sabato 31 ottobre 2020
2020_10_31 Un fine mese da brivido altro che Halloween
giovedì 29 ottobre 2020
2020_10_27 Regione Toscana pubblica una bella pagina sulla trasmissione del COVID 19
Vedi
giovedì 22 ottobre 2020
2020_10_04 Il sogno di Papa Francesco può diventare realtà!
- l’immigrazione,
- la mancanza di lavoro,
- la disponibilità alimentare,
- l’utilitarismo economico,
- la speculazione finanziaria,
- le nuove e vecchie schiavitù,
- le ideologie xenofobe e razziste,
- la cultura dello scarto,
- il predominio dei più forti che opprimono i più deboli,
- lo sfruttamento delle risorse naturali,
- la cancellazione di specie e culture,
- l’imposizione di nuove e vecchie forme di colonialismo,
- la riduzione dei servizi sanitari,
- la violazione del diritto internazionale e nazionale…
- l’apertura a tutte le culture e religioni;
- l’accoglienza verso tutti, soprattutto i più bisognosi;
- condividere le ricchezze del pianeta favorendo il lavoro e lo sviluppo integrale;
- superare le ingiustizie e i conflitti attraverso la pratica diffusa del dialogo, dell’inclusione e della cultura del dono;
- la “rivoluzione della tenerezza”;
- la collaborazione tra le religioni;
- la realizzazione concreta della fratellanza umana per costruire una civiltà dell’amore…
martedì 20 ottobre 2020
2020_10_20 Un Dejavù che non volevamo vivere. Parla a RAI NEWS 24 l'infettivologo Raffaele Bruno del Policlinico di Pavia
Martedì 20 ottobre 2020
Traslitterazione della intervista televisiva dell'Infettivologo Raffaele BRUNO del Policlinico San Matteo di Pavia.D: La situazione è molto diversa rispetto alla primavera?
R: Dipende, dipende perchè adesso gestiamo sicuramente un flusso più ordinato di pazienti - è chiaro io parlo ovviamente per la realtà di Pavia, in Lombardia ci sono posti che hanno ovviamente una pressione maggiore in questo momento, forse simile a quella che noi abbiamo avuto a marzo, aprile; i numeri purtroppo stanno aumentando.
Quello che mi preoccupa non è soltanto il numero assoluto, quanto la percentuale dei positivi sui casi testati che è un trend purtroppo in continuo aumento.
D: I pazienti mediamente stanno meglio rispetto a qualche mese fa?
R: Ci sono state una serie di dichiarazioni il virus è più bravo, il virus è mutato.
Il virus è sempre lo stesso e induce sempre la stessa patologia.
È cambiata, sono cambiate due cose: 1) è che questi pazienti arrivano prima alla nostra osservazione; 2) che abbiamo qualche arma in più; 3) abbiamo maturato una esperienza a gestire questa emergenza.
D: Come vengono curati i vostri pazienti?
R: Come le linee guida recitano usiamo un antivirale e il cortisone, in alcuni casi si può usare il plasma nell’ambito di studi sperimentali, e … (a 1’17” non molto comprensibile)
D: Rispetto alla prima ondata negli operatori sanitari c’è più stanchezza?
R: Chiaramente è un Déjà-vu che non volevamo vivere. Le persone sono più stanche perché sono state duramente provate, da un punto di vista psicologico e non solo fisico. Detto questo chi fa questo lavoro deve essere sempre pronto a reagire. Sarebbe stato bello non avere di nuovo questo tour de force ma siamo pronti.
- Il virus è sempre lo stesso e induce sempre la stessa patologia.
- I numeri purtroppo stanno aumentando.
- La percentuale dei positivi sui casi testati è un trend purtroppo in continuo aumento.
- Abbiamo qualche arma in più.
- Si può usare il plasma nell’ambito di studi sperimentali.
- Sarebbe stato bello non avere di nuovo questo tour de force.
2020_09_11 INFLUENZA, COPERTURE VACCINALI STAGIONE 2019-2020
venerdì 16 ottobre 2020
2020_10_15 COVID-19 in Italia analisi aggiornate al 15 ottobre
WHO Coronavirus Disease (COVID-19) Dashboard
Nella tabella si vede come nei soli primi 15 giorni di ottobre abbiamo toccato il valore massimo di casi al giorno, e il valore medio massimo dei periodi osservati; come numero di contagiati della prima quindicina sono ben 59.788 per cui supponendo di trovarne altrettanti prima della fine del mese sarebbe il dato mensile più alto in assoluto. [Dati tratti da ... ]
In quanto ai decessi nei primi 15 gg abbiamo già superato i decessi di tutto il mese di settembre.
Quindi ... mi auguro che vengano limitate al più presto ed in modo rigoroso tutte le libertà personali.
COVID-19 Projections
martedì 13 ottobre 2020
2020_10_12 Pietro Paganini Disprezzo e Democrazia
IL DISPREZZO - LA DEMOCRAZIA LIBERALE E I SUOI NEMICI
PERCHÉ È IMPORTANTE? La diversità che gli altri individui rappresentano va tutelata e promossa anche quando non la condividiamo o non ci piace. Arricchisce il confronto aiutandoci a trovare e a risolvere problemi che riguardano la vita umana sempre nuovi al fine di migliorare le regole della convivenza.
LA DIVERSITÀ si promuove attraverso la Democrazia Liberale e quindi la rappresentanza dei cittadini presso le istituzioni a cui abbiamo dato il compito di garantire la convivenza. Si favorisce anche creando ambiti di confronto che non servono solo a comunicare i diversi bisogni o desideri dei cittadini. ma anche a stimolare il senso critico e quindi a migliorare il modo con cui affrontiamo i problemi del vivere insieme. In questi spazi pubblici le diverse idee o approccio al mondo si tollerano e si confrontano.
ESISTONO ANCORA QUESTI SPAZI? Invece di aumentare e migliorare nella costruzione della Società Aperta, stanno invece diminuendo. È una contraddizione. Sono aumentati gli strumenti e le occasioni, come i media tradizionali e media sociali, ma il confronto critico è diminuito. C’è più quantità ma la qualità si è ancor più deteriorata.
MEDIA E SOCIAL MEDIA per ragioni anche diverse – di cultura i primi, e di strutture tecniche i secondi – sono diventati luoghi di conferma delle proprie opinioni acquisite. Non sono luoghi di confronto. La ricerca della conferma è congenita alla natura umana quando il senso critico e l’accettazione della diversità non sono stimolati. Nel confermare le nostre idee combattiamo le altrui, non più nello spirito del confronto democratico, cioè del metodo sperimentale, ma del loro annullamento.
PER IL METODO SPERIMENTALE che è il meccanismo cardine del Liberalismo, le idee diverse sono necessarie per migliorare come si affrontano e risolvono i problemi della convivenza: uno sguardo più ampio sul mondo, più ipotesi, più variabili da considerare.
Il metodo sperimentale si fonda sull’esercizio del spirito critico, e perciò richiede fatica, proprio perché aumentano le variabili e un impegno costante. Ma è anche frustrante perché non trova mai la soluzione perfetta che chi disprezza la diversità altrui si illude invece di trovare facilmente. Il metodo sperimentale elabora soluzioni perfettibili che con il passare del tempo appunto, richiedono ulteriore lavoro. Il tempo infatti, presenta nuove variabili e altre diversità di nuovo tipo.
LA FRUSTRAZIONE È UN SENTIMENTO COMPRENSIBILE Vorremmo tutti la soluzione immediata, perfetta, e rassicurante. La ricerchiamo quindi cancellando la diversità che è rappresentata dagli altri, rifugiandoci in quei progetti che promettono certezze. Da qui (il ritorno) l’illusione che uno solo possa scegliere per tutti.
ATTENZIONE però, perché l’alternativa al ritorno del populismo o dell’uomo solo al comando è altrettanto pericolosa perché anch’essa non si affida al metodo sperimentale ma ad un’idea elitaria e classista della democrazia e della rappresentanza. Con le stesse dinamiche ostili al confronto critico anche i sedicenti Democratici e Liberali si oppongono alla diversità individuale non ritenendola degna, rispetto al collettivo, di compiere scelte sagge e razionali. Di fatto, questa che si eleva ad elite culturale (ritenendosi in possesso dei mezzi culturali oltre che di produzione) si identifica nella Democrazia Liberale e nel Liberalismo di cui scimmiotta i principi, ma poi agisce in contrasto con questi. Nega la diversità, la disprezza, non la ritiene consona con i processi decisionali collettivi che ritiene governino la convivenza.
Questi sedicenti Democratici e Liberali si issano a difensori della Democrazia Liberale e della rappresentanza democratica, ma poi accusano gli altri di ignoranza democratica e di perché incapaci di promuovere la democrazia rappresentativa dei collettivi. Alla fine vogliono escludere dalle istituzioni in cui la diversità dovrebbe essere rappresentata, i cittadini che rappresentano la diversità individuale.
Stiamo sperimentando quel sospetto che abbiamo maturato: l’Italia non è una Democrazia Liberale matura. Sono proprio coloro che dovrebbero avere maggiore strumenti per favorire il confronto democratico che si stanno rivelando i peggiori nemici di una democrazia compiuta tra cittadini responsabili.
IL MIO E IL NOSTRO LAVORO è nella promozione del confronto. Le idee e i progetti altrui sono una ricchezza da celebrare. La prevalenza alle elezioni di progetti politici diversi non è una sconfitta ma un passaggio nella lunga marcia verso la Società Aperta, la società in cui uomini liberi e diversi convivono e prosperano.
2020_10_13 Pietro Paganini e la Moneta Digitale
Tuttavia, il contante è ancora tra di noi e ci resterà per non poco tempo. Possiamo facilitare il passaggio al digitale ma non dobbiamo forzare l’abbandono del contante.
PERCHÈ È IMPORTANTE? Con il digitale si efficientano i processi organizzativi e si migliorano i servizi, ma non si tutelano necessariamente le libertà di tutti. Si può incentivare la migrazione digitale, favorire l’innovazione, ma si devono considerare le esigenze di chi è, per svariate ragioni, restio al digitale.
SIAMO UN PAESE CONSERVATORE e siamo restii al cambiamento. L’anagrafe della popolazione non può essere la scusa. La causa sono la sua cultura timorosa delle novità e pigra rispetto alle trasformazioni sociali ed organizzative.
INCENTIVARE IL DIGITALE con bonus e sconti fiscali può essere la migliore soluzione per favorire la transizione e premiare chi promuove il cambiamento. MA…bonus ed incentivi rischiano di complicare ulteriormente il già incomprensibile sistema fiscale.
LA TRASFORMAZIONE DIGITALE dei sistemi di pagamento va governata. La rapidità dello sviluppo tecnologico rischia di sfasciare un mercato poco dinamico come il nostro. Le banche tradizionali spariranno a breve, la loro uscita va gestita per creare nuovi posti di lavoro.
LA GLOBALIZZAZIONE DELLA MONETA DIGITALE ci garantisce servizi migliori ma rischia di spostare i capitali al di fuori dei confini nazionali, indebolendo Italia ed Europa a vantaggio di Cina e USA.
LA MONETA DIGITALE assicura la tracciabilità ma rischia di invadere la sfera privata dei comportamenti, con implicazioni anche geopolitiche.
LE RICERCHE sono discordanti. La digitalizzazione del denaro riduce il nero, ma quello delle piccole somme. I grandi capitali eludono il fisco e continueranno a farlo anche con i vantaggi dei servizi del digitale. Lo stesso per gli affari illegali: si sono già spostati nel dark web.
La strada da percorrere è certamente questa, ma va fatta senza dimenticare che siamo un paese lento, con una sua cultura. Il cambiamento non va fermato, ma governato. Il contante sparirà nel medio periodo. Nel contesto attuale di pandemia e di conseguente crisi socio-economica, limitarne la circolazione è azzardato (non a caso oggi l’UE è contraria). Se il governo si è impegnato a favorire i consumi, scoraggiare il contante può essere controproducente.
2020_10_13 Pietro Paganini PNR parla delle Riforme post Referendum
Il risultato è ancora più significativo, al di là dei numeri, perché il contrapposto fronte (del NO) ha raccolto il sostegno incessante delle elites burocratiche e finanziarie, della stampa che di fatto le rappresenta, di buona parte dei giornalisti Tv e di tutti quei gruppi e clan di potere che vogliono conservare il proprio spazio di privilegi sottraendo la Libertà di iniziativa dei cittadini.
Inoltre, i dati delle zone VIP delle principali città del nord e del centro (le ZTL) mostrano che l’alta borghesia ha smarrito ogni connotazione einaudiana ed è succube di una mentalità conservatrice ostile ad un qualunque mutamento che possa toccare i privilegi accumulati con le relazioni intessute fino al momento.
PERCHÈ È IMPORTANTE? Ora necessario che il Parlamento si mantenga reattivo nell’affrontare il nuovo quadro istituzionale, avviando il varo di riforme necessarie per migliorare ulteriormente il funzionamento delle istituzioni il cui fine ultimo è la rappresentanza degli interessi dei cittadini; e che lo stesso faccia il Governo. Ciò è ancor più urgente ed indispensabile, visto oltretutto che molti dei media proseguono imperterriti a demonizzare la logica del SI (preferendo la pratica elitaria all’accettare il giudizio dei cittadini).
NELL'IMMEDIATO il primo impegno è del Governo, che dovrà attuare la delega che già ha, per adeguare la legge elettorale al taglio di deputati e senatori, ormai in Costituzione. Come noto, si tratta di una procedura abbastanza automatica e di poche settimane, su cui le Camere saranno consultate e in cui il governo dovrà assicurare che non trovino spazio manine burocratiche fantasiose. Subito dopo si presentano questioni più controverse, a cominciare dall’attesa di una nuova legge elettorale, di ulteriori riforme costituzionali e di nuovi regolamenti parlamentari.
Spetta ai gruppi politici, nella loro attuale consistenza parlamentare, raggiungere in ciascuno di tali settori gli accordi che consentano una convergenza almeno minima. Peraltro, ci sentiamo di suggerire alcune soluzioni ragionevoli nella linea del procedere a passo a passo. Ci limitiamo a 8.
1) Il sistema elettorale dovrà garantire che, una volta presentati dai partiti programmi e liste di candidati, i cittadini possano scegliere le indicazioni politico progettuali e i nomi dei candidati per rappresentarle. Questo principio implica l'esclusione delle pluricandidature in più aree territoriali e che, in tutti i casi in cui il sistema non sia quello dei collegi uninominali per ciascuno degli eligendi, le liste non saranno bloccate e ci saranno le preferenze.
2) Le soglie non sono uno strumento anti rappresentativo e possono sussistere, ma sono del tutto superflue al Senato ove sono ampiamente sostituite dal numero ristretto da eleggere in ogni circoscrizione senatoriale, cosa che porterà ad una soglia comunque più elevata.
3) Siccome il Presidente della Repubblica, in quanto rappresentante dell’unità della Nazione nelle sue articolazioni, dovrebbe essere eletto da un’assemblea significativamente più ampia dei membri delle Camere, il numero dei delegati regionali a tal fine non dovrebbe essere comunque ridotto, semmai aumentato.
4) La procedura di sfiducia del Governo dovrebbe essere trasformata in una procedura improntata al meccanismo di sfiducia costruttiva, in modo da dare al voto delle Camere una valenza costruttiva.
5) Sarebbe assai utile introdurre in Costituzione regole per implementare forme: a) di partecipazione del cittadino al fare leggi nel rispetto della centralità del Parlamento; b) per il suo coinvolgimento nelle decisioni da assumere in settori definiti dalle norme; c) di revoca di un eletto da parte del suo collegio.
6) Al fine di rimediare i tanti guasti provocati dal bicameralismo paritario nei tempi della legislazione e nelle decisioni, rivedere le funzioni attribuite al Senato.
7) Nel quadro del collegare sempre più le istituzioni alla realtà vivente, dare il diritto di voto ai cittadini che hanno compiuto 16 anni.
8) Per porre un freno al cambio di casacca nel corso di una legislatura, i Regolamenti delle due Camere dovrebbero sancire che nei rispettivi Gruppi Misti non sono possibili sotto componenti se non all’atto della prima iscrizione successiva all’elezione del Parlamentare.
Ancora un ultimo punto visto che seppure secondario è stato introdotto nel dibattito corrente.
9) Avviare una discussione seria e quindi argomentata sperimentalmente sui fatti circa gli stipendi e le risorse a disposizione dei parlamentari, che potrebbe essere allargata più in generale ai costi della politica.
venerdì 9 ottobre 2020
2020_10_08 Analisi dei dati regione Lombardia
Se c'è qualcuno appassionato di dati, numeri ed elaborazioni forse mi capisce quando dico che i numeri (in particolare se analizzati ed incrociati) possono confermare o SMENTIRE un sacco di falsità.
"Oggi si trovano più positivi perchè si fanno più tamponi"
FALSO il maggior numero di positivi in % si è trovato quando si è fatta la metà dei tamponi di ieri.
"Oggi la maggioranza dei positivi lo sono debolmente"
FALSO la maggioranza dei debolmente positivi (in Lombardia) si è toccata il 26 giugno con il 47.37% mentre invece nei primi 8 giorni di ottobre siamo al 12.69% di valore medio quindi sono molto meno i debolmente positivi OGGI che non a GIUGNO.