venerdì 27 febbraio 2009

La vita è sogno

La vida es sueño
E' un dramma in tre atti e in versi scritto nel 1635 da Pedro Calderón de La Barca (1600-1681), secondo genio teatrale spagnolo dopo Lope de Vega e anche l'ultima voce del Secolo d'oro.

Moltissimi anni or sono sono andato al Teatro dell'Arte di Milano a vedere una rappresentazione di questo meraviglioso dramma. Da allora mi è sempre rimasto nel cuore e nella memoria.
Non sembra vero come uno spettacolo ti entri nell'anima, ma forse allora come oggi sono sempre stato uno
spirito sensibile e battagliero e non ho mai sopportato ne sopporterò i sopprusi e le ingiustizie.
Il protagonista viene rinchiuso per tutta la vita in una torre dal padre solo perchè è stato profetizzato che lo avrebbe ucciso una volta raggiunta l'età adulta.
Quando il giovane viene liberato dal padre per verificare se la profezia potesse essere fondata questo giovane dopo una vita di prigionia si scatena come una belva umana:
"Cosa vi potevate aspettare da chi avete imprigionato per tutta una vita per timore di quello che avrebbe fatto. Ora non posso fare altro che essere quello che non volevate che io fossi, ma mi ci avete costretto con la vostra crudeltà che vi ha fatto imprigionare un figlio anzichè allevarlo con amore.Qundi non avrete che il mio odio.

Accanto al principe Sigismondo c'è un personaggio singolare, Clarino. Un servo che dalla vita ha sempre cercato di schivare ogni problema, ogni pericolo, ed ecco che mentre infuria la battaglia, Clarino si nasconde dietro una siepe dove invece viene comunque colpito a morte.

MORTE di CLARINO (Riprendendosi dopo essere stato ferito).
Sono uno sventurato: per volermi sottrarre alla morte, sono andato a cercarla. 
Mentre tentavo di fuggirla, mi sono imbattuto in lei, perchè non c’è nascondiglio sicuro contro la morte
E da ciò si capisce che chi più tenta di schivarne i colpi più facilmente l’incontra
Tornate, tornate subito  alla lotta sanguinosa, perchè tra le armi e il fuoco ci si trova più al sicuro che nel folto di un bosco: non v’à sentiero che sia sconosciuto alla forza del destino e all’inclemenza del fato. 
Perciò, mentre cercate di sfuggire alla morte con la fuga, state certi che morrete, se Dio l’ha deciso.

Finale dell'opera: SIGISMONDO 
Ho compreso che tutte le felicità umane si dissolvono come un sogno. 
Oggi voglio goderne per il tempo che dureranno, mentre chiedo perdono dei nostri errori.



Nessun commento:

Posta un commento