sabato 15 febbraio 2025

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martedì 4 febbraio 2025

2025_02_04 LEGGE CONTRO LA COSIDDETTA SHRINKFLATION, O SGRAMMATURA

#lavocescomoda Come ho sempre pensato se fossi Re farei...
- togliere il terzo decimale ai carburanti (in Italia era consentito usare il decimale oltre il secondo solo per articoli di valore così basso che altrimenti non si poteva esprimere) perchè è consentito ai distributori di carburante? Ovvio per prendere per i fondelli i consumatori che con 0,001€ di differenza cambiano distributore.


- Analogamente il caffè è sempre stato venduto in pacchetti da 250gr, poi sono apparsi da 200gr, o da 225gr in gruppo di 4 ma non fanno più il KILO quindi aumentando di fatto il guadagno per i produttori. Come lo yogurth da 400gr e non da 500gr, il kefir da 480cc e non da 500cc, i ravioli da 225gr e non da 250gr e così via.

- Chi governa lo fa pro-domo-sua perchè appena possono si aumentano gli stipendi e se ne sbattono di chi non lo può fare e deve comprare sempre meno pagandolo sempre di più.
Segue un estratto di un articolo che FINALMENTE parla di questo problema.
LEGGE CONTRO LA COSIDDETTA SHRINKFLATION, O SGRAMMATURA LA PRATICA DI RIDURRE LA QUANTITÀ DI PRODOTTO LASCIANDO IL PREZZO INALTERATO
La shrinkflation
Gli esempi di sgrammatura sono ormai numerosi: dal pacchetto di patatine che contiene una decina di chips in meno, fino ai pacchi di pasta da 450 grammi invece del classico mezzo chilo. A questi si aggiungono quelli degli acquisti stagionali, come le colombe pasquali da 750 grammi vendute al prezzo di quelle da un chilo. Il problema riguarda un po’ tutto il comparto alimentare e interessa prodotti come il formaggio spalmabile Philadelphia light (passato da 200 a 190 grammi), le merendine Kinder Brioss (da 280 a 270 grammi), i biscotti Krumiri Bistefani (da 300 a 290 grammi) e le bibite Spumador (da 1,5 a 1,15 litri), secondo una rilevazione di Altroconsumo.
Se questo giochetto viene fatto su una busta di Prosciutto crudo di Parma DOP o di Bresaola della Valtellina IGP riducendo di 10 g il contenuto (da 100 a 90 g) e mantenendo lo stesso prezzo di vendita, il consumatore paga per ogni confezione 5-6 euro in più al chilo.
https://ilfattoalimentare.it/shrinkflation-legge-procedura-dinfrazione.html