mercoledì 13 giugno 2018

2018_06_16 LE PERSONE VENGONO PRIMA DEI PROFITTI!


16 Giugno Manifestazione Nazionale a Roma
“Le affermazioni disinvolte del commissario europeo Oettinger sono un gravissimo attacco alla tenuta democratica del paese. Veramente immaginiamo che qualcuno in nome dei mercati possa indirizzare il voto degli Italiani? Cosa rimane dei diritti democratici in questo paese?
Caro Oettinger, gli italiani – non quelli amici tuoi, ma i lavoratori, i giovani, gli sfruttati, i precari, quelli che vorrebbero andare in pensione e non possono – insegneranno ai mercati a stare al loro posto.
Se Mattarella avesse davvero voluto applicare la Costituzione, sarebbe dovuto intervenire sui punti del contratto di governo Lega-Movimento 5 Stelle totalmente incostituzionali (come la Flat Tax o le misure esplicitamente razziste) ma non ergendosi a protettore degli interessi dei mercati.
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Mentre il Premier Conte, il Ministro del Lavoro Di Maio e quello degli Interni Salvini non hanno speso neanche una parola per l’uccisione di Sacko Soumayla, sindacalista USB della piana di Gioia Tauro, e il ferimento di altri due migranti, l’Italia solidale si mobilita.
Napoli, Giugliano, Potenza, Roma, Bologna, Imola, Caserta, Marsiglia, Padova, Bergamo, Svizzera, L’Aquila, Nocera Inferiore, tutti uniti nella denuncia del razzismo e dell’indifferenza!

Nell’irrefrenabile bisogno di fare emergere il suo sentire profondo, contando sulla complicità della grande stampa e sull’ottundimento postelettorale dell’opinione pubblica, Matteo Salvini questa volta ha esaltato la riduzione delle tasse per i ricchi.

Ecco i primi effetti del governo di Salvini: Sabato sera in Calabria, Soumaila Sacko, migrante maliano di 29 anni, sempre in prima fila nelle lotte dei braccianti, è stato ucciso da una delle fucilate sparate da sconosciuti mentre cercava lamiere per la sua baracca. Un tiro al bersaglio contro “lo straniero”, il nero cattivo da rispedire nel paese d’origine. Se non si conosce ancora l’identità della persona che ha sparato, il mandante politico e morale invece lo conosciamo benissimo: è Matteo Salvini, ministro dell’Interno, che con le sue politiche razziste soffia sul fuoco dell’intolleranza.

Più leggiamo di questa storia e della sua dinamica più la troviamo assurda. Proviamo a mettere in ordine i pensieri, con la rabbia che proviamo per l’ennesima ingiustizia che purtroppo non viene nemmeno raccontata come si dovrebbe.

Il teatrino degli ultimi cinque giorni alla fine ha prodotto un governo la cui sintesi è espressa dalla flat tax e dalle politiche di repressione. lo spread, i diktat europei e il Quirinale hanno smontato le velleità “eurocritiche” dell’alleanza Lega/M5S, mentre viene lasciato campo libero alla visione autoritaria e razzista di Salvini nella gestione dell’ordine pubblico. Nessuna obiezione ha fatto il presidente della Repubblica sul ministero degli interni al leader leghista, mentre le critiche alla Ue erano considerate incompatibili con il governo.

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