Novara accoglierà, il prossimo 21 marzo, la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. “Orizzonti di Giustizia Sociale - Passaggio a NordEst”
 è il titolo della XXIV edizione della manifestazione, nata nel '95, per
 non dimenticare quanti nel nostro paese hanno perso la vita per mano 
mafiosa.  
  
La
 rete di Libera in Piemonte ha scelto Novara per questo importante 
appuntamento, per non dimenticare, rinnovare l'impegno contro mafia e 
corruzione ed accendere i riflettori su un territorio di passaggio, 
quello novarese, crocevia di diversi interessi criminali. 
Un’intera
 giornata, con ritrovo allo Stadio Piola alle ore 9, per poi partire in 
corteo per le vie della città ed arrivare in Piazza Martiri della 
Libertà dove verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie, 
collegandosi poi con Padova, città della manifestazione nazionale, per 
seguire in diretta le conclusioni di Don Luigi Ciotti, presidente di 
Libera. Una manifestazione alla quale sono attese migliaia di persone 
provenienti da tutto il Piemonte. Comuni cittadini, rappresentanti 
Istituzionali, associazioni e studenti che, oltre alla marcia, potranno 
approfondire la conoscenza di mafie e corruzione partecipando ai 
seminari pomeridiani e le attività animative di piazza.  
  
Martedì 12 marzo alle 12, presso la sede del Comune di Novara,
 in via fratelli Rosselli 1, Libera presenterà alla stampa la 
manifestazione, con rappresentanti istituzionali ed enti che stanno 
collaborando alla realizzazione della giornata. 
Alla conferenza prenderanno parte: Alessandro Canelli, Sindaco di Novara; Emilio Iodice, Assessore alla Cultura; Franco Zanetta, presidente della Fondazione Bpn; Cesare Ponti, presidente della Fondazione Comunità Novarese; Cristina D'Ercole, segretario generale della Camera di Commercio di Novara; Maria Josè Fava, referente di Libera in Piemonte e Ryan Jessie Coretta, referente provinciale di Libera Novara. 
  
Perché Novara 
Grazie
 al lavoro di Forze dell'Ordine, Magistratura ed Istituzioni, nel 
territorio novarese, le condanne per 416-bis o per concorso esterno in 
associazione mafiosa non mancano, come i casi di estorsione e usura - 
reati satellite tipici dell’agire mafioso - , di prostituzione e di 
reati ambientali collegati alla ‘ndrangheta. Molti di essi riguardano il
 mondo delle cave, settore economico di rilievo in provincia, ambiente 
in cui si è registrato un grave fatto di sangue: l’omicidio di un 
imprenditore di Romentino compiuto con modalità paramafiose. 
Nel
 2010, con l’operazione Crimine-Infinito, trecento affiliati alla 
‘ndrangheta tra Calabria e Lombardia vengono arrestati e tra questi tre 
novaresi: Rocco Coluccio, Carmine Verterame e Fabrizio Parisi. Tutti e 
tre verranno condannati per associazione mafiosa. Coluccio in 
particolare è identificato dalle carte processuali come figura di spicco
 negli ambienti criminali non solo lombardi ma anche novaresi, 
rivestendo il ruolo di responsabile di un gruppo ‘ndranghetista nel 
Novarese. 
Un
 dato che evidenzia gli interessi, la capacità di riciclare denaro e la 
stessa presenza delle organizzazioni mafiose di stampo mafioso è dato 
anche dai beni confiscati. In provincia di Novara, più precisamente a 
Miasino, una tenuta dal grande valore economico (un vero e proprio 
castello) è stato confiscato ad un elemento di spicco della Camorra, 
testimoniando il grande interesse di insediarsi in questa zona, anche 
con attività apparentemente lecite. Oggi confiscato in via definitiva, 
attende di essere restituito alla collettività. 
Molti
 sono i campanelli d’allarme, che dobbiamo saper cogliere come società 
civile tutta, per evitare che le mafie ed i servizi illegali da loro 
offerti trovino spazio e richiesta in questa terra. 
  
La memoria per rinnovare il nostro impegno 
Il
 21 marzo, il primo giorno di primavera, è stato inserito nel nostro 
calendario civile da una legge dello Stato come la data per non 
dimenticare le oltre 900 vittime innocenti delle mafie in Italia. 
Servitori dello Stato, giornalisti, magistrati, sindacalisti, sacerdoti -
 ma anche uomini, donne e bambini - assassinati dalle organizzazioni 
mafiose per la loro opera di contrasto, o vittime collaterali della loro
 violenza. Tutte vittime innocenti, da ricordare per rinnovare il nostro
 impegno quotidiano contro mafie e corruzione. Ciascuno di quei nomi è una vita spezzata, un tesoro da custodire, storie preziose che camminano sulle nostre gambe. 
  
La
 Giornata è realizzata con il patrocinio ed il contributo di: Regione 
Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Comune di Novara Fondazione 
Bpn, Fondazione Comunità Novarese e Camera di Commercio di Novara.  
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