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martedì 17 maggio 2022

1992 Come in uno specchio di Roy L. Zinsenheim

Come in uno specchio di Roy L. Zinsenheim


Vedo gente nervosa. Molto nervosa. Troppo nervosa. 

Uomini sudati che suonano il clacson. Ragazzi bugiardi. Professionisti presuntuosi. Colletti bianchi arroganti. Mamme irresponsabili. Managerini sfigati, malati di yuppismo. Amici traditori. Potenti senza cuore. Politici senza vergogna. Direttori esasperati. 

Non ci credo. Non credo in tutto questo. 

C'è troppa gente che nasce e non riesce. E nessuno che si ferma a dare una mano. C'è troppa gente che ha dimenticato i valori più elementari. Vivono senza lealtà. Lavorano senza cuore.

E lealtà, fiducia, rispetto ed onestà sono le uniche basi incorruttibili - quelle che non possono ammettere una deroga - quelle per cui si può e si deve lottare

Tutto il resto sono cose che si possono imparare, comprare o rubare. 

Mercé deperibile che non vale l'attimo speso.

 Impariamo ad accettarci per quello che siamo - peccatori,  pasticcioni che hanno un tempo limitatissimo (la vita) per riuscire a darsi delle risposte a domande che risposte certe non ne hanno mai avute. 

Possiamo solo provarci - rispettando coloro i quali stanno disperatamente cercando di fare la stessa cosa. 

E per ognuno di noi può essere utile un piccolo esercizio: la mattina, appena svegli, prima di fare qualsiasi altra cosa e cioè, quando le difese personali non sono ancora attivate -provare a mettersi davanti ad uno specchio

Per un intero minuto, senza dire una parola o distrarsi, guardare la propria faccia. Guardare bene. Passato il minuto ci si può rivestire materialmente e psicologicamente, trasformandosi o mascherandosi in qualsiasi ruolo prescelto. 

Si può cercare di apparire agli altri in mille modi diversi. 

Ma dentro ci sarà indelebilmente riflessa la nostra stessa immagine. 

Che non potrà o dovrà ingannare. 

Al contrario, ci ricorderà quello che siamo. Insomma, un minuto d'esercizio per avvicinarci a noi stessi, e di conseguenza agli altri.


Non esiste rifugio da noi stessi 

finché una, persona non si confronta negli occhi e nel cuore degli altri. 

correrà a vuoto 

finché non chiederà agli altri di dividere i suoi segreti,

non avrà rifugio da essi 

finché avrà paura di farsi conoscere, 

non conoscerà se stesso e gli altri.

Sarà solo. 

Solo su un territorio comune possiamo trovare uno specchio 

dove un uomo può apparire chiaramente a se stesso. 

Non come il gigante dei suoi sogni o il nano dei suoi incubi. 

Ma un uomo con uno scopo.

Su questa comune terra possiamo mettere radici e crescere.

Non più soli, come nella morte. 

Ma vivi, per noi e per gli altri.

E, soprattutto, non saremo più soli.

Richard Beauvais




Pubblico questa trascrizione perchè sembra che internet non ne abbia traccia. Articolo del 1992 probabilmente ma che non ho ho segnato da che testata sia tratto

giovedì 3 gennaio 2019

2018_12_27 Sospensione dei diritti si comincia con il primo gruppo e poi ??'

"La sospensione dei diritti di una manciata di profughi ha forse migliorato le vostre vite?"

Aboubakar Soumahoro è una delle personalità emergenti della nuova politica. Sindacalista dei braccianti, sostiene che la caccia allo straniero è solo un’arma di distrazione dal vero problema del nostro tempo. Ma non risparmia attacchi alla sinistra: «Sul lavoro destra e sinistra hanno prodotto le stesse politiche. Occorre creare una coscienza collettiva»



Vedi articolo su ....


  • Aboubakar Soumahoro, trentottenne italoivoriano,  personalità emergente nella politica
  • rivendica le ragioni della politica più pura: abbattere le discriminazioni, l’alienazione, lo sfruttamento.
  • caso della nave Diciotti ha mostrato fino a che punto la manipolazione dell’opinione e la falsificazione della propaganda siano giunte. 
  • sfruttamento e dell’abbrutimento, imposto a tutta la collettività
  • la politica di destra che aumenta e approfondisce la distrazione di massa, nascondendo il problema autentico.
  • si ripristinano leggi non razziali, ma razziste, esattamente come sette decenni orsono si fece in Sudafrica.
  • I lavoratori vanno messi in condizione di unirsi intorno a un principio assai semplice, nell’era del dumping sociale: stesso lavoro, stessa paga. Stessa mansione, stesso salario. 
  • la diversità non è un elemento per scatenare una caccia alle streghe: essere donne o gay o lesbiche non diventa fattore discriminatorio, che acuisce o mantiene disuguaglianze, come il gap salariale tra uomini e donne. 
  • La lotta per i diritti non può avvenire all’interno di muraglie, nell’innalzarsi di confini, negando agli esseri umani la libertà di circolazione e consentendola invece soltanto alle merci e ai capitali.
  • Il problema va risolto ... creando una coscienza collettiva, che si assuma la responsabilità di uscire dall’impoverimento generale, non affidandosi a capitani suppostamente coraggiosi.

2019_01_03 Basta si dice anche alle leggi dello stato, quando chi le emette non rispetta i diritti umani

Ecco che qualcuno di alto profilo si decide ad opporsi alle disumane imposizioni di chi governa senza averne diritto, chi si è conquistato un posto immeritato fregando con una mossa da baro di alta classe i suoi compagni di scalata elettorale che oggi sono alla opposizione.
Chi si vanta di rappresentare 55.551.000 invece ne rappresenta solo 5.698.687! 
Italiani 55.551.000 (al 01/01/2017) VerdeNord 5.698.687 (al 04/03/2018) pari al 10,26%
#bastarazzismo #bastaodio #bastainsulti #restiamoumani

Articolo 13 del decreto Salvini
L’articolo in particolare su cui è nata la «disobbedienza» di Orlando è quello che impedisce di concedere la residenza ai richiedenti asilo in possesso di un regolare permesso di soggiorno, cosa che di fatto escluderebbe i migranti da tutta una serie di prestazioni sociali.  Nel pratico questo impedisce ad esempio ai minori di frequentare scuole pubbliche o agli adulti di iscriversi al servizio sanitario nazionale.

Orlando sfida Salvini: «Sui migranti a Palermo non applico il decreto sicurezza»

Il primo cittadino ha dato disposizione all’ufficio anagrafe di non applicare la norma che impedisce di concedere la residenza ai richiedenti asilo. Norma che, di fatto, esclude i migranti da una serie di prestazioni sociali e sanitarie di Claudio Del Frate