mercoledì 24 luglio 2013
Un esempio di pura follia, l'articolo è commentato evidenziando le parti in cui si vedono i segni di un totalitarismo pericolossissimo, dopo un atteggiamento del genere il futuro per lui è solo ripristinare i forni crematori.
martedì 23 luglio 2013
Radici… cristiane?
Nel 1977 esce il film 'RADCI', la storia di Kunta Kinte preso dal suo villaggio africano e portato schiavo in America.
In questi ultimi anni la Lega Nord ostenta le proprie 'RADICI CRISTIANE'. Un binomio offensivo sia delle 'radici' che del 'cristianesimo'. L'ultima conferma viene da Calderoli, vicepresidente del Senato, "Kyenge mi fa venire in mente un orango'. Non ci sono parole per commentare! Con buona pace del viaggio di Francesco a Lampedusa e della distribuzione a tappeto dei crocifissi, ecc.
Se una frase del genere fosse stata scritta in una tema da qualche studente, o detta da un professore cosa sarebbe successo? E se la dovessimo dire ad un carabiniere che ci ferma con la paletta per un controllo? Forse ci porterebbe direttamente in cella! E se lo dice il vicepresidente del Senato per insultare un ministro donna con la pelle nera? Tranquilli, sono le solite battute della Lega. E poi ha chiesto anche scusa. Non ci resta che aspettare la prossima.
Preoccupa anche quanto ha detto il Presidente del Piemonte Roberto Cota a proposito degli F35: "Per quanto riguarda le questioni etiche dobbiamo dire che se questi aerei non li facciamo noi, vuol dire che li produrranno altrove. Lasciamo quindi da parte certa ipocrisia".
Ne viene fuori una bella linea educativa per i nostri ragazzi ai campi estivi! Un vero compendio di valori morali e cristiani oltre che civili e umani!
È un po' come dire: 'non porti troppe domande, tanto se una cosa brutta non la fai tu, la fa qualcun altro. Tu fai quello che ti conviene'. Forse, dirà qualcuno, anche questa frase va contestualizzata.
Sul sito di Famiglia Cristiana ho letto un bel commento di Francesco Anfossi. Come uomo e come parroco accolgo e condivido quanto ha scritto. "Calderoli si proclama cattolico e nessuno, nella comunità ecclesiale, si è mai scandalizzato per le sue affermazioni politiche. Nemmeno i parroci della sua terra, forse nel timore di perdere le pecorelle verdi del loro gregge. Per troppo tempo si è fatto finta di niente, covando nel silenzio l'anticristiana ideologia del "fuori chi mi dà fastidio, che siano uomini, donne e bambini", spesso scambiandolo per la difesa di tradizioni pseudo cristiane. E così che questa sorta di veleno proto razzista è andato avanti, contaminando il Nord come i rifiuti tossici contaminano la Campania. Forse è venuto il momento, per tanta parte della Chiesa, per un'autocritica. E per levare una voce forte".
martedì 16 luglio 2013
Non può e non deve rappresentare l'Italia chi non è degno di rappresentare se stesso
Abbiamo superato le 150mila firme. In soli due giorni. Voi, 150mila cittadine e cittadini avete sottoscritto una petizione per espellere il razzismo dal parlamento italiano, perché è inaccettabile che un'alta carica istituzionale, vicepresidente del Senato, possa rivolgere offese razziste nei confronti di una donna. Ministra. Nera.
Roberto Calderoli deve dimettersi e le sue scuse sono irricevibili. La stretta di mano con la ministra Kyenge non cancella la vergogna di un insulto indegno e incivile. Tutti i gruppi del parlamento (compreso il suo) devono chiedere la revoca della carica di vicepresidente del Senato, perché le sue parole rappresentano un'offesa alle istituzioni e alla dignità del Paese.
Appena qualche settimana fa il Parlamento europeo, dopo un'analoga petizione su Change.org (che molti di voi avranno sicuramente firmato) ha unanimemente condannato le dichiarazioni del suo compare Borghezio per aver usato espressioni simili; persino le formazioni politiche più conservatrici e reazionarie hanno espresso pubblicamente la loro indignazione. Chiediamo che i senatori italiani facciano lo stesso.
Per questo, nel ringraziarti ancora per la tua firma, ti chiedo di continuare a diffondere la petizione condividendo questa foto sulle tua bacheca di Facebook.
Consegneremo le firme al Presidente del Senato Pietro Grasso. Le porteremo nella sede della Lega e al segretario Maroni se necessario. Non ci fermeremo. Non per ottenere l'ennesima vittoria di una petizione ma per ristabilire un principio di civiltà giuridica, etica, umana: fuori il razzismo dalle istituzioni.
Grazie, Stefano Corradino via Change.org