16 Giugno Manifestazione Nazionale a Roma
“Le
affermazioni disinvolte del commissario europeo Oettinger sono un
gravissimo attacco alla tenuta democratica del paese. Veramente
immaginiamo che qualcuno in nome dei mercati possa indirizzare il voto
degli Italiani? Cosa rimane dei diritti democratici in questo paese?
Caro
Oettinger, gli italiani – non quelli amici tuoi, ma i lavoratori, i
giovani, gli sfruttati, i precari, quelli che vorrebbero andare in
pensione e non possono – insegneranno ai mercati a stare al loro posto.
Se
Mattarella avesse davvero voluto applicare la Costituzione, sarebbe
dovuto intervenire sui punti del contratto di governo Lega-Movimento 5
Stelle totalmente incostituzionali (come la Flat Tax o le misure
esplicitamente razziste) ma non ergendosi a protettore degli interessi
dei mercati.
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Mentre
il Premier Conte, il Ministro del Lavoro Di Maio e quello degli Interni
Salvini non hanno speso neanche una parola per l’uccisione di Sacko
Soumayla, sindacalista USB della piana di Gioia Tauro, e il ferimento di
altri due migranti, l’Italia solidale si mobilita.
Napoli,
Giugliano, Potenza, Roma, Bologna, Imola, Caserta, Marsiglia, Padova,
Bergamo, Svizzera, L’Aquila, Nocera Inferiore, tutti uniti nella
denuncia del razzismo e dell’indifferenza!
Nell’irrefrenabile
bisogno di fare emergere il suo sentire profondo, contando sulla
complicità della grande stampa e sull’ottundimento postelettorale
dell’opinione pubblica, Matteo Salvini questa volta ha esaltato la
riduzione delle tasse per i ricchi.
Ecco
i primi effetti del governo di Salvini: Sabato sera in Calabria,
Soumaila Sacko, migrante maliano di 29 anni, sempre in prima fila nelle
lotte dei braccianti, è stato ucciso da una delle fucilate sparate da
sconosciuti mentre cercava lamiere per la sua baracca. Un tiro al
bersaglio contro “lo straniero”, il nero cattivo da rispedire nel paese
d’origine. Se non si conosce ancora l’identità della persona che ha
sparato, il mandante politico e morale invece lo conosciamo benissimo: è
Matteo Salvini, ministro dell’Interno, che con le sue politiche
razziste soffia sul fuoco dell’intolleranza.
Più
leggiamo di questa storia e della sua dinamica più la troviamo assurda.
Proviamo a mettere in ordine i pensieri, con la rabbia che proviamo per
l’ennesima ingiustizia che purtroppo non viene nemmeno raccontata come
si dovrebbe.
Il
teatrino degli ultimi cinque giorni alla fine ha prodotto un governo la
cui sintesi è espressa dalla flat tax e dalle politiche di repressione.
lo spread, i diktat europei e il Quirinale hanno smontato le velleità
“eurocritiche” dell’alleanza Lega/M5S, mentre viene lasciato campo
libero alla visione autoritaria e razzista di Salvini nella gestione
dell’ordine pubblico. Nessuna obiezione ha fatto il presidente della
Repubblica sul ministero degli interni al leader leghista, mentre le
critiche alla Ue erano considerate incompatibili con il governo.
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