lunedì 29 novembre 2010

2010_09_21 Non si torna indietro chi ci arriva se li tiene

Quando siamo giovani magari non ci pensiamo alla "pensione" ma mano a mano che gli anni passano, un pensierino ce lo facciamo. Poi ogni giorno veniamo "colpiti" dalla Stato Italiano che impone balzelli ma non corrisponde il dovuto secondo gli impegni presi.
Chi è entrato nel mondo del lavoro negli anni '70, aveva davanti la prospettiva di un impiego stabile sul quale poter costruire dei sogni e delle aspettative: farsi una casa, una famiglia, crescere dei figli, farli studiare, avviarli al mondo del lavoro e dopo 35anni di attività ritirarsi dal lavoro per avviarsi alla fine della vita percependo dallo stato un vitalizio (detto comunemente PENSIONE) che gli arriverà sino alla propria morte e che risulta proporzinato ai contributi versati.
Nel corso degli anni nasce un nuovo tipo di lavoro il Co.Co.Co. che aiuta molti giovani o meno giovani a trovare o mantenere un lavoro, che però diventa precario, perchè il contratto si rinnova di anno in anno, ma senza che ci sia la sicurezza di questo rinnovo, e la paga diventa non da fame, ma INFAMANTE, in quanto è falso che lo stipendio sia più alto dei lavoratori a tempo indeterminato, anzi il più delle volte è molto più basso.
Ecco che lo STATO decide che i contributi vadano a finire in un GESTIONE SEPARATA e non più all'INPS.
Chi sa perchè è stato deciso questo?? Forse c'era un po di persone (amiche di amici) che dovevano essere sistemate.
Beh, fatto ciò si scopre molto tempo dopo che se non si raggiungono almeno SEI ANNI i contributi alla Gestione Separata non contano nulla!!!
Ma sono pazzi!! Se tu mi costringi a versare UN SOLO GIORNO di contributi ad una CASSA CHE DICI TU, poi me li conti altrimenti ti denuncio!!
 
E già! Ma come faccio a denunciare lo STATO??
 
Se fosse una ASSICURAZIONE con la quale stipulo un contratto di 15 anni questa al termine DEVE rendermi il capitale o il vitalizio altrimenti si che la denunciamo.
 
Ma lo STATO ( che non siamo noi ma sono LORO ) decide di rompere i contratti, di modificare le clausole in corso d'opera e ci si trova che da 35 arrivano a 40 anni quelli necessari per ritirarsi, ma siccome è aumentata l'aspettativa di vita ( si muore di cancro entro i 60anni più di prima!!), non bastano manco i 40 anni ma ci vuole anche una età anagrafica più alta.
 
Non solo, se anni or sono si percepiva la pensione dal giorno dopo la maturazione del diritto adesso ci sono le finestre.
 
Scusatemi, ma allora visto che devo pagare il 730, perchè non verso il dovuto con una opportuna finestra 12mesi dopo ma me li fanno versare subito e addirittura mi fanno pagare un ANTICIPO sui redditi che nessuno mi asicura che avrò il prossimo anno.
 
Premesso tutto questo arriviamo a questo video:
 
 
Votazione del 21 settembre 2010
Proposta Antonio Borghesi
Italia dei Valori
Abolizione vitalizio a deputati
Presenti 525 - Votanti 520 - Astenuti 5
498 votano NO alla Abolizione
22   votano SI alla Abolizione
 

martedì 9 novembre 2010

2010_11_11 Scuola di guida per la vita di coppia

Centro Giovani Coppie San Fedele
Sala Matteo Ricci - Piazza San Fedele 4-Milano
DANZANDO IN COPPIA
Incontri aperti al pubblico con Ingresso Libero
  
Nei momenti in cui il regno dell'umano mi
sembra condannato alla pesantezza, penso
che dovrei volare come Perseo in un altro spazio.
Non sto parlando di fughe nel sogno o nell'irrazionale.
Voglio dire che deve cambiare il mio approccio,
devo guardare il mondo con un'altra ottica, un'altra
logica, altri metodi di conoscenza e di verifica.
Le immagini di leggerezza che io cerco non
devono lasciarsi dissolvere come sogni della
realtà del presente e del futuro…
da "lezioni americane "
Italo Calvino
 
Programma Incontri 2010-11 ( Sala Matteo Ricci )
 
Giovedì 11 Novembre 2010_11_11 ore 21  (Ingresso libero)
A passo di coppia
Fra inciampi, cadute, volteggi
Dr. Dante Ghezzi
Psicoterapeuta 
Giovedì 2 Dicembre 2010_12_02 ore 21
Fermiamoci, riprendiamo il passo
Perdonarsi e perdonare
Lidia Maggi
Pastora battista

Giovedì 13 Gennaio 2011_01_13  ore 21
Su per la discesa
Cambiamenti e influssi economici nella coppia
Dott.ssa Marina Salamon
Imprenditrice
 
Giovedì 10 Febbraio 2011_02_10  ore 21
Proviamo a riderci sopra
Il gioco dell'ironia nella coppia.
Dott. Giulio Fontò
Filosofo e psicoterapeuta
 
 
Giovedì 3 Marzo 2011_03_03  ore 21
coppi@: comunicazione e nuove tecnologie
Dott.ssa Chiara Giaccardi
Docente di sociologia e antropologia dei media
Università Cattolica - Milano
 
Giovedì 14 Aprile 2011_04_14  ore 21
Nonni, nidi, tate.
Accordi e dissonanze
Prof. Giorgio Prada
Pedagogista e formatore
Università Bicocca- Milano
 
Giovedì 12 Maggio 2011_05_12  ore 21
Chi guida la danza?
Padri alla ricerca di nuovi  equilibri 
Dott.ssa Paola Bassani  &n
Psicologa –Psicoterapeuta
 
 
Il Centro Giovani Coppie San Fedele offre alle coppie, occasioni di confronto e approfondimento:  Sportello di ascolto -  Percorsi per la coppia - Gruppi familiari-
Insieme–Spazio/incontro per mamma e bambino
Per informazioni contattare la segreteria del
Centro Giovani Coppie
Ogni mercoledì
Dalle ore 09.30 alle ore 12.30
Telef:0286352.1
Fax 0286352215
Piazza San Fedele 4-Milano
www.centrogiovanicoppiesanfedele.it
mail@centrogiovanicoppiesanfedele.it  

domenica 7 novembre 2010

Il premier rassegni le dimissioni, Altrimenti noi usciremo dal governo

Fini: «Non siamo contro Berlusconi, ma siamo oltre il Pdl e Berlusconi. Patto di legislatura solo con nuova agenda»

MILANO - Oltre il Pdl e oltre Berlusconi. Con il Popolo delle Libertà che è ormai una pagina chiusa. Questo il messaggio lanciato dal leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini nell'atteso discorso di Bastia Umbra. Fini ha poi chiarito: è possibile un nuovo patto di legislatura ma solo con una nuova agenda politica. Ma prima il premier deve dimettersi e aprire la crisi. Se non si dimetterà Fli è pronta ad uscire dal governo.

IL PRELUDIO - Con una lettura da parte di Luca Barbareschi attore e parlamentare di Fli del suo manifesto dei valori, si era aperto il discorso che concludeva la convention del nuovo movimento di centrodestra. Che poco prima aveva accolto la promessa dei due ministri di Fli Ronchi e Urso che annunciavano di rimettere il loro mandato nelle mani di Fini. «Insieme agli amici Antonio Bonfiglio e Roberto Menia con cui abbiamo condiviso impegno nel governo che voi ci avete concesso e nelle vostre mani e in quelle di Gianfranco Fini, rimettiamo il nostro incarico di governo. A noi non interessano le poltrone ma la missione per il cambiamento dell'Italia» aveva detto il viceministro Adolfo Urso, annunciando di rimettere l'incarico insieme ai tre sottosegretari nelle mani del suo leader.

L'IDENTITA' DEL NUOVO PARTITO - «Gli uomini passano e le idee restano» ha detto esordendo nel suo discorso Fini. «Altro che rancore personale. La nostra sfida nasce da una coraggiosa assunzione di responsabilità». Di frase in frase Fini non cita il premier Silvio Berlusconi ma di fatto cita punto per punto le critiche piovute su Fli dal leader Pdl, e le smonta rivendicando l'azione di chi «non vi chiederà mai di cantare per fortuna che Fini c'è». «In Italia c'era la nostalgia di una politica diversa, pulita, fatta nel nome di valori e di ideali. Grazie a chi ha consentito questo piccolo, grande miracolo» ha aggiunto il presidente della Camera, che ha citato dei versi di Antoine de Saint Exupery, l'autore del «Piccolo Principe». «C’era chi con una certa presunzione ci aveva frettolosamente liquidato come quattro gatti, come se la nostra avventura non avesse senso politico. Da Mirabello a oggi ci ritroviamo in questa splendida cornice con una manifestazione che ha pochi precedenti e siamo non solo politicamente determinanti per le sorti del governo, ma determinanti per la sorte della nostra Patria» ha spiegato ancora il presidente della Camera.
«Fli non sarà certo An in piccolo, ma non sarà nemmeno una sorta di zattera della medusa pronta a accogliere naufraghi di ogni stagione. Porte aperte a tutti esclusi affaristi e carrieristi» ha proseguito Fini.
«Che dolore leggere quella notizia che ha fatto il giro del mondo» sul crollo della domus dei gladiatori a Pompei. Sono cose, sottolinea il presidente della Camera, che danno un'immagine del paese «che certamente non è quella che gli italiani meritano» ha aggiunto il leader di Fli.

ATTACCO AL PDL - Poi il leader di Fli ha tirato una stoccata a Pdl e Lega cominciando dai temi di immigrazione e famiglia. «Non c'è in nessuna parte dell'Europa, e lo dico a ragion veduta - dice Fini dal palco della convention di Fli - un movimento politico come il Pdl che sui diritti civili è così arretrato culturalmente a rimorchio, anche qui, della peggior cultura leghista» ha sottolineato Fini. «Nel nostro manifesto dei valori - ha spiegato Fini - c'è il rispetto per la persona umana con la tutela dei diritti civili di ogni persona umana: senza alcuna distinzione e senza alcuna discriminazione. Rispettare la persona non vuol dire distinguere tra bianchi e neri, tra cristiani, musulmani ed ebrei, tra eterosessuali ed omosessuali, tra cittadini italiani e stranieri. La persona è al centro di qualsiasi cultura politica che voglia creare i presupposti per l'armonia. E la legalità è la condizione essenziale per la liberta».

PDL PAGINA CHIUSA - «Noi non siamo contro Berlusconi, ma siamo oltre il Pdl e oltre Berlusconi, il nostro progetto va oltre. Il Pdl e Berlusconi sono una pagina chiusa. Quella pagina si è chiusa o si sta chiudendo perchè non è stata capace di incarnare desideri e progetti. La grande rivoluzione liberale non si è mai realizzata se non in minima parte» ha detto ancora Fini.
«L'Italia non è il Paese dei balocchi che dipinge Berlusconi» ha chiosato Fini. «Questo governo - ha aggiunto il leder di Fli - non ha il polso del Paese. Non sa quali sono le ansie e i timori degli italiani. Il governo sta galleggiando: tampona le emergenze, ma non ha la rotta. Non ha un progetto per costruire l'Italia di domani. È un governo che vive alla giornata. Il governo non ha preso coscienza che ci sono 4-5 questioni da affrontare, priorità nell’agenda degli italiani, altro che il ddl intercettazioni. Si devono mettere in campo politiche di ripresa. Non si può liquidare tutto parlando di assurde congiure o che c'è il governo del fare. Mi sembra che a volte questo governo del fare sia il governo del fare finta che tutto vada bene senza tenere conto dei problemi della società». «C'è - spiega - la necessità di un'altra politica, di superare la fase o si sta di qua o di là. Non è possibile che ogni volta che si parli di cercare momenti condivisi il tutto viene bollato come sinonimo del peggiore inciucio o di truffa agli elettori. Il bipolarismo - ha aggiunto il presidente della Camera - è un valore, ma finita la campagna elettorale l'altra coalizione non può rimanere il nemico da combattere con un eccesso propaganda e deficit politica».

QUESTIONE ECONOMICA - «A Tremonti contestiamo la politica dei tagli lineari», ha poi detto Fini che ritiene quella scelta «la migliore modalità per non scegliere dove tagliare e dove invece investire». Fini ha riconosciuto comunque «merito» al ministro dell'Economia «per la politica di contenimento della spesa». Tuttavia per Fini «Il ceto medio si sta impoverendo e fa fatica ada arrivare a fine mese. C'è un conflitto generazionale che sta avanzando. Tanti ragazzi hanno capito che quando la loro famiglia non sarà più in condizione per loro ci sarà un grave problema. Questo conflitto è allarmante» ha detto ancora Fini.

QUESTIONE MORALE - C'è una sorta di decadimento morale. Sono temi scivolosi, credo che il moralismo sia una delle peggiori attitudini di tanti sepolcri imbiancati, pronti a far la predica e mai a guardare dentro di sè...» ha aggiunto Fini facendo riferimento, senza citarlo, al caso Ruby. «Credo che questo decadimento sia la conseguenza della perdita di decoro e rigore di quelli che sono i comportamenti di chi è chiamato a essere di esempio, perchè se si è personaggi pubblici si è obbligati a essere d'esempio».

NUOVO PATTO DI LEGISLATURA - « «Il patto di legislatura è possibile solo se c'è una nuova agenda politica e un patto di governo da qui al 2013» ha precisato poi Fini. «Il patto, non si offfenda Berlusconi, non può essere un compitino in cinque punti che gli scolaretti in Parlamento devono approvare a pena di lesa maestà» ha sottolineato il leader di Fli. «Nell'agenda servono anche 2 -3 riforme per l'ammodernamento del nostro sistema istituzionale» ha poi aggiunto il presidente della Camera. «Prima di tutto va cancellata una legge elettorale che è solo una vergogna» ha spiegato ancora Fini.

venerdì 5 novembre 2010

André Gide e la sua famiglia

Cari amici, care amiche,
ho collaborato all'articolo che vi segnalo sotto riguardante una mostra fotografica tra Ravello, Parigi e Montreal che rende omaggio ad André Gide. E per la prima volta racconta momenti inediti della vita dello scrittore francese, apostolo del coming out e della paternità “arcobaleno”.
L'articolo di Francesco Gnerre su Pride, anche in pdf su http://www.p40.it/andre-gide-famiglia-arcobaleno
Buona lettura,
Pasquale Quaranta

La nuova ecologia, il mensile di Legambiente

Care amiche e amici,
sul numero di novembre de La nuova ecologia, il mensile di Legambiente, è stata pubblicata una mia lettera sull'omofobia che permea il nostro Paese (la trovate anche sul mio sito dove potete scaricare il file della pagina in pdf).
Il direttore Marco Fratoddi intende affidarmi una rubrica sui temi che ci sono a cuore (in primis diritti delle persone omosessuali e pari opportunità per tutti). Se volete sostenermi in questa iniziativa editoriale, fatevi sentire: proponete spunti di riflessione, vostri scritti, articoli, link, e se dovesse venirvi anche in mente un bel titolo per la rubrica non esitate a proporcelo, ascoltiamo tutti.
Pasquale Quaranta http://www.p40.it