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1.183
i decreti attuativi richiesti dalle norme varate durante la XVIII legislatura. La necessità di agire velocemente per far fronte all’emergenza coronavirus ha portato spesso alla pubblicazione di “decreti omnibus” il cui livello di complessità era tale da richiedere ulteriori norme per definire i contenuti di dettaglio. Per questo motivo i cosiddetti decreti attuativi hanno assunto una grande importanza. Questa dinamica però non è attribuibile esclusivamente all’emergenza ma costituisce da tempo una caratteristica strutturale della vita politica italiana. Analizzando la XVIII legislatura nel suo complesso infatti possiamo osservare che i decreti attuativi richiesti in totale sono 1.183, di cui 637 (il 53,8%) ancora da pubblicare.
-3,5
la riduzione in punti percentuali dei decreti attuativi mancanti rispetto al nostro ultimo aggiornamento. Con il cambio di esecutivo, da Conte a Draghi, la situazione per quanto riguarda la mancata pubblicazione delle attuazioni è lievemente migliorata. Rispetto al nostro ultimo aggiornamento, i decreti attuativi che devono ancora essere pubblicati rispetto al totale di quelli richiesti sono passati dal 57,3% al 53,8%. Una situazione che rimane tuttavia molto preoccupante. Tanto che il governo ha stilato un cronoprogramma per spingere i vari ministeri a ridurre la mole di attuazioni mancanti in tempi brevi.
5 su 51
i decreti attuativi pubblicati per le misure varate dal governo Draghi. Le norme che necessitano di attuazioni emanate negli oltre 3 mesi dall’insediamento dell’attuale esecutivo sono 10 in totale. I decreti attuativi richiesti sono complessivamente 51 di cui già adottati solo 5. Tra le misure che richiedono il maggior numero di attuazioni troviamo il decreto sostegni (3 decreti attuativi pubblicati su 17 richiesti), il decreto legislativo 36/2021 riguardante la riforma degli enti sportivi (0 su 13) e il decreto sulla riorganizzazione dei ministeri (0 su 10).
5,2 mld €
risorse del decreto agosto non ancora erogate per la mancanza dei decreti attuativi. Nel consiglio dei ministri dello scorso 29 aprile, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Roberto Garofoli ha presentato una relazione sul tema delle attuazioni mancanti. Per spiegare la gravità della situazione Garofoli ha citato l’esempio del decreto agosto. Secondo il sottosegretario infatti una parte consistente delle risorse previste da questa misura sarebbe bloccata a causa della mancanza dei provvedimenti di secondo livello. Parliamo di oltre 5 miliardi di euro tuttora non erogati per la mancata pubblicazione dei decreti attuativi.
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i decreti attuativi ancora mancanti al decreto reddito di cittadinanza e quota cento. La scorsa settimana i media hanno riportato la notizia secondo cui il ministro del lavoro Andrea Orlando sarebbe in procinto di rimuovere l’attuale presidente dell’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), Domenico Parisi. Nell’analizzare l’operato di questo ente tuttavia dobbiamo sottolineare come la sua azione sia stata condizionata, almeno in parte, dal fatto che ancora oggi mancano all’appello alcuni decreti attuativi che avrebbero dovuto rendere operative le misure collegate al reddito di cittadinanza. Tra cui l’implementazione delle politiche attive del lavoro che l’Anpal era chiamata a mettere in campo.