martedì 30 giugno 2020

1983_05_05 Si raccoglie PLASMA nella piazza ducale di Vigevano e poi #noncelodicono

PLASMA PER GUARIRE DAL CORONOVIRUS
Forse che si, forse che no, ma di certo il PLASMA da "sempre" è stato raccolto per uso trasfusionale e terapeutico, e che non sia una cosa di questi giorni lo testimonia questo articolo del 1983.





Molte adesioni (raccolta plasma maggio 1983)
L'appello lanciato dalla locale sezione A.V.I.S. per la raccolta di sangue è stato recepito da circa cento venti persone (per l'esattezza 118). 
Nella giornata di sabato, presso la Manifattura Magni, 52 dipendenti e due titolari si sono sottoposti al prelievo mentre nelle mattinata di domenica, in piazza Ducale, al centro trasfusionale installato davanti alla Cassa di Risparmio sono affluiti 64 donatori: una cinquantina erano giovani alla loro prima esperienza di volontari. 
Si sono pur sottoposti al prelievo i consiglieri comunali Pagliano, Dondè e il sen. Soliano. 
Complessivamente nelle due giornate l'A.V.I.S. ha raccolto 3540 c.c. di plasma. 
Quanto prima avranno luogo altri prelievi presso altre aziende cittadine e del circondario. Inoltre l'Associazione Paracadutisti di Vigevano ha già assicurato la propria adesione.


2020_06_30 Ma quanto mi piace De Luca, ecco le sue parole in un video pubblicato da IL MESSAGGERO

Martedì 30 giugno 2020

LE ZONE ROSSE ( L'ISOLAMENTO DEI FOCOLAI) LE POSSONO FARE ECCOME LE REGIONI

Ecco una ulteriore conferma di quanto (purtroppo) in Lombardia non sapevano gli amministratori locali, presidente di Regione e assessore, che hanno dovuto apprenderlo grazie ad una giornalista televisiva che ne ha informato l'assessore. Il quale ( se lo avesse saputo ) avrebbe sicuramente chiuso la zona bergamasca che ha costituito uno dei focolai più devastanti d'Italia.

Queste le parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca: la capacità amministrativa si dimostrerà con la capacità di isolare immediatamente i focolari dove dovessero emergere


" ... La Campania è la regione che ha retto meglio di tutte le regioni d'Italia l'epidemia COVID dal punto di vista della quantità di contagi, del rapporto fra deceduti e popolazione residente.

Tenete sempre conto che siamo la regione che riceve in meno risorse di tutte in Italia nel reparto sanitario, bene, in queste condizioni abbiamo retto credo in maniera straordinaria. Adesso dobbiamo fare attenzione ad isolare i focolai, la capacità amministrativa si dimostrerà con la capacità di isolare immediatamente i focolari dove dovessero emergere, anche, come nel nostro caso, a Mondragon,e dove da 10-15 anni si trascina una situazione di totale illegalità nell'indifferenza di tutti.

Abbiamo isolato quel focolaio ormai, e quindi possiamo continuare a presentare la Campania come una regione di assoluta sicurezza nelle strutture ospedaliere e anche nei nostri territori.

Ovviamente bisogna avere sempre grande prudenza, grande attenzione, come vedete Io porto con me la mascherina, il fatto che non sia più obbligatorio portarla all'esterno non significa che dobbiamo essere distrarti, quando c'è un assembramento, quando ci si trova in più persone, si mette, si indossa la mascherina, e dobbiamo prepararci poi a settembre-ottobre alla ripresa, per evitare che ci sia un ritorno di contagio . "



La testata ha fornito il codice per incorporare questo video, con questo di fatto liberalizzandone la diffusione.

giovedì 25 giugno 2020

2020_04_06 Lombardia vuole diventare regione autonoma ma i soldi che spende li chiede allo STATO

Lunedì 6 aprile 2020
Incontro a Palazzo Marino 
REGIONE LOMBARDIA BATTE CASSA
Nell'incontro,  trasmesso in stralcio sulle reti televisive nazionali, è stato rilevante il momento in cui il Capo della Protezione civile ha detto "Se riceveremo la documentazione delle spese sostenute ve le rimborseremo)
Erano presenti:
  • Angelo Borrelli,capo della Protezione civile
  • Francesco Boccia,ministro per gli Affari Regionali
  • Giuseppe Sala, sindaco
  • Tutti i sindaci dei capoluoghi lombardi, in video conferenza
"Tutto quello che le regioni hanno speso fino al 6 aprile sarà ovviamente rimborsato dallo Stato." ma che cosa è stato speso? Era giustificato? Era un investimento che si sarebbe potuto fare anni prima invece di depauperare la Sanità Lombarda?

Regione Lombardia
Per ora risultano 208 milioni al 23 marzo ma ...
Lombardia chiede allo STATO rimborso spese per «apparecchiature e dispositivi medici e biomedicali; dispositivi di protezione individuale (DPI) e all’allestimento di idonei spazi da destinare alla terapia intensiva o sub-intensiva»...
... ben 400 milioni che risultano al 6 aprile chiede  Davide Caparini, assessore al Bilancio
"sarà rimborsato anche nel caso in cui le spese siano superiori, obbligatorio rendicontare"
le regioni mantengano livello di trasparenza
tutto quello che serve alle regioni per far fronte all’emergenza arriverà gratis sui territori gestito dal commissario agli acquisti Domenico Arcuri
  • spese relative al sistema di Protezione Civile, con particolare riferimento al volontariato di Protezione Civile (rimborsi ex artt. 39-40 del D.Lgs. 1/2018 “Codice della Protezione Civile”)
  • spese per la fornitura di beni e servizi per gli operatori della protezione civile, della sanità e dei volontari impegnati 24/24 nella gestione dell’emergenza presso la sede di Palazzo Lombardia
  • spese derivanti dall’occupazione attuale e occorrenda di alberghi e strutture destinate a ospitare operatori sanitari, reclutati e volontari, ivi compresi quelli provenienti dall’estero, impegnati sul territorio regionale lombardo nel contrasto dell’epidemia Covid19 oltre al personale tecnico-amministrativo che accompagna e supporta tali operatori
  • spese per servizi amministrativi e di traduzione» per i medici e gli infermieri arrivati da altri paesi
Spese per attrezzature acquistate dalla Regione
  • 4.526.996,40 333 ventilatori polmonari
  • 44.774 pompe a siringa per infusione di farmaci
  • 2.300.524,00 Stazione di impilaggio infusionale
  • 3.145.868,60 622 monitor (per la ventilazione polmonare e multiparametrico)
  • 1.644.950,00 13.041 casco CPAP con zip
  • mascherine (sia non chirurgiche FFP2 e FFP3/senza valvola)
  • calzari, camici e guanti (di vario tipo) per medici, infermieri e operatori sociosanitari
  • cella frigorifera, saturimetri e flussimetri, Tac, aspiratori chirurgici
Ma queste spese per SOLO undici milioni di euro non si potevano investire prima per migliorare la SANITÀ LOMBARDA gioiello d'Italia?




mercoledì 24 giugno 2020

2020_06_21 Quattro mesi di epidemia COVID in Lombardia

Quattro mesi di epidemia COVID in Lombardia

Sono passati quattro mesi di epidemia, la Lombardia è stata una delle regioni più devastate d'Italia.
Perchè? Quali fattori hanno portato la regione a conquistare questo nefasto primato?
Attendiamo lumi.
Certo che la speculazione politica su morti e contagi ha cavalcato alla grande, sino ad arrivare a suscitare una inchiesta sulla "mancata zona rossa ad Alzano/Nembro".
Ma le cifre smentiscono la questione, la Regione avrebbe potuto (se avesse voluto) chiudere qualsiasi provincia, ma il Governo centrale che si basava sui numeri comunicati aveva solo una prospettiva chiudere TUTTO come ha fatto.

IL 28 FEBBRAIO ERA CREMONA PIÙ CHE BERGAMO LA ZONA DA CHIUDERE

Non sto manifestando una opinione ma sto leggendo le cifre, Cremona era più devastata di Bergamo.

TRA IL 21 FEBBRAIO E L'8 MARZO DOVE SCOPPIA IL CONTAGIO?


Nella tabella le celle in ROSSO indicano il primo giorno di rilevanza sulla popolazione dei casi COVID con il raggiungimento o superamento dello 0,01%. Come si vede lo sviluppo del contagio parte da Lodi, poi coinvolge contemporaneamente Bergamo, Cremona e Pavia.
Al 8 marzo 2020, data della chiusura di tutta Italia erano ancora quasi esenti solo la provincia di Como e Sondrio.

DOPO QUATTRO MESI COME SIAMO MESSI?
Ecco le analisi ( i dati sono quelli ufficiali riportati dal sito LOMBARDIA NOTIZIE ON LINE) dell'andamento dei contagi COVID-19 (SARS COVID2 Coronavirus).
Il confronto viene effettuato sulla situazione provincia per provincia lombarda nella data simbolo del 21 del mese ( il "primo" contagio televisivamente presentato viene fatto risalire alla data del 21 febbraio 2020).
Da questa semplice tabella vediamo il numero di contagi totali alla data, e l'indice di diffusione nella popolazione, ovvero rapporto tra numero di contagi e numero di abitanti.
La provincia più devastata risulta essere CREMONA che raggiunge addirittura l'1,773%; seguita da LODI primo punto di segnalazione e poi BERGAMO.
La provincia di PAVIA risulta al quinto posto.

Segue grafico dei dati solo numerici dei contagi ( non in rapporto con il numero di abitanti)



giovedì 18 giugno 2020

2020_06_18 La follia dei PARAOCCHI, il popolo (Bue? o Asino?) non vede che proclami e titoli del loro leader

La follia dei PARAOCCHI, il popolo (Bue? o Asino?) non vede che proclami e titoli del loro leader ma purtroppo i dati e le date parlano un linguaggio ben diverso.
DOPO DUE MESI LA LOMBARDIA SEMPRE AL PRIMO POSTO NELLA EPIDEMIA COVID-19

LOMBARDIA ON LINE FOLLIE DI GIUGNO
Ogni giorno ci confrontiamo con i dati della regione Lombardia, la sorpresa è quello che hanno comunicato da due giorni a questa parte sul loro sito ufficiale Lombardia Notizie On-line, dove danno un numero di casi positivi riscontrato nella giornata e poi sottolineano tra parentesi "attenzione 58 casi sono dovuti all'esito di test sierologici" ma scusate una cosa,come faccio a calcolare le percentuali, allora devo aprire un'altra colonna anzi due, devo fare una colonna con su scritto il numero di test sierologici eseguiti e il numero di positivi su questi test sierologici, ma non posso sommare le positività del tampone con quelle del test sierologico e poi calcolare l'indice solo sui tamponi effettuati, oltretutto del giorno neanche di due o tre giorni prima quando il tampone è stato fatto per avere l'esito oggi, ma secondo me qui tra Lombardia informatica e consiglio nazionale delle ricerche mi sa che hanno assunto tutti quelli che andavano a raccogliere pomodori per elaborare ed esporre i dati rilevati.
Poi ci sono i "fedelissimi" dell'anti-regime che considerano ogni osservazione "un attacco personale alla Lombardia ed ai lombardi tutti".
Il paraocchi buoi, asini o cavalli sembra che almeno una buona parte dei social-loquaci li portino eccome, così oltre alla incapacità di informarsi, di andare oltre i titoli e leggere gli articoli, di recuperare i dati, ma sopratutto di elaborarli sviluppano convinzioni e giudizi che non basano mai sulla ricerca ma solo sulla sensazione.

PERCHÉ PARLIAMO SEMPRE DELLA LOMBARDIA CI SONO ANCHE LE ALTRE REGIONI
Ne parliamo semplicemente perchè è l'ammalato più grave, e siccome stiamo parlando di una pandemia, ne parliamo perchè è la regione potenzialmente più pericolosa per diffondere il contagio alle altre regioni o al mondo intero (forse qualcuno lo capisce, tanti assolutamente NO!).

I NUMERI CONFERMANO "PRIMA IL NORD, PRIMA LA LOMBARDIA"
Allora visto che SI commentano post di chi i numeri li cerca, elabora e confronta e non parla affatto "per fede politica" ecco la situazione.

La Situazione a lunedì, 13 aprile 2020 vede al num. 1
la regione Lombardia con :
Confermati pari a 60.314
decessi pari a 10.901
Indice mortalità popolazione 0,108
Indice contagi popolazione 0,599
Indice mortalità confermati 18,07


La Situazione a giovedì 18 giugno 2020 vede al num. 1
la regione Lombardia con
Confermati pari a 92.518
decessi pari a 16.516
Indice mortalità popolazione 0,164
Indice contagi popolazione 0,919
Indice mortalità confermati 17,85



LA LOMBARDIA E' ( DICO E') LA REGIONE PIÙ DEVASTATA D'ITALIA IN QUALUNQUE MODO LA SI GUARDI.
L'indice di mortalità medio italiano sul numero dei contagiati è oggi di 14,9 Lombardia eccelle con il suo 17,85. I dati sono on-line reperibili da chiunque voglia farlo e fare i calcoli.

sabato 13 giugno 2020

2020_05_10 Lombardia Notizie ma come e da chi viene gestita, coma ha realizzato la pagina COVID-19

LOMBARDIA NOTIZIE ONLINE
pagina ufficiale della Regione Lombardia (ufficialmente caotica)
https://www.lombardianotizie.online/coronavirus-casi-lombardia/
Notizie sparse, grafici esplicativi mutevoli, errori di somme, grafiche mancanti danno alla pagina un tono di pressapochismo piuttosto che di informazione attenta e corretta in un momento di crisi pandemica che fa pieni ospedali ed obitori.





Il sito della regione Lombardia, che presenta le statistiche aggiornate della diffusione pandemica del virus COVID-19 - SARS-COVD-2, è qualcosa di stupendo, come leggere Topolino, perché nel momento critico della epidemia, cioè febbraio-marzo, non pubblica dati, se non in modo assolutamente caotico poi inizia a rappresentare su delle tabelle grafiche dei dati in modo anche questo molto caotico 
► con mancanze ad esempio il 30 di aprile non è presentata la grafica dell'andamento regionale ma solo quello Provinciale 
► in alcuni casi abbiamo degli errori di somme 17.166 casi di oggi meno i 16.823 di ieri fa 343 e non 323 come indicano vedi esempio:

200412-2.jpg

► molto simpatico il 21 aprile quando il numero dei "dimessi" cala di ben 1.388 unità, ma come può il numero dei dimessi calare, significa che sono rientrati in ospedale?













► arrivati a un certo punto, il 20 maggio 2020, siccome la necessità era "dobbiamo dimostrare che la percentuale dei contagi è molto bassa" hanno cambiato la grafica e hanno dato la percentuale dei positivi sui tamponi effettuati nel giorno: 














ovviamente, siccome il TAMPONE non è un test rapido, si tratta del numero degli esiti dei tamponi positivi arrivati oggi ma sui tamponi fatti almeno 3 giorni prima, per cui bisognerebbe prendere il numero dei tamponi fatti 3 giorni prima e confrontarlo con quello dei positivi di oggi, invece viene confrontato il numero del positivi sul numero dei tamponi del giorno che non c'entra proprio niente, ma la finalità di queste esposizioni è una sola dimostrare quello che si vuole, quando si voleva dimostrare che la situazione era grave si esponevano i dati in un certo modo, quando si vuole dimostrare che la situazione non è grave si espongono in un altro. 

Se calcoliamo l'indice di positività di venerdì 12 giugno 2020 e usiamo i 14.837 tamponi effettuati con 272 esiti positivi abbiamo un indice di 1,83% ma se lo calcoliamo con i tamponi eseguiti TRE giorni prima che sono sono mercoledì 10 giugno solo 9.305 l'indice di positività sale al 2.92%.

Problema gravissimo è il numero dei tamponi effettuati (molto bassa percentualmente in Lombardia) e su chi vengono effettuati. 

Ricordiamo il caso Fontana (aveva o non aveva fatto il tampone prima delle dichiarazioni?) :
Pubblicato il: 27/02/2020 09:09 da ADNKRONOS: "Pur essendo io non infettato da virus, ma avendo avuto rapporti quotidiani con una persona che purtroppo risulta essere stata contagiata io devo muovermi con una certa cautela perché la mia negatività si può trasformare in positività in qualunque momento, nei prossimi ormai 12 giorni, perché sono tre giorni che non incontro" la mia collaboratrice. Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo a Rtl 102.5 dopo il video con mascherina pubblicato su Facebook.

E il caso Bertolaso?
Sab 14 marzo 2020 BERTOLASO è in SUD AFRICA,  viene richiamato a Milano; dom 15 marzo 2020 VIAGGIA; lun 16 marzo 2020 BERTOLASO arriva a Milano; dopo soli cinque giorni ven 20 marzo 2020 Stà già male? Fa il Tampone?; supponiamo che servano tre giorni per l'esito lun 23 marzo 2020 Esito tampone = positivo! il giorno dopo mar 24 marzo 2020 BERTOLASO si dichiara positivo e solo dopo nove giorni dall'arrivo in Italia mer 25 marzo 2020 BERTOLASO entra al San Raffaele. Ma si vede che non è una condizione molto grave perchè, seppur in ospedale continua la sua consulenza, ammesso che sia iniziata, e sei giorni dopo l'Ospedale Fiera di Milano è a buon punto. Lun 6 aprile 2020 Ospedale in Fiera si inaugura dopo 13 di degenza e il giorno dopo mar 7 aprile 2020 BERTOLASO esce dal San Raffaele guarito. Una vera epopea.

Perché la regione a un certo punto ha cominciato a fare tanti tamponi? Forse sperando di avere pochi positivi? E quando si è accorta che i positivi comunque c'erano, e avrebbe fatto la figura di avere una conferma dell'epidemia, cosa ha fatto? Ha diminuito immediatamente il numero dei tamponi perché facendo meno tamponi c'è la speranza che si trovino meno positivi.
Questi sono gli altarini della pubblicità politica di oggi che non è uno specchio della realtà, non è informazione corretta e completa, ma è uno specchio con un'immagine deformata ad arte, che ti vuole portare dove loro decidono di portarti, per cui non ci si può fidare più di nessuno.

Appendice:
Poi c'è sempre chi si accanisce (adesso!) sulla mancata costituzione della Zona Rossa ad Alzano/Nembro oppure sulle mascherine che "i cinesi le hanno sempre portate per cui loro sapevano" e non c'entra nulla, gli orientali sono sempre venuti in giro da noi con le mascherine anche in luglio. 

Ma "l'influenza" sappiamo tutti, da appena usciti dalla V elementare, che ne venivamo sempre colpiti ed ogni anno arrivava cosi sempre, senza sapere chi e come la portava. 
Abbiamo SEMPRE saputo che non ci si doveva avvicinare a chi l'influenza l'aveva, altrimenti l'avresti presa. 
I cinesi non centrano nulla, altrimenti non si spiega la diffusione mondiale, e se "nessuno lo dice" lo dico adesso anch'io, perchè è una frase troppo bella, ma si dovrebbe sostituire con "nessuno legge una parola in più dopo il titolo" [si sà che "Il giardino dei ciliegi" è un manuale di orticultura e non un lavoro teatrale di Anton Čechov] eppure siamo messi così, però ai primi di gennaio c'erano casi in ????? CANADA!
Quindi non colpevolizziamo nessuno, stiamo solo distanti ove non è necessario il contatto, per non prendere "l'influenza" e non darla nel caso l'avessimo noi ma senza sintomi, e speriamo che trovino prima di tutto una cura. 

lunedì 1 giugno 2020

2020_05_31 CORONAVIRUS, la situazione in Europa dopo tre mesi di epidemia.

Coronavirus disease (COVID-19) Situation dashboard
dati generali della WHO (Wolrd Healt Organization”) 

https://covid19.who.int/

CORONAVIRUS, la situazione in Europa dopo tre mesi di epidemia.

Il 31 maggio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato il file delle statistiche numerologiche della epidemia COVID-19 (Coronavirus). In base ai dati rilevati da queste informazioni ufficiali ho elaborato le statistiche a livello europeo della incidenza sociale di questa epidemia.

Qualora l’eventuale lettore parta dal presupposto che <il virus non esiste>, <i malati non sono né più né meno di quelli di ogni anno> , <i decessi non sono dovuti al virus ma ad altre patologie>, <i numeri raccolti dalla OMS (WHO) e stati nazionali sono falsi> eviti di leggere oltre.


Numero di decessi: secondo questo dato l’Italia risulta il SECONDO paese in Europa con ben 33.340 decessi imputati “di e con” Coronavirus.
(ndr il “di e con” enunciato in una conferenza stampa dal presidente Borrelli della Protezione civile ha voluto dire che in entrambi i casi è stato rilevata la positività al Coronavirus, ► ma nel caso “di” la morte è dovuta in massima percentuale alla infezione virale, ► mentre nel caso “con” la morte è dovuta ad un concorso di cause che hanno visto l’infezione aggiungersi ad altre patologia già presenti e condurre al decesso.

Num. Ord. Paesi

NUMERO di DECESSI

Paesi area Europa

CASI RILEVATI

% letalità

001

38.376

The United Kingdom

272.830

14,07%

002

33.340

Italy

232.664

14,33%

003

29.043

Spain

239.600

12,12%

004

28.717

France

148.436

19,35%

005

9.453

Belgium

58.186

16,25%

006

8.500

Germany

181.482

4,68%

007

5.951

Netherlands

46.257

12,87%

008

4.693

Russian Federation

405.843

1,16%

009

4.515

Turkey

163.103

2,77%

010

4.395

Sweden

37.113

11,84%

011

1.656

Switzerland

30.762

5,38%

012

1.651

Ireland

24.929

6,62%

013

1.396

Portugal

32.203

4,33%

014

1.253

Romania

19.133

6,55%

015

1.061

Poland

23.571

4,50%

016

708

Ukraine

23.672

2,99%

017

668

Austria

16.638

4,01%


Nella seconda analisi vediamo come il numero totale dei contagiati  in un paese europeo sia più elevato in Russia, e in questo caso l’Italia è “solo” al QUARTO  posto con 232.664 positivi.


Num. Ord. Paesi

CASI RILEVATI

Paesi area Europa

NUMERO di DECESSI

% letalità

001

405.843

Russian Federation

4.693

1,16%

002

272.830

The United Kingdom

38.376

14,07%

003

239.600

Spain

29.043

12,12%

004

232.664

Italy

33.340

14,33%

005

181.482

Germany

8.500

4,68%

006

163.103

Turkey

4.515

2,77%

007

148.436

France

28.717

19,35%

008

58.186

Belgium

9.453

16,25%

009

46.257

Netherlands

5.951

12,87%

010

41.658

Belarus

229

0,55%

011

37.113

Sweden

4.395

11,84%

012

32.203

Portugal

1.396

4,33%

013

30.762

Switzerland

1.656

5,38%

014

24.929

Ireland

1.651

6,62%

015

23.672

Ukraine

708

2,99%

016

23.571

Poland

1.061

4,50%

017

19.133

Romania

1.253

6,55%


L’ultima analisi riguarda l’indice di LETALITÀ nel qual caso l’Italia in Europa si aggiudica la medaglia di bronzo al terzo posto dopo Francia e Belgio. Non male se non fosse che questo indice dice quante persone “perdiamo”  su 100 che risultano positivi. Nel nostro paese, dopo TRE mesi di esperienza siamo ancora a oltre 14 persone su 100 che decedono dopo essere risultati positivi al Coronavirus.


Num. Ord. Paesi

% letalità

Paesi area Europa

CASI RILEVATI

NUMERO di DECESSI

001

19,35%

France

148.436

28.717

002

16,25%

Belgium

58.186

9.453

003

14,33%

Italy

232.664

33.340

004

14,07%

The United Kingdom

272.830

38.376

005

13,55%

Hungary

3.867

524

006

12,87%

Netherlands

46.257

5.951

007

12,12%

Spain

239.600

29.043

008

11,84%

Sweden

37.113

4.395

009

9,42%

Jersey

308

29

010

7,33%

Slovenia

1.473

108

011

7,14%

Isle of Man

336

24

012

6,68%

Andorra

764

51

013

6,62%

Ireland

24.929

1.651

014

6,55%

Romania

19.133

1.253

015

6,11%

San Marino

687

42

016

6,10%

Bosnia and Herzegovina

2.493

152

017

6,05%

North Macedonia

2.164

131