venerdì 21 agosto 2009

Leggi, però, solo se hai tempo da dedicare a Dio.

Cerchiamo di confinare il Signore per la Domenica, nella nostra Chiesa...forse
E, nell'eventualità, molto improbabile, di una funzione intersettimanale. Però, ci piace averLo intorno quando ci sono malattie...
E naturalmente durante i funerali. Comunque, non abbiamo tempo, o spazio per Lui durante il tempo del lavoro o di svago... perché...Quelle fanno parte della nostra vita dove noi pensiamo che... Possiamo, e dobbiamo farcela da soli.

Possa, il Signore, perdonarmi per aver potuto pensare che c'è un tempo o luogo dove LUI non deve essere al PRIMO posto nella mia vita.

IL POEMA
Mi inginocchiai ma non a lungo, avevo troppo da fare.
Dovevo fare in fretta, il lavoro, le bollette da pagare.
Cosi mi inginocchiai e dissi una preghiera veloce. E velocemente mi rialzai.
Avevo adempito al mio dovere di Cristiano La mia anima poteva riposare in pace.
Durante tutta la giornata non avevo tempo per dire una parola gioiosa.
Non avevo tempo per parlare di Cristo agli amici, mi avrebbero deriso, temevo.
Non avevo tempo, non avevo tempo, avevo troppo da fare, non avevo tempo da dare a persone bisognose.
Questo era il mio grido costante.
Ma alla fine arrivò il tempo, il tempo di morire.
Andai davanti a Dio, restai con gli occhi bassi.
Nelle mani di Dio un libro; era il libro della vita.
Dio guardò nel suo libro e disse "Non trovo il tuo nome".
Una volta fui tentato di scriverlo...Ma non trovai mai il tempo per farlo.
Facile contro Difficile.
Perché è cosi difficile dire la verità mentre mentire è cosi facile?
Perché ci sentiamo assonnati mentre stiamo in chiesa e appena finito siamo cosi desti?
Perché è cosi difficile parlare di Dio mentre è cosi facile parlare di cose scabrose?
Perché le Chiese diventano sempre meno frequentate mentre i pub e ritrovi notturni diventano sempre più numerosamente affollati?

C'era una volta un uomo di nome George Thomas, era pastore protestante e viveva in un piccolo paese.
Una mattina della Domenica di Pasqua stava recandosi in Chiesa, portando con se una gabbia arrugginita.
La sistemò vicino al pulpito.
La gente era alquanto scioccata. Come risposta alla motivazione, il pastore cominciò a parlare....."Ieri stavo passeggiando,quando vidi un ragazzo con questa gabbia. Nella gabbia c'erano tre uccellini, tremavano dal freddo e per lo spavento.
Fermo il ragazzo e gli chiesi:
"Cos'hai lì, figliolo?".
"Tre vecchi uccelli" fu la risposta.
"Cosa farai di loro?" chiese
"Li porterò a casa e mi divertirò con loro", rispose il ragazzo.
"Li stuzzicherò e strapperò le piume cosi litigheranno. Mi divertirò tantissimo".
"Ma presto o tardi ti stancherai di loro. Allora cosa farai?".
"Oh, ho dei gatti," disse il ragazzo. "A loro piacciono gli uccelli, li darò a loro".
Il pastore rimase in silenzio per un momento.
"Quanto vuoi per questi uccelli, figliolo?".
"Cosa??!!! Perché, mica li vuoi, Signore, sono uccelli di campo, niente di speciale. Non cantano. Non sono nemmeno belli!"
"Quanto?" chiese di nuovo il pastore.
Pensando fosse pazzo il ragazzo disse: "10$".
Il pastore prese $10 dalla sua tasca e li mise in mano al ragazzo.
Come un fulmine il ragazzo sparì. Il pastore prese la gabbia e con delicatezza andò in un campo dove c'erano alberi e erba.
Aprì la gabbia e con gentilezza lasciò liberi gli uccellini. Cosi si spiega il motivo per la gabbia vuota accanto al pulpito.
Poi iniziò a raccontare questa storia.
 
Un giorno Satana e Gesù stavano conversando. Satana era appena ritornato dal Giardino di Eden, era borioso e si gonfiava di superbia.
"Si, Signore, ho appena catturato l'intera umanità. Ho usato una trappola che sapevo non avrebbe trovato resistenza, ho usato un'esca che sapevo ottima. Li ho presi tutti!"
"Cosa farai con loro?" chiese Gesù
Satana rispose: "Oh, mi divertirò con loro! Gli insegnerò come odiare e farsi male a vicenda, come bere e fumare e bestemmiare.Gli insegnerò a fabbricare armi da guerra, fucili e bombe e ammazzarsi fra di loro. Mi divertirò un mondo!"
"E poi, quando hai finito di giocare con loro, cosa ne farai?", chiese Gesù
"Oh, li ucciderò!" esclamò Satana con superbia.
"Quanto vuoi per loro?" chiese Gesù.
"Ma va, non la vuoi questa gente. Non sono per niente buoni, sono cattivi. Li prenderai e ti odieranno. Ti sputeranno addosso, ti bestemmieranno e ti uccideranno. No, non puoi volerli!!"
"Quanto?" chiese di nuovo Gesù. Satana guardò Gesù e sogghignando disse: "Tutto il tuo sangue, tutte le tue lacrime e la tua vita."
Gesù disse: "AFFARE FATTO!" E poi pagò il prezzo.

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