venerdì 31 maggio 2013

Un CARDINALE (che non è un punto fondamentale) ma un impiegato dirigente della Chiesa Cattolica Romana dice

Nozze gay, Bagnasco attacca:
"Grave vulnus alla famiglia"


Sai io non ho mai capito come si sia formato un partito contro le linguine allo scoglio ... ovvero ma ma me che cavolo me ne frega se qualcuno adora le linguine allo scoglio o l'orata ai ferri se a me piacciono gli hamburger di manzo!! 
Così alle FAMIGLIE che cavolo gliene frega se qualcuno non si sposa o se qualcuno sposa o vorrebbe sposare manzo con manzo e manza con manza. 
Le FAMIGLIE pensino a loro che a quanto pare sono sempre più un abisso di odio, potere e sopraffazione, angherie mortali madri sui figli gettati dal balcone, mariti sulle mogli percosse e sgozzate, figli abbandonati che si gettano dalla finestra, tradimenti quotidiani, separazioni, ma questa sarebbe un FONDAMENTO delle società, bella roba! 
Le FAMIGLIE diano un esempio di amore di comprensione verso i FIGLI. TUTTI GLI OMOSESSUALI SONO FIGLI DI ETEROSESSUALI. 
Quindi chi è causa del suo mal PIANGA SE STESSO che di motivi di piangere ce ne sono proprio tanti caro signor CARDINALE!!! Vada a dormire sotto un ponte per un mese e poi vede con i suoi begli abiti dorati e sedere al caldo come starebbe un pochino più zitto. 
Non credo che il suo datore di lavoro sia Cristo, se va  a fare un salto nel suo ufficio credo si beccherebbe una bella lettera di licenziamento!!


"un papà e una mamma che nella loro completezza di personalità danno ai propri figli un'educazione integrale nella libertà di ciascuno"

libertà  ??????????????? ma ha un vocabolario il signor CARDINALE per andare a vedere cosa significa questa libertà che lui vuole togliere a tutti quegli essere umani che in teoria ne sarebbero stati educati??

lui il sig. CARDINALE nato da due etero, educato da due etero, forse etero ma non ne siamo certi, della libertà ne è il padrone "ciò che legherai in terra" lui dei suoi studi teologici ha capito solo la parola LEGHERAI!! 

Poveretto occhio a te che se CRISTO torna a fare un giro nel tempio scaccerebbe di nuova tutti i mercanti!!

Se ancora in line l'articolo lo trovate qui su REPUBBLICA.

venerdì 24 maggio 2013

2013_05_24 MA AVETE SENTITO GLI SPROLOQUI A ROMA DEL SIGSB per promuovere Alemanno?

IMU SI E' ASSORBITA LA TREDICESIMA DEI LAVORATORI
- ma sapete che casa occorre avere per pagare 1.000 Euro di IMU??
moltissimi lavoratori una casa non ce l'hanno e moltissimi sono in affitto o proprietari di case che sono esenti perché non superano la franchigia

L'IMU BLOCCA LE VENDITE IMMOBILIARI
- ma dove?? quando mai uno che ha 300.000/400.000 euro si ferma di fronte ad un IMU di 1.000/1.500 E/anno??

L'IMU HA FATTO DIMEZZARE IL VALORE DEGLI IMMOBILI
- ma lui dove'era negli ultimi dieci anni? 
gli immobili non si sono dimezzati di valore nel corso del 2012!
sono anni che lui ha messo e mantenuto l'ICI (e lui stesso aveva previsto anche l'Imu anche se non sulla prima casa), ma i nostri appartamenti hanno perso comunque oltre un terzo del loro valore e  perché nessuno ha i soldi per comprarseli

Quello che mi piacerebbe sapere è il perché parla sempre di IMU!

Ma io lo so, lo sanno benissimo in molti.
Perché si deve parlare di un falso problema, se ne deve parlare più che si può. 

Così non si parla delle altre condizioni di vita molto più gravi, i ticket sanitari, i mesi di attesa per una visita, le dimissioni dagli ospedali il giorno dopo un intervento, le rette delle case di riposo, i milioni di lavoratori a tempo indeterminato senza trattamento di malattia, di indennità di fine rapporto, senza ferie. I milioni di pensionati che devono vivere con 270E/mese. 
Però non si lasciano perdere i rimborsi elettorali, col cacchio che mollano l'osso.

Questo è l'unico motivo per cui si insiste sull'IMU. 
Per fare che nessuno ponga attenzione e domande sul resto.
Tutto il resto è noia, non ho detto gioia
Dolore e i famosi cavoli amari per tanti, e tanti, e tanti italiani.

domenica 19 maggio 2013

Non pensavamo di poter raccogliere oltre 130mila firme

Quando abbiamo lanciato la petizione per esprimere la nostra solidarietà al neo ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge e chiedere provvedimenti disciplinari nei confronti dell'europarlamentare Mario Borghezio, per le sue dichiarazioni razziste, non pensavamo di poter raccogliere oltre 130mila firme e di aprire un dibattito sulla rete che travalicasse i confini nazionali.

Eppure è andata così: la petizione è prepotentemente sbarcata negli uffici dei parlamentari europei di varie nazioni, colpiti dalla indignazione diffusa in Italia nei confronti di un collega che aveva insultato, un ministro. Donna. Nera. 130mila firme che quindi non sono passate inosservate e hanno spinto alcuni gruppi parlamentari a partire dal "Groupe de l'Alliance progressiste des Socialistes & Démocrates" a chiedere un incontro con noi, i promotori della petizione. Questo è stato possibile solo grazie alla tua firma.

Per questa ragione martedì 21 maggio saremo a Strasburgo ad incontrare parlamentari europei di varie nazioni per consegnare loro le 130mila e chiedere di dissociarsi pubblicamente dalle frasi pronunciate dal collega leghista Borghezio. E lo chiederemo anche al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Poi incontreremo i giornalisti esteri per presentare il risultato della nostra petizione. Nostra, e cioè di tutti quelli che l'hanno firmata per esprimere la propria indignazione. Le dimissioni di Borghezio magari non arriveranno, perché il regolamento del parlamento europeo non le prevede, ma il palese dissenso di tanti europarlamentari nei confronti del collega leghista sarà per noi una sfolgorante vittoria!

Mostriamo a tutti cosa siamo riusciti ad ottenere con la nostra firma. Grazie mille, Stefano Corradino via Change.org

P.S. Segui Change.org su Facebook e Twitter

martedì 14 maggio 2013

La cronaca genera speculazioni e strumentalizzazioni in chi vive solo di odio e di prevaricazione contro il diverso da eliminare ad ogni costo. Ma forse un giorno il diverso sarà lui.

Martedì 14 maggio 2013 Europarlamentare della Lega, ha accusato non meglio identificate associazioni di pseudo-volontariato di istigare la violenza. Risponde don Colmegna.

"Un conto è migliorare la legge Bossi-Fini per renderla più efficiente, un conto è sbracare. Se le autorità locali ci mettono del loro con i tagli alla Polizia locale non si dà una mano alla sicurezza. Follia? La follia dura 5-10 minuti, quell'uomo lì è andato in giro per due ore" - queste la parole che M Si, europarlamentare della Lega Nord sempre molto "caldo" sul tema immigrazione, ha rilasciato a Tgcom24. Niente di nuovo, vien da dire. Ma questa volta MS si è spinto oltre, ventilando qualche "magagna" delle associazioni di volontariato che si occupano di accoglienza agli stranieri. Ovviamente, in vero politichese, nessun riferimento preciso. «Questo Kabobo mi risulta che sia analfabeta, quindi chi gli ha compilato i moduli del ricorso? Forse c'è qualcuno che ci guadagna. Quante sono le associazioni di pseudo volontariato di buonisti tolleranti e accoglienti coi quattrini altrui che incassano denaro pubblico per mantenere questa gente? Sono tante».

E ancora: «Il ministro Kyenge fa istigazione a delinquere quando dice che l'immigrazione clandestina non dovrà più essere un reato. Solo a Milano città ci sono 50mila clandestini, cosa succederebbe se un ministro della Repubblica gli facesse intuire che può essere regolarmente presente senza rischiare nulla. Combatto perché italiani e stranieri convivano tranquillamente. Ci sono tanti stranieri arrivati qui rispettando la legge che faticano e sudano. L'immigrazione clandestina va bloccata. In Ghana c'è la pena di morte per reati come questi. Se avesse fatto quello che ha fatto qui nel suo paese gli avrebbero dato la pena di morte. Io sono contrario alla pena di morte ma spero che sia messo in galera per il resto dei suoi giorni, spero in Ghana, così non ci costa di denaro pubblico».

Alle dichiarazioni di Salvini, don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità, avrebbe preferito non dover rispondere. «Quello che sento, è l'ennesima testimonianza di una politica incapace di ascoltare e capire. Mi rimane amarezza, per il lavoro e l'impegno di tutte quelle persone che operano nel volontariato con passione e determinazione. Sono queste le parole che istigano al rancore, proprio perché provengono da chi dovrebbe promuovere, sostenere e dimostrare coesione. Forse MS non ha chiaro che chi opera nel settore dell'ospitalità agli immigrati non è vero che lavora automaticamente nell'illegalità. Anzi. È proprio perché ama la legalità che si batte per trasformare i fantasmi in persone riconoscibili».

«La politica, invece di perdersi in queste vicende, urlando, deve agire per la cittadinanza, schierandosi e difendendo le vittime, tutte le vittime. Si dovrebbe parlare di leggi da riscrivere e non lanciare accuse. Siamo i primi chiedere che le regole siano chiare in modo da non cadere nell'illegalità».

E sugli omicidi di Milano è voluto intervenire anche il Cir, Consiglio italiano per i rifugiati: «La gravità di questo gesto, la voglia di fornire risposte, non deve indurre in nessun modo a speculazioni su questa vicenda, né a strumentalizzazioni. Non sono né le leggi troppo permissive, né la mancanza di sostegno o le condizioni di accoglienza inadeguate, le cause di questo dramma. Ma la follia di un criminale. Il Cir è gravemente preoccupato che questo atto possa produrre conseguenze gravi per i tanti richiedenti asilo, rifugiati e migranti che cercano una via nel nostro paese. Il tentativo di attentato all'organizzazione Progetto Arca, davanti la cui sede questa mattina sono state rintracciate delle molotov, è la prima preoccupante avvisaglia.
«Per il Consiglio Italiano per i Rifugiati le dichiarazioni del Ministro Kyenge segnano ormai un passaggio dal quale non è più possibile sottrarsi: la legge sulla cittadinanza deve essere riformata all'interno di questa legislatura" dichiara Savino Pezzotta Presidente del CirLe attuali previsioni legislative sono totalmente inadeguate a dare risposte a una società che ormai vive di migrazioni e multiculturalità. Sono lo specchio di un Paese che esisteva decenni fa, di quell'Italia che ancora non era, o non si percepiva, come paese migratorio».
«Si può discutere di come riformare la legge, ma non se farlo. Come Cir siamo convinti che la misura legislativa più adeguata in Italia sia quella dello Ius solis temperato. Ovvero legare la nascita o l'arrivo da piccoli nel nostro paese alla lunghezza di residenza e al percorso di formazione fatto in Italia. Questo è il modello più avanzato che esiste già in altri paesi europei" dichiara Christopher Hein direttore del Cir.

(Se ancora in linea qui l'originale)