L'accusa italiana è pesante. La Francia non permetterebbe alle sue ex colonie africane di svilupparsi, anche attraverso le due monete comuni legate all’euro, il franco della comunità finanziaria in Africa (Uemoa) e il franco della cooperazione finanziaria in Africa centrale (Cemac). I dati dicono però un’altra cosa, del tutto compatibile con quanto insegna la scienza economica (ortodossa): nel lungo periodo la moneta non incide sulla crescita che dipende da altri fattori, come il capitale, il lavoro, le tecnologie e la capacità di usarle.
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