venerdì 24 agosto 2012

Amici dell’Oncologia donazione al reparto di radioterapia della ASL VCO

Quando lo stato non ci arriva si muovono i singoli.

Con l'installazione del secondo acceleratore lineare presso la Struttura di Radioterapia di Verbania, la Comunità del VCO può contare su un'offerta di cure nell'ambito oncologico di assoluta eccellenza per qualità ed intensità. La nuova apparecchiatura permette infatti l'erogazione di tutte le tecniche  più avanzate, quali la radioterapia ad intensità modulata (IMRT)  e la radioterapia stereotassica  intra ed extra cranica (STRT), disponibili attualmente solo in centri di alta specializzazione.

Queste tecniche consentono la distribuzione di dose sui volumi bersaglio, minimizzando la dose ai tessuti sani circostanti. I vantaggi per il paziente si misurano in una minore tossicità acuta e tardiva del trattamento radioterapico, col raggiungimento di una buona qualità di vita. La migliore tollerabilità dei trattamenti permette inoltre la somministrazione  di regimi più aggressivi con un conseguente aumento delle possibilità di controllo e cura della malattia. L'apparecchiatura installata può erogare le tecniche descritte con assoluta sicurezza e precisione.

Gli Amici dell'Oncologia, all'interno del percorso di eccellenza intrapreso dall'ASLVCO con l'investimento effettuato sulla Radioterapia di Verbania, hanno voluto ancor di più contribuire a migliorare questa eccellenza donando un modulo software, del costo di oltre 30.000 euro, che consentirà di integrare le opzioni terapeutiche esistenti con una nuova tecnica di avanguardia della radioterapia oncologica definita radioterapia adattativa 4D (4D ART). Quest'ultima è una modalità di trattamento sviluppata e attualmente disponibile solo presso i maggiori centri di Radioterapia; consiste nella possibilità di monitorare ed adattare il trattamento del paziente alla risposta ed ai cambiamenti anatomici intervenuti nel paziente stesso durante il corso di radioterapia, che come è noto dura mediamente 7 settimane per i trattamenti esclusivi.

Infatti durante il trattamento si verificano significative modificazioni sia di forma che di volume delle strutture bersaglio (neoplasia) ma anche dei tessuti e degli organi sani.  Il modulo consente di utilizzare le immagini acquisite durante ogni sessione del trattamento radioterapico, per ricalcolare e correggere le dosi evitando dosaggi eccessivi nei tessuti sani e perdite di dose sui volumi bersaglio. Altra prerogativa di questo sistema è quella di poter registrare contemporaneamente immagini, cioè integrare procedure di imaging quali TC e RM PET SPECT per la più precisa definizione dei volumi di trattamento, calcolo della dose e definizione del piano di cura.

I benefici attesi dall'implementazione di questa nuova opzione terapeutica saranno particolarmente importanti per la popolazione afferente al servizio di Radioterapia del VCO consentendo trattamenti estremamente precisi, innovativi e di alta qualità. 

mercoledì 22 agosto 2012

2012_08_22 Oggi a RAI 3 rassegna della stampa se ne è parlato. Come mai i grandi della politica ci tengono così tanto ad andare a Rimini. L'omaggio della polita ad un altro grande potere. Niente applausi, grazie.

Famiglia Cristiana, Cl,  segni del potere o potere dei segni?


Ha fatto discutere parecchio e indispettire qualcuno l'editoriale di Famiglia Cristiana sulMeeting di Cl (Comunione e Liberazione)

In realtà ha evidenziato quello che è abbastanza ovvio e si vede a occhio nudo. 

Brava Famiglia Cristiana che scrive : 

"C'è il sospetto che a Rimini si applauda non per ciò che viene detto. Ma solo perché chi rappresenta il potere è lì, a rendere omaggio al popolo di Comunione e liberazione." 

Eh sì, il fascino del potere a volte ti prende, ti ammalia. E non ci sono esenzioni per nessuno.

E torna alla mente quanto diceva don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta e Presidente di Pax Christi, morto quasi 20 anni fa: 

"non i segni del potere ma il potere dei segni".

Sulla rivista mensile fondata da lui, Mosaico di pace, e promossa da Pax Christi, curiamo una rubrica che si chiama appunto: Potere dei segni.

Nel numero che uscirà a settembre c'è un testo di don Tonino, scritto nel 92, ma ancora molto attuale, che può aiutare un po' tutti noi, non solo gli amici di Cl riuniti a Rimini: 

"Non è vero che si nasce poveri. Si può nascere poeti, ma non poveri. Poveri si diventa. Come si diventa avvocati, tecnici, preti. 

Dopo una trafila di studi, cioè. Dopo lunghe fatiche ed estenuanti esercizi. (…) 

Ebbene quale voce di protesta il cristiano può levare per denunciare queste piovre che il Papa, nella 'Sollecitudo rei socialis', ha avuto il coraggio di chiamare strutture di peccato?  Quella della povertà! 

Anzitutto, la povertà intesa come condivisione della propria ricchezza. E' un'educazione che bisogna compiere tornando anche ai paradossi degli antichi padri della Chiesa: 'Se hai due tuniche nell'armadio, una appartiene ai poveri'. Non ci si può permettere i paradigmi dell'opulenza, mentre i teleschermi ti rovinano la digestione, esibendoti sotto gli occhi i misteri dolorosi di tanti fratelli crocifissi. (…) L'educazione alla povertà è un mestiere difficile: per chi lo insegna e per chi lo impara. 

Forse è proprio per questo che il Maestro ha voluto riservare ai poveri, ai veri poveri, la prima beatitudine."


L'opinione di…   Renato Sacco    22 agosto 2012       -   www.mosaicodipace.it