domenica 21 aprile 2013

Evviva il presidente NAPOLITANO

Quando per VENTI anni la nave ITALIA è stata menata per secche e paludi, insabbiando la  nostra stessa vita nella melma dell'odio tra le parti, e nello svergognato abbuffarsi di soldi pubblici a discapito della maggioranza dei cittadini, la divina provvidenza ci ha donato un capo di STATO in grado di guidare anche con la nebbia più fitta: NAPOLITANO. Invano ha cercato di porre in salvo il salvabile, i suoi uomini hanno DOVUTO sostituire gli arraffatori del VENTENNIO attirandosi le ire di tutti quelli che danno la colpa del latte versato a chi ha girato la maniglia per spegnere l fornello, non a chi ha acceso ed alimentato la fiamma. 
Invano il nostro più grande uomo politico NAPOLITANO ha fatto i bagagli sperando che il POPOLO ITALIANO fosse in grado di esprimere delle guide in grado di proseguire, niente di tutto ciò.  
Gli eletti sono stati dei "rieletti" per cui hanno riportato a galla tutto il marcio di cui sono espressione, alla massima potenza. 
Incapaci di esprimere un governo, incapaci di esprimere il nome di un PRESIDENTE, incapaci di cedere ad una semplice "proporzionalità" nelle formazioni, tutti volevano solo VINCERE e non ne sono all'altezza per fortuna. 
Cosi il nostro più grande uomo politico del momento NAPOLITANO, all'età di 88anni, con i bagagli già fatti, magari con un bel soggiorno a Capri già prenotato con la sua signora, torna a rimboccarsi le maniche e ovviamente a dire CHE MANICA DI INCAPACI!! Siamo ancora al punto di partenza. Hanno avuto un anno per fare le opportune riforme e non l'hanno fatto, io accetto ancora per qualche mese ma VOGLIO VEDERE DEI RISULTATI, SE NO LA PROSSIMA VOLTA VI PIGLIO A CALCI IN C.... 
Evviva il nostro PRESIDENTE della REPUBBLICA.

Stimolato dall'aggiornamento di stato di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati il 21-04-2013
La libertà di espressione del dissenso, anche nelle forme più nette, è una delle caratteristiche più preziose e irrinunciabili della democrazia. E le scelte che si compiono in Parlamento sono doverosamente esposte ad ogni critica. 
Ma non è accettabile che venga qualificato con l'etichetta infamante di "golpe" il percorso limpidamente democratico che ha portato all'elezione del Capo dello Stato. 
Qualunque sia il loro giudizio sulla scelta compiuta a larga maggioranza dalle Camere riunite, tutti i cittadini italiani possono sentirsi garantiti da una procedura che ancora una volta ha rispettato integralmente la Carta costituzionale.
Dichiarazione congiunta dei presidenti della Camera e del Senato

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