!
La battaglia non si ferma: andremo avanti nei territori e a livello nazionale

Oggi con il voto di fiducia alla Camera dei Deputati si è concluso l'esame del decreto 135/09 il cui Art. 15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell'acqua potabile in Italia.

Il Governo impone per decreto che i cittadini e gli Enti Locali vengano espropriati di un diritto e di un bene comune com'è l'acqua per consegnarlo nelle mani dei privati e dei capitali finanziari. Ciò avviene sotto il falso pretesto di uniformare la gestione dei servizi pubblici locali alle richieste della Commissione Europa mentre non esiste nessun obbligo e le modifiche introdotte per sopprimere la gestione "in house" contrastano con i principi della giurisprudenza europea. Nonostante sia oramai sotto gli occhi di tutti che le gestioni del servizio idrico affidate in questi ultimi anni a soggetti privati, sperimentate in alcune Provincie Italiane o a livello europeo abbiano prodotto esclusivamente innalzamento delle tariffe, diminuzione degli investimenti e un aumento costante dei consumi, si continua a sostenere che mercato e privati siano sinonimi di efficienza e riduzioni dei costi.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua è sceso da subito in campo per contrastare questo provvedimento con la campagna nazionale "Salva l'Acqua" verso la quale si è registrata un'elevatissima adesione.

Ad oggi abbiamo consegnato al Presidente della Camera 45.000 firme a sostegno dell'appello che chiedeva il ritiro delle norme che privatizzano l'acqua.

Inoltre, migliaia di persone hanno manifestato il proprio dissenso e contrarietà all'Art.15 in un presidio svoltosi lo scorso 12 Novembre a Piazza Montecitorio e in varie mobilitazioni territoriali, migliaia di persone hanno inviato mail ai parlamentari per chiedere di non convertire in legge il decreto 135/09, molte personalità hanno espresso da una parte la loro indignazione e dall'altra il loro sostegno alla campagna.

In questi giorni è cresciuta nella società la consapevolezza che consegnare l'acqua al mercato significa mettere a rischio la democrazia. Nonostante questa mobilitazione della società civile e degli stessi Enti locali, il Governo ha imposto il voto di fiducia e non accoglie le richieste e le preoccupazioni espresse anche molti Sindaci di amministrazioni governate da maggioranze di differenti colori politici.

Come Forum dei Movimenti per l'Acqua siamo indignati per la superficialità con cui il Governo, senza che esistessero i presupposti di urgenza, ha voluto accelerare la privatizzazione dell´acqua.

A questo punto siamo convinti che la contestazione dovrà essere ricondotta nei territori, per chiedere agli Enti Locali che si riapproprino della podestà sulla gestione dell'acqua tramite il riconoscimento dell'acqua come diritto umano e il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e nel contempo di sollecitare le Regioni ad attivare ricorsi di legittimità nei confronti del provvedimento.

Queste percorsi di mobilitazione sono percorribile così come dimostrano le delibere approvate dalla Giunta regionale pugliese, dalle tante delibere approvate dai consigli comunali siciliani e nel resto d'Italia, da ultimo quello di Venezia.

Il popolo dell'acqua continuerà la battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico assumendo iniziative territoriali e nazionali volte a superare l'Art. 15 del decreto legge.

Come Forum dei Movimenti, chiediamo a tutta la società civile di continuare la mobilitazione e far sentire il proprio dissenso anche dopo l´approvazione dell´art. 15 attraverso mobilitazioni sui territori ed invio di messaggi a tutti i partiti, ai consiglieri comunali provinciali e regionali, ai parlamentari locali

A Sindaci ed agli eletti chiediamo di dar vita nelle rispettive istituzioni a prese di posizioni chiare che respingano la legge e di dar vita a iniziative di protesta nelle istituzioni stesse.


Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

FIRMA L'APPELLO
CAMPAGNA NAZIONALE "SALVA L'ACQUA"
IL GOVERNO PRIVATIZZA L´ ACQUA !
http://www.facebook.com/l/a25a1;www.petizionionline.it/petizione/campagna-nazionale-salva-lacqua-il-governo-privatizza-l-acqua-/133


Paolo Carsetti
Segreteria Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 15:00-19:00
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: http://www.facebook.com/l/a25a1;www.acquabenecomune.org

venerdì 11 dicembre 2009

Digitali si ma senza abbandonare l'analogico????

 
DALLA TUA RISPOSTA E DALLA PRECEDENTE
si capisce che non avete proprio capito NULLA il progresso può andare avanti sinchè vuoi ma non PUOI andare agli Aborigeni australiani ed obbligarli a Vestire Dolce e Gabba...to andate con il digitale dove e come volete ma non IMPONETE il progresso (se a voi sembra tale magari avere 141 canali sintonizzati su 141 versioni del GRANDE FRATELLO) a me basterebbe che lasciassero UNO, DUE e TRE in analogico o anche uno solo dei tre e poi VOI andate pure avanti ammesso che riuscite ad accorgervi che siamo nel 2.000 da DIECI anni e di innovazioni vere (cioè che servano a tutti) non ce ne sono state un cacchio e MILIONI e MILIONI di persone muoiono ancora di FAME e di MALATTIA alla facciciazza del DIGITALE terrestre e del nostro BUON GOVERNO. Pensate anche agli altri e lasciateli nelle loro CAVERNE se ci stanno bene, forse stanno MOOOLTO meglio loro nelle caverne che voi a MIAMI (poco gli altri) nei vostri lussuosi LOFT con il vostro 542" digitale su doppia parete e con impianto tri-tri-doppio-multiplo SURROUND by bey
 
 
risposta a :
da questa lunga disamina si capisce che sei contro il governo.Peccato che il digitale non sia stato avviato solo  in Italia ma in tutta l'Europa. 

Ovviamente a te del progresso può anche fregartene ma c'è chi non rimpiange il lavatoio dopo che hanno inventato le lavatrici elettriche. 
Sic stantibus rebus.......una caverna non si nega a nessuno. 
Ciao 
 
Ciao Federico my Blog: 
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http://pcsicuro.spaces.live.com 

martedì 8 dicembre 2009

Digitale terreste - l'obbligo di stato

Oggi mi sono ritrovato sul blog della Microsoft questa domanda:
DOMANDA:
Dal momento che in Campania, nei giorni 9-10 Dicembre, si passerà totalmente dalla TV analogica al Digitale Terrestre, le schede TV PCI/USB analogiche, saranno utili solo come 'pezzi da museo'?
RISPOSTA:
Affermativo! Eppur si muove.... Meno male.....
Guardare sempre , in ogni caso , proditoriamente , senza esitazioni , avanti. Indietro c'è solo nebbia e polvere.
In Finlandia la banda larga è diventato un diritto per tutti i cittadini sancito dalla costituzione...
Tanto per citare un esempio.  Ciao
Franco Leuzzi  Microsoft ® MVP
Windows Desktop Experience  http://blogs.dotnethell.it.franco/
 
Chi capisce questa risposta è bravo
 
Capisco l'innovazione tecnologica ma non l'OBBLIGO dell'aggiornamento.
Se io mi trovo benissimo con un OFFICE 1997 perchè devo passare alla versione 2007.
Se io mi trovo benissimo con una bicicletta a pedali perchè devo prenderne una elettrica.
 
Cosi lo Stato Italiano ha iniziato (due governi fa) ad offrire [a spese di tutti i contribuenti] un DECODER  a 99 Euro copeto da contributo statale, quando ancora il digitale non esisteva ma le emittenti private con schede a pagamento quelle SI!!!
 
Dopo due Governi adesso si spegne l'analogico, fregandosene dei cittadini che buttano dalla finestra qualsiasi apparato, da Tv a schede Tv, pagate magari con sacrifici e comunque sufficienti per i propri utenti.
 
Visto che Rete4 "DOVEVA" passare al digitale per questione di frequenze allora si obbliga TUTTI, compresi i canali di STATO a spegnersi e passare al digitale.
 
Chissenefrega!!!!!!!!!!!!
Noi siamo dei poveri pirla privati (della libertà) anche di quella di riufiutare l'innovazione quando questa è obbligatoria.
 
Volete introdurre il DIGITALE, fatelo ma i canali di STATO in analogico non si DEVONO SPEGNERE!!
 

sabato 28 novembre 2009

Basta con i magistrati POLITICIZZATI

28-11-2009
Ma cosa continua a dirci il caro sig.Capezzone: Basta con i giudici e i magistrati politicizzati!!!
Perchè continua (lui e il suo gruppo di maggioranza) a dire questa cosa. Provi a dimostrarla se ci riesce.
 
Ci provi a dire
1) quali sono i processi in corso nei quali si indagano personaggi della sua parte politica;
2) elenchi i nomi dei magistrati, la qualifica (se giudice, pubblico ministro o altro) e ci dica di ognuno a quale partito politico è iscritto;
3) dichiari quali sono i capi di accusa, quando sono emersi e quando sono stati contestati all'indagato.
 
Se vuole, provi a dire anche se esiste una contropartita di magistrati di DESTRA che indagano su personaggi della sinistra.
 
Domanda finale:
 
1) se i magistrati che indagano sui personaggi di destra non sono iscritti a partiti politici avversari come la mettiamo, ci racconta balle??
 
2) se gli indagati di DESTRA sono molto più di quelli di SINISTRA vuol dire che i magistrati sono per la maggior parte del partito opposto o che il marcio pende più dalla loro parte??
 
Ma perchè non sanno fare altro che DIRE e mai DIMOSTRARE??
 
 

domenica 15 novembre 2009

2009: l'anno dell'Influenza suina


2009: l'anno dell'Influenza suina, alcune tappe

9 mag 2009 ... "E' il primo caso che possiamo associare con sicurezza a questo virus ...annunciato di avere registrato i primi casi d'influenza suina,
Luglio = non c'è nessun pericolo 
Agosto = controlliamo gli aereoporti per chi va e viene dall'estero. Sabato, 29 Agosto 2009. In Italia si registra il primo caso grave di influenza suina. Un ragazzo di 24 anni si trova in coma indotto: attualmente e' ricoverato presso l'Ospedale San Gerardo dei Tintori di Monza. Dallo scorso 22 agosto si trovava in ospedale a Parma per una polmonite: le sue condizioni però sono peggiorate. Ah, ecco, il ragazzo era già a rischio, perchè soffriva già di una malattia abbastanza grave all'apparato respiratorio: una polmonite!

Settembre = c'è qualche altro morto ma aveva altre gravi patologie 2009-09-30 di FRANCESCA BIANCHI Il virus dell'influenza suina è arrivato anche a Pisa. Quindici i casi (12 nella zona pisana e 3 in Valdera)

Ottobre = siamo a 12 morti, in buona parte nel napoletano, ma una era obesa e l'altro maltato psitico (sono ovvie aggravanti) 
Novembre = è pandemia crescono i morti di cui alcuni 40enni che forse non avevano patologie così aggravanti e bambini che forse le avevano ma dovute alla Influenza. Si usava il termine pandemia in relazione alla peste nera che colpì l'Europa nel XIV secolo, ad esempio, un morbo contagioso che fece 20 milioni di vittime, ovvero un quarto della popolazione che all'epoca abitava il continente, oppure riferendosi all'influenza spagnola del 1918, che di vittime ne causò 25 milioni, in tutto il pianeta. 
7 Novembre 2009 Fino a questo momento, almeno in Italia, tutti i decessi associati al virus  A H1N1, avvenivano come conseguenza dell'aggravarsi di patologie pregresse. Ma ieri sera è arrivata la conferma che anche il nostro Paese ha conosciuto, per la prima volta, una morte dovuta esclusivamente all'influenza suina. Si tratta di un indiano di 35 anni, residente in Lombardia, in un paese in provincia di Brescia. Sembra che l'uomo, morto il 2 novembre scorso, non avesse patologie in corso e fosse completamente sano, e solo dopo 5 giorni dal decesso i medici hanno potuto accertare che questo è avvenuto a causa dell'aggravarsi dell'influenza.
Con lui, insieme ai tre casi delle ultime 24 ore, i quali però presentavano già alcuni problemi (una leucemia, un diabete ed un tumore al cervello), i decessi in Italia legati alla nuova influenza salgono così a 30, tutti concentrati nell'ultimo mese.

Qualcuno pensa che: Il virus della nuova influenza A/H1N1 potrebbe essere nato in un laboratorio per un errore umano.
Lo sostiene il ricercatore australiano Adrian Gibbs, uno dei 'padri' dell'antivirale oseltamivir, in un articolo che ha inviato all'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e ai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc), e del quale ha annunciato l'imminente pubblicazione.
Che cos'è l'influenza suina (H1N1), e perché si chiama così?
Questo nuovo virus è stato isolato per la prima volta negli Stati Uniti nell'aprile 2009. Si trasmette in tutto il mondo da persona a persona, proprio nello stesso modo di qualsiasi altro virus influenzale. L'11 giugno di quest'anno la World Health Organization ha segnalato che l'infezione da H1N1 ha assunto le caratteristiche di una pandemia: di una epidemia, cioè, che interessa tutto il mondo, con un numero molto alto di persone colpite dalla malattia.
Il nome con cui viene chiamata la malattia che determina  ("influenza suina") è sbagliato: si riteneva infatti trattarsi di un virus comune nell'influenza suina dell'America settentrionale, ma poi si è visto che questo virus è molto diverso da quelli che normalmente circolano nel mondo. 

L'infezione da H1N1 è presente in Italia?
Sì: l'infezione da H1N1 sta progressivamente interessando l'Italia. La maggioranza delle persone che ne sono state colpite è guarita senza aver bisogno di alcun trattamento medico. Comunque l'organizzazione sanitaria italiana sta attentamente sorvegliando questa epidemia. 
Come si diffonde il virus?
Il virus si diffonde nello stesso modo delle normali influenze: passa da uomo ad uomo con la tosse e gli starnuti. Ci si può infettare anche toccando un oggetto su cui è presente il virus, e poi toccandosi con la mano contaminata la bocca o il naso. 
Quali sono i segni ed i sintomi dell'infezione umana?
I sintomi dell'infezione da virus H1N1 sono: febbre, tosse, mal di gola, naso chiuso o gocciolante, dolori a tutto il corpo, mal di testa, sensazione di freddo e stanchezza. Un numero significativo di persone colpite ha anche vomito e diarrea. I casi di malattia grave e di morte associati all'infezione con questo virus sono veramente rari.
Quanto è grave la malattia associata con l'infezione umana?
La malattia causata dal virus H1N1 può essere da molto lieve (il paziente non si accorge nemmeno di averla) a molto grave. La maggioranza delle persone colpite guarisce spontaneamente, senza trattamento medico, anche se in alcuni casi è richiesta l'ospedalizzazione, ed in pochissimi casi si può avere la morte. Come per tutte le influenze stagionali, alcune persone sono ad "alto rischio" di complicazioni: le persone che hanno più di 65 anni, i bambini di età inferiore ai cinque anni, le donne in gravidanza, e tutti coloro che soffrono di determinate malattie croniche (diabete, malattie cardiache, asma, malattie renali, insufficienza respiratoria, soppressione del sistema immunitario, disturbi neurocognitivi e neuromuscolari).
Per la verità sino ad oggi, a differenza che nelle comuni influenze stagionali, non sembra che le persone di età superiore ai 65 anni abbiano un maggior rischio di complicanze: anzi circa un terzo di coloro che hanno più di 60 anni di età presenta già degli anticorpi contro H1N1, che sembrano offrire un certo grado di protezione contro la malattia. 

Quanto a lungo le persone colpite possono infettare gli altri?
Le persone infettate dal virus H1N1 possono infettare altri esseri umani dal giorno prima di accusare i sintomi sino a cinque – sette giorni dopo. Questo periodo può essere più prolungato in certi individui, specialmente nei bambini e nelle persone con sistema immunitario depresso.
PREVENZIONE E TRATTAMENTO
Cosa posso fare per proteggermi dalla malattia?
Il vaccino contro l'infezione da H1N1 è attualmente in produzione, ma non è ancora disponibile. È invece quasi pronto il vaccino contro la comune influenza stagionale.
Tuttavia ci sono comportamenti della vita quotidiana che possono aiutarti a prevenire la diffusione dei virus che causano infezioni respiratorie, compreso l'H1N1.

Quindi:
  1. Copriti il naso e la bocca con un fazzoletto quando tossisci o starnutisci. Butta poi il fazzolettino nella spazzatura dopo l'uso (non riporlo in tasca!);
  2. Lavati spesso le mani con acqua e sapone. Solo se acqua e sapone non sono disponibili usa i prodotti a base di alcool;
  3. Evita di toccarti occhi, naso, e bocca: i germi si diffondono per queste vie;
  4. Cerca di evitare i contatti con le persone malate;
  5. Se ti sei ammalato di influenza H1N1 resta in casa sino ad almeno 24 ore dopo la fine dei sintomi. Evita il contatto con altre persone per non diffondere la malattia;
  6. Segui le indicazioni che dà l'Autorità pubblica sulle misure, come la chiusura delle scuole, tese ad evitare gli affollamenti;
  7. Specie se vivi da solo, preparati ad affrontare adeguatamente la malattia tenendo in casa  degli anti febbrili, dei disinfettanti per le mani, fazzolettini di carta, ed evita di uscire in pubblico cino a quando i tuoi sintomi non siano passati da almeno 24 ore. 
     
Se un membro della mia famiglia è ammalato di influenza da virus H1N1, devo andare a lavorare (o a scuola)?
Sì, puoi andare al lavoro come al solito. Devi controllare però il tuo stato di salute tutti i giorni, ed attuare con particolare attenzione le misure preventive citate prima. Coloro che hanno malattie croniche di base (diabete, malattie cardiache, asma, malattie renali, insufficienza respiratoria, soppressione del sistema immunitario, disturbi neurocognitivi e neuromuscolari) o sono in gravidanza dovrebbero assumere i farmaci antivirali a scopo profilattico. 
Qual è la tecnica migliore per lavarmi le mani per evitare il contagio?
Lavarti le mani spesso può proteggerti dai germi. Lavale con acqua e sapone, o con detergenti a base di alcool. Lavati comunque le mani per almeno 20 – 30 secondi. Se usi un gel detergente, strofinati le mani sino a quando non si sia completamente asciugato. In questo caso non avrai bisogno di acqua: l'alcool contenuto nel gel uccide i germi presenti eventualmente sulle tue mani. 
Che devo fare se mi ammalo?
Se tu vivi, o sei stato molto di recente, in una zono dove sono state identificate persone affette da influenza H1N1, e ti ammali con sintomi simil - influenzali (febbre, dolori a tutto il corpo, naso gocciolante o chiuso, mal di gola, nausea, vomito, diarrea), devi restare a casa evitando il contatto con altre persone. E questo sino a 24 ore dopo che la febbre è scomparsa: salvo, logicamente, che tu abbia particolari necessità di carattere medico. La tua febbre passerà anche senza prendere nessuna medicina. Stai lontano dagli altri per quanto possibile, per evitare che anche loro si ammalino. Questo significa che devi evitare le tue normali attività, incluso il lavoro, la scuola, i viaggi, l'andare a far compere, gli eventi sociali, e le riunioni pubbliche.
Se sei incluso nelle categorie a rischio ed hai la febbre, contatta subito il tuo medico o il 118: loro decideranno se sottoporti al test, o eventualmente farti ricoverare. Se sei malato, ed hai uno dei sintomi seguenti, chiama subito il 118.
Per un bambino i segni di allarme che richiedono intervento medico urgente sono:
  1. Respiro frequente e difficoltoso
  2. Colore della pelle bluastro o grigiastro
  3. Non beve abbastanza liquido
  4. Vomito grave e persistente
  5. Non si alza e non interagisce con i familiari
  6. Diventa estremamente irritabile, e non vuole esser mantenuto
  7. I sintomi simil influenzali migliorano, ma dopo poche ore ricompaiono con febbre alta e tosse molto forte 
Per un adulto i segni di allarme che richiedono intervento medico urgente sono:
  1. respirazione difficoltosa o respiri superficiali
  2. dolore o sensazione di pressione al torace ed all'addome
  3. capogiri improvvisi
  4. stato confusionale
  5. vomito grave e persistente
  6. sintomi simil influenzali che migliorano, ma dopo poche ore ricompaiono con febbre alta e tosse molto forte 
Esistono medicinali per il trattamento dell'infezione H1N1?
Sì. Per il trattamento e/o la prevenzione  dell'influenza da H1N1 è raccomandato l'uso di oseltamivir o di zanamivir. Questi farmaci antivirali sono in commercio in forme diverse (pillole, liquidi, o polvere inalatoria) e devono essere prescritti da un Medico. Combattono l'influenza impedendo al virus di riprodursi nel tuo organismo. Se ti sei ammalato, rendono i sintomi più lievi e ti fanno guarire prima, e possono anche prevenire le complicanze più gravi. La priorità è quella di trattare con questi farmaci gli ammalati più gravi (ad esempio quelli ospedalizzati) e gli ammalati a rischio di complicanze correlate all'influenza.
CONTAMINAZIONE E PULIZIA
Quanto a lungo il virus  H1N1 resta – in forma contagiosa – sugli oggetti (ad esempio: sulle maniglie)?
Per un periodo di 2 – 8 ore il virus resta presente in forma attiva, che cioè può infettare una persona. 
Che cosa uccide il virus  H1N1?
Il virus dell'influenza H1N1 viene distrutto prima di tutto dal calore (75 – 100°C). Anche molti germicidi chimici, come la perclorina, il perossido di idrogeno, i detergenti tensioattivi, gli antisettici a base di iodio, e l'alcool, usati in concentrazioni appropriate e per periodi di tempo sufficientemente prolungati, sono efficaci contro il virus H1N1. per esempio i gel a base alcolica usati per pulire le mani devono essere strofinati sino a quando non si asciugano completamente.
Se né l'acqua ed il sapone, né nessuno di questi detergenti è disponibile, possono essere usati anche detergenti che non abbiano una base alcolica. 

Quali sono le superfici che sono più facilmente sorgente di contaminazione?
I germi possono diffondersi quando una persona tocca qualsiasi oggetto contaminato, e poi si tocca occhi, naso, o bocca. Le goccioline diffuse nell'ambiente con la tosse o gli starnuti da una persona infetta si muovono nell'aria : e contaminano tutte le superfici su cui si depositano. 
Come dovrebbero essere maneggiati i rifiuti per prevenire la diffusione del virus?
Dovrebbero essere eliminati con i rifiuti speciali se prodotti in ambiente ospedaliero, con l'umido se prodotti in casa. Si raccomanda l'accurato lavaggio delle mani dopo aver trattato questi rifiuti. 
Come dovrebbero essere fatte le pulizie domestiche per prevenire la diffusione del virus?
Bisogna sempre tener ben pulite tutte le superfici esposte (specialmente tavolo, tavolino da letto, tutte le superfici del bagno, la cucina, i giocattoli dei bambini), usando prodotti disinfettanti secondo le regole dettate dai fornitori. 
Come dovrebbero essere maneggiate le lenzuola, le posate, ed i piatti delle persone affette da influenza da virus H1N1?
Le lenzuola, le posate ed i piatti delle persone affette da influenza H1N1 non devono essere puliti separatamente, ma è molto importante che non vengano usati senza essere stati prima accuratamente puliti.
Le lenzuola, la biancheria e gli asciugamani vanno lavati con un buon sapone da bucato e fatti asciugare accuratamente.
Le mani vanno accuratamente lavate dopo aver maneggiato lenzuola, biancheria, ed asciugamani di persone affette da influenza H1N1.
Le posate ed i piatti possono esser lavati a mano o in lavastoviglie: ma sempre lavando poi accuratamente le mani.

ESPOSIZIONI CHE NON COMPORTANO CONTAGIO
 Posso infettarmi con il virus H1N1 mangiando o cucinando maiale?
No: il virus non si diffonde attraverso il cibo. Non ci si può infettare mangiando o cucinando carne di maiale. 
C'è il rischio di infettarsi bevendo l'acqua?
L'acqua che sia stata trattata con i sistemi di disinfezione convenzionali non può trasmettere il virus influenzale. I trattamenti convenzionali prevedono infatti un alto grado di protezione anti virale: per cui, anche se non esistono ricerche specifiche sull'efficacia di tutti questi trattamenti nei confronti del virus H1N1, il sistema di clorazione in uso è stato dimostrato efficace nell'inattivare il virus estremamente patogeno H5N1, cioè quello dell'influenza aviaria. È assolutamente probabile che inattivi anche il più debole H1N1. Comunque ad oggi non vi è nessuna segnalazione che metta in relazione anche un singolo caso di influenza H1N1 con l'acqua potabile.
Questo discorso vale anche per l'acqua di piscine, parchi acquatici, fontane, e quant'altro: la clorazione dell'acqua ai livelli di legge è certamente efficace contro il virus dell'aviaria: dovrebbe certamente esserlo, in ragione della molto minore patogenicità, anche nei confronti del virus H1N1.

Lavarsi le mani protegge contro le infezioni (scarica il pdf con i consigli):
  • Bagna le mani con l'acqua;
  • Usa abbastanza sapone da coprire l'intera superficie della mano;
  • Poni il palmo della mano destra sopra il dorso della sinistra con le dita intrecciate e viceversa;
  • Poi, palmo contro palmo con le dita intrecciate;
  • Il dorso delle dita contro il palmo opposto;
  • Strofina ruotando il pollice sinistro stretto nel palmo destro e viceversa;
  • Strofina ruotando avanti e dietro le dita della mano destra nel palmo sinistra e viceversa;
  • Sciaqua bene le mani;
  • Asciuga bene con un fazzoletto monouso. 

Questo articolo è stato tratto quasi integralmente dal sito: Center for Disease Control and Prevention.


venerdì 6 novembre 2009

2009_11_06 Economia Cassa integrazione: triplicata in un anno,l'incremento è stato del 322%

Picco per la cig in deroga (+700%) e per la cig ordinaria (+419%). Ma da settembre a ottobre la richiesta di cig è calata del 10%, mentre la cig in deroga cresce del 10%. La crisi continua a mordere
I dati forniti dall'Inps.
Aumento a tre cifre, per la cassa integrazione: a ottobre 2009, rispetto a un anno fa, l'incremento è stato del 322%, con un picco per la cig in deroga (+700%) e per la cig ordinaria (+419%). E' l'Inps, in una nota, ad aggiornare i dati sulla Cig. Sempre a ottobre la richiesta congiunturale di cassa integrazione è calata del 10% mentre registra un incremento dello stesso tenore, +10%, la richiesta, tra settembre e ottobre, di Cig in deroga.
    Lo scorso mese, si legge nella nota dell'Inps, le aziende italiane hanno ottenuto l'autorizzazione per 94,7 milioni di ore di cig (cassa integrazione guadagni), contro quasi 105 milioni di ore autorizzate nel mese di settembre: -9,72%. Un dato stagionale giudicato dall'Istituto di previdenza "anomalo" visto che "negli ultimi cinque anni, infatti, il ricorso alla cassa integrazione nel corso del mese di ottobre è sempre stato maggiore rispetto al mese di settembre; quest'anno il dato congiunturale (ottobre su settembre) si dimostra di segno opposto".
    In totale, dall'inizio dell'anno, sono state autorizzate 716,7 milioni di ore di cig, contro 166,7 milioni di ore dello stesso periodo del 2008 (+330%).
    "La crisi continua a mordere, altro che ottimismo". Questo il commento del segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni. "Ad ottobre - rileva il dirigente sindacale - il dato di crescita della cassa integrazione rispetto all'anno precedente è del 322 per cento e del 419 per cento per la sola ordinaria, con una del tutto prevedibile impennata della Cig in deroga legata al ritardo dell'entrata a regime dell'istituto". Dati, inoltre, continua Fammoni, "che la realtà ci dice saranno confermati nei prossimi mesi e che dimostrano quanto la crisi è pervasiva in tutti i settori e dimensioni di impresa".
    Il segretario confederale della Cgil sottolinea come "si è a lungo detto che i dati della Cig sono ancora lontani dalle peggiori crisi degli anni passati. Eppure sommando fino ad ottobre 2009 il numero di ore autorizzate si scopre che le 800 milioni di ore toccate nel 1984 è molto probabile che vengano superate. Naturalmente se qualche indicatore fra settembre e ottobre dovesse migliorare sarà un bene, ma la realtà non è questa: resta molto dura sia adesso che per tutto il prossimo anno".
    Quanto al dato sulle domande di disoccupazione, Fammoni afferma: "Deve far riflettere: 150mila domande fra agosto e settembre, sommate alla media di 100mila mensili per i sette mesi precedenti, lasciano purtroppo presagire che sarà superato a fine anno il numero del milione di domande per la prima volta in Italia". Per questo, conclude, "occorre far scadere i periodi di tutela e dare risposte a chi ne è privo. Per questo occorre far ripartire lo sviluppo e quindi la produzione. Non chiudere le imprese e non perdere il lavoro è la priorità per uscire dalla crisi".
 
fonte
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mercoledì 14 ottobre 2009

Ma che bravo Mantovano a TG1

Questa mattina, 15-10-2009, il TG1 ha dedicato bene 20' alla proposta "sconcia" della Concia di intervenire con una aggravante per motivi di discriminazione sessuale, in caso di reati contro la persona.
Picchiali tu, picchiali subito, grassi, obesi ed omosessuali!!
Nel dibattito Alfredo Mantovano, sottosegretario PDL (credo, ma bisogna stare attenti con lui che se si sbaglia un citazione si arrabbia), ha spiegato i suoi motivi di opposizione alla legge (s)Concia.
Loro (...) vorrebbero intervenire sulla generale posizione degli italiani che devono "maturare culturalmente" in modo da accettare tutte le diversità ed ha tirato fuori le persone "obese".
Il sig.Mantovano ovvio che tira fuori una grande cazzata, perchè loro (...) si oppongono sempre ad una discussione su di un fatto pratico e contingente invocando la disquisizione sul pomo di Adamo datogli da Eva.
Ovvero distogliamo sempre l'attenzone dal reale e dal contingente e parliamo dei massimi sistemi.
Il sig.Mantovano dovrebbe essere messo all'ingrasso, e poi messo in una qualunque scuola pubblica cosi si renderebbe conto di quello che ha citato.
Come ho subito io ben 40 anni fa, così subiscono un continuo dileggio e continue angherie ancora oggi (alla faccia della maturazione culturale) moltissimi ragazzi obesi nella scuola pubblica.
Ma non difendiamo gli OMOSESSUALI che vengono pestati oggi, perchè è incostituzionale verso gli OBESI che (tanto) sono da sempre picchiati.
Evviva loro (..), tanto a dicembre parte il ponte sullo stretto e saremo tutti felici e contenti (ma il buco però sarò larghissimo, altro che stretto!!).

Occhio italiani girano i Draghi

Ma come fa certa gente, come fanno certi signori ad esprimersi in questo modo su certe faccende.
"Alziamo l'età pensionabile!" Ma che gliene frega al sig.Draghi.
Perchè non pensa invece alla moralità del suo settore bancario. Perchè non si esprime sulla sfontatezza di alcuni impiegati bancari (spero non molti ma visto i numeri dei coinvolti ce ne devono essere tanti) .
Quanti sono stati coinvolti nel crak Parmalat, quanti hanno investito in titoli su base immbiliare "Sicuri come comprare un appartamento" e crollati due anni prima del crollo del mercato edilizio. Quanti magari hanno accettato di sottoscrivrere azioni ST Microelectronics "un colosso nel campo dei microprocessori" (mai sentito nominare prima) ed invece uno dei titoli più speculativi sul mercato azionistico.
Il sig.Draghi non pensa ai suoi problemi, perché per lui non esistono.
Il cliente è al centro dei suoi interessi, come il pollo per la massaia quando lo si deve spennare per mettere al forno.
Il sig.Draghi osa parlare di "inalzamento della età pensionabile" quando il suo settore è quello che ha sfruttato al messimo il prepensionamento e conosco io, ma conosceranno in molti, ex dipendenti bancari in pensione molto sotto i 60 anni.
Basta mettere la mani sulle pensioni.
Se si deve risparmiare (???) perchè non si toccano gli armamenti?
Perchè non si toccano i super stipendi che hanno fatto fallire le imprese statali creando super pensionati.
Quelli si che che fanno paura.
Uno stipendio annuale di un qualunque ex manager Alitalia sarebbe bastato per pagare per ANNI non uno ma MIGLIAIA di pensionati.
Vergognati draghetto, sputa fuoco da un'altra parte.