martedì 16 luglio 2013

Non può e non deve rappresentare l'Italia chi non è degno di rappresentare se stesso

Abbiamo superato le 150mila firme. In soli due giorni. Voi, 150mila cittadine e cittadini avete sottoscritto una petizione per espellere il razzismo dal parlamento italiano, perché è inaccettabile che un'alta carica istituzionale, vicepresidente del Senato, possa rivolgere offese razziste nei confronti di una donna. Ministra. Nera.

Roberto Calderoli deve dimettersi e le sue scuse sono irricevibili. La stretta di mano con la ministra Kyenge non cancella la vergogna di un insulto indegno e incivile. Tutti i gruppi del parlamento (compreso il suo) devono chiedere la revoca della carica di vicepresidente del Senato, perché le sue parole rappresentano un'offesa alle istituzioni e alla dignità del Paese.

Appena qualche settimana fa il Parlamento europeo, dopo un'analoga petizione su Change.org (che molti di voi avranno sicuramente firmato) ha unanimemente condannato le dichiarazioni del suo compare Borghezio per aver usato espressioni simili; persino le formazioni politiche più conservatrici e reazionarie hanno espresso pubblicamente la loro indignazione. Chiediamo che i senatori italiani facciano lo stesso.

Per questo, nel ringraziarti ancora per la tua firma, ti chiedo di continuare a diffondere la petizione condividendo questa foto sulle tua bacheca di Facebook.

Consegneremo le firme al Presidente del Senato Pietro Grasso. Le porteremo nella sede della Lega e al segretario Maroni se necessario. Non ci fermeremo. Non per ottenere l'ennesima vittoria di una petizione ma per ristabilire un principio di civiltà giuridica, etica, umana: fuori il razzismo dalle istituzioni.

Grazie, Stefano Corradino via Change.org

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