"La sospensione dei diritti di una manciata di profughi ha forse migliorato le vostre vite?"
Aboubakar Soumahoro è una delle personalità emergenti della nuova politica. Sindacalista dei braccianti, sostiene che la caccia allo straniero è solo un’arma di distrazione dal vero problema del nostro tempo. Ma non risparmia attacchi alla sinistra: «Sul lavoro destra e sinistra hanno prodotto le stesse politiche. Occorre creare una coscienza collettiva»
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- Aboubakar Soumahoro, trentottenne italoivoriano, personalità emergente nella politica
- rivendica le ragioni della politica più pura: abbattere le discriminazioni, l’alienazione, lo sfruttamento.
- caso della nave Diciotti ha mostrato fino a che punto la manipolazione dell’opinione e la falsificazione della propaganda siano giunte.
- sfruttamento e dell’abbrutimento, imposto a tutta la collettività
- la politica di destra che aumenta e approfondisce la distrazione di massa, nascondendo il problema autentico.
- si ripristinano leggi non razziali, ma razziste, esattamente come sette decenni orsono si fece in Sudafrica.
- I lavoratori vanno messi in condizione di unirsi intorno a un principio assai semplice, nell’era del dumping sociale: stesso lavoro, stessa paga. Stessa mansione, stesso salario.
- la diversità non è un elemento per scatenare una caccia alle streghe: essere donne o gay o lesbiche non diventa fattore discriminatorio, che acuisce o mantiene disuguaglianze, come il gap salariale tra uomini e donne.
- La lotta per i diritti non può avvenire all’interno di muraglie, nell’innalzarsi di confini, negando agli esseri umani la libertà di circolazione e consentendola invece soltanto alle merci e ai capitali.
- Il problema va risolto ... creando una coscienza collettiva, che si assuma la responsabilità di uscire dall’impoverimento generale, non affidandosi a capitani suppostamente coraggiosi.
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