mercoledì 27 marzo 2019

2019_03_27 INFRAZIONI EUROPEE, IL COSTO DELLA CATTIVA POLITICA

Nel raccontare il rapporto tra il nostro paese e le istituzioni Ue, non si può ignorare il tema delle infrazioni europee. Parliamo del meccanismo messo in piedi dalla commissione europea per intervenire in situazioni in cui gli stati membri non rispettano il diritto Ue. Quando si affronta la materia però non si parla solamente di numeri.
In un modo o nell’altro la cattiva gestione delle procedure d’infrazione da parte del nostro paese ha un costo, d’immagine, ma soprattutto economico.




€547 milioni pagati dall’Italia 
in sanzioni pecuniarie per procedure 
d’infrazione dal 2012 ad oggi.

La violazione del diritto Ue è costata al nostro paese dal 2012 circa 78 milioni di euro all’anno.
Il 2018 è stato l'anno più dispendioso per l’Italia.
Le penalità in totale sono costate €148,73 milioni, 31 in più rispetto al 2017.
Con l’arrivo del governo Conte poi sono tornate a crescere le procedure d'infrazione contro l’Italia.

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martedì 5 marzo 2019

2019_03_12 A Novara la marcia di Libera per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie

Martedì 21 marzo 2019
Orizzonti di Giustizia Sociale - Passaggio a NordEst
A Novara la marcia di Libera per ricordare
tutte le vittime innocenti delle mafie
Novara accoglierà, il prossimo 21 marzo, la Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. “Orizzonti di Giustizia Sociale - Passaggio a NordEst” è il titolo della XXIV edizione della manifestazione, nata nel '95, per non dimenticare quanti nel nostro paese hanno perso la vita per mano mafiosa.

La rete di Libera in Piemonte ha scelto Novara per questo importante appuntamento, per non dimenticare, rinnovare l'impegno contro mafia e corruzione ed accendere i riflettori su un territorio di passaggio, quello novarese, crocevia di diversi interessi criminali.
Un’intera giornata, con ritrovo allo Stadio Piola alle ore 9, per poi partire in corteo per le vie della città ed arrivare in Piazza Martiri della Libertà dove verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie, collegandosi poi con Padova, città della manifestazione nazionale, per seguire in diretta le conclusioni di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Una manifestazione alla quale sono attese migliaia di persone provenienti da tutto il Piemonte. Comuni cittadini, rappresentanti Istituzionali, associazioni e studenti che, oltre alla marcia, potranno approfondire la conoscenza di mafie e corruzione partecipando ai seminari pomeridiani e le attività animative di piazza.

Martedì 12 marzo alle 12, presso la sede del Comune di Novara, in via fratelli Rosselli 1, Libera presenterà alla stampa la manifestazione, con rappresentanti istituzionali ed enti che stanno collaborando alla realizzazione della giornata.
Alla conferenza prenderanno parte: Alessandro Canelli, Sindaco di Novara; Emilio Iodice, Assessore alla Cultura; Franco Zanetta, presidente della Fondazione Bpn; Cesare Ponti, presidente della Fondazione Comunità Novarese; Cristina D'Ercole, segretario generale della Camera di Commercio di Novara; Maria Josè Fava, referente di Libera in Piemonte e Ryan Jessie Coretta, referente provinciale di Libera Novara.

Perché Novara
Grazie al lavoro di Forze dell'Ordine, Magistratura ed Istituzioni, nel territorio novarese, le condanne per 416-bis o per concorso esterno in associazione mafiosa non mancano, come i casi di estorsione e usura - reati satellite tipici dell’agire mafioso - , di prostituzione e di reati ambientali collegati alla ‘ndrangheta. Molti di essi riguardano il mondo delle cave, settore economico di rilievo in provincia, ambiente in cui si è registrato un grave fatto di sangue: l’omicidio di un imprenditore di Romentino compiuto con modalità paramafiose.
Nel 2010, con l’operazione Crimine-Infinito, trecento affiliati alla ‘ndrangheta tra Calabria e Lombardia vengono arrestati e tra questi tre novaresi: Rocco Coluccio, Carmine Verterame e Fabrizio Parisi. Tutti e tre verranno condannati per associazione mafiosa. Coluccio in particolare è identificato dalle carte processuali come figura di spicco negli ambienti criminali non solo lombardi ma anche novaresi, rivestendo il ruolo di responsabile di un gruppo ‘ndranghetista nel Novarese.
Un dato che evidenzia gli interessi, la capacità di riciclare denaro e la stessa presenza delle organizzazioni mafiose di stampo mafioso è dato anche dai beni confiscati. In provincia di Novara, più precisamente a Miasino, una tenuta dal grande valore economico (un vero e proprio castello) è stato confiscato ad un elemento di spicco della Camorra, testimoniando il grande interesse di insediarsi in questa zona, anche con attività apparentemente lecite. Oggi confiscato in via definitiva, attende di essere restituito alla collettività.
Molti sono i campanelli d’allarme, che dobbiamo saper cogliere come società civile tutta, per evitare che le mafie ed i servizi illegali da loro offerti trovino spazio e richiesta in questa terra.

La memoria per rinnovare il nostro impegno
Il 21 marzo, il primo giorno di primavera, è stato inserito nel nostro calendario civile da una legge dello Stato come la data per non dimenticare le oltre 900 vittime innocenti delle mafie in Italia. Servitori dello Stato, giornalisti, magistrati, sindacalisti, sacerdoti - ma anche uomini, donne e bambini - assassinati dalle organizzazioni mafiose per la loro opera di contrasto, o vittime collaterali della loro violenza. Tutte vittime innocenti, da ricordare per rinnovare il nostro impegno quotidiano contro mafie e corruzione. Ciascuno di quei nomi è una vita spezzata, un tesoro da custodire, storie preziose che camminano sulle nostre gambe.

La Giornata è realizzata con il patrocinio ed il contributo di: Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Comune di Novara Fondazione Bpn, Fondazione Comunità Novarese e Camera di Commercio di Novara.